Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Se...

Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro! ";

se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    A lungo durerà il mio viaggio

    A lungo durerà il mio viaggio
    e lunga è la via da percorrere.

    Uscii sul mio carro ai primi albori
    del giorno, e proseguii il mio viaggio
    attraverso i deserti del mondo
    lasciai la mia traccia
    su molte stelle e pianeti.

    Sono le vie più remote
    che portano più vicino a te stesso;
    è con lo studio più arduo che si ottiene
    la semplicità d'una melodia.

    Il viandante deve bussare
    a molte porte straniere
    per arrivare alla sua,
    e bisogna viaggiare
    per tutti i mondi esteriori
    per giungere infine al sacrario
    più segreto all'interno del cuore.

    I miei occhi vagarono lontano
    prima che li chiudessi dicendo:
    "Eccoti! "

    Il grido e la domanda: "Dove? "
    si sciolgono nelle lacrime
    di mille fiumi e inondano il mondo
    con la certezza: " lo sono! "
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il lago

      Nel fior di giovinezza, ebbi in sorte
      d'abitar del vasto mondo un luogo
      che non poteva ch'essermi caro e diletto -
      tanto m'era dolce d'un ermo lago
      la selvaggia bellezza, cinto di nere rocce,
      con alti pini torreggianti intorno.

      Ma poi che Notte, come su tutto,
      aveva lì disteso il suo manto,
      e il mistico vento e melodioso
      passava sussurrando - oh, allora,
      con un sussulto io mi destavo
      al terrore di quel solitario lago.

      Pure, non mi dava spavento quel terrore,
      ma anzi un tiepido diletto -
      un diletto che nè miniere di gemme
      nè lusinghe o donativi mai potrebbero
      indurmi a definir qual era -
      e neanche Amore - fosse anche l'Amor tuo.

      Morte abitava in quelle acque attossicate,
      e una tomba nel profondo gorgo
      era disposta per chi sapesse ricavarne
      un sollievo al suo immaginare:
      il solingo spirito sapesse fare
      un Eden di quell'oscuro lago.
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        Scritta da: R. Parisi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        I miei incantesimi sono infranti

        I miei incantesimi sono infranti.
        La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante.
        Se il mio libro è il tuo caro nome, per quanto mi preghi,
        non posso più scrivere. Non posso pensare, né parlare,
        ahimè non posso sentire più nulla,
        poiché non è nemmeno un'emozione,
        questo immobile arrestarsi sulla dorata
        soglia del cancello spalancato dei sogni,
        fissando in estasi lo splendido scorcio,
        e fremendo nel vedere, a destra
        e a sinistra, e per tutto il viale,
        fra purpurei vapori, lontano
        dove termina il panorama nient'altro che Te.
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          Scritta da: Cheope
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Preghiera del clown

          Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono,
          ma non importa, io li perdono, un po' perché essi non sanno,
          un po' per amor Tuo e un po' perché hanno pagato il biglietto.
          Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene,
          rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola,
          ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.

          C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità,
          noi dobbiamo soffrire per divertirla.
          Manda, se puoi, qualcuno su questo mondo,
          capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Posta

            La posta aumenta.
            lettere su lettere per dirmi
            che grande scrittore
            che sono,
            e poesie, romanzi, novelle,
            racconti, ritratti.
            qualcuno chiede solo un autografo,
            un disegno, una parola.
            altri propongono una corrispondenza
            permanente.
            io leggo tutto, butto tutto,
            faccio i miei
            affari.
            so bene che nessuno è
            un "grande" scrittore.
            può esserlo
            stato,
            ma scrivere è un'impresa
            che ricomincia da capo
            ogni volta
            e tutti gli elogi,
            i sigari, le bottiglie
            di vino inviate
            in tuo onore
            non garantiscono
            come sarà la riga successiva,
            e soltanto quella conta,
            il passato è
            inutile,
            siede sulle ginocchia
            degli dei
            mentre i secoli
            svaniscono
            nel loro marcio
            celere
            sfarzo.
            Composta mercoledì 25 settembre 2013
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Per una rosa

              Vorrei essere te, così violenta
              così aspra d'amore,
              così accesa di vene di bellezza
              e così castigata.

              Vorrei essere te: sola è piovuta
              una splendida frase musicale
              dalle mani di Dio quando protese
              dentro l'abbraccio della creazione
              spaventava ogni nulla
              e il cammino degli esseri incalzava.

              Tu sei pausa di Dio: Dio in te riposa.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Le parole

                Le parole non hanno occhi né gambe,
                non hanno bocca né braccia,
                non hanno visceri
                e spesso nemmeno cuore,
                o ne hanno assai poco.

                Non puoi chiedere alle parole
                di accenderti una sigaretta
                ma possono renderti più piacevole
                il vino.

                E certo non puoi costringere le parole
                a fare qualcosa che non
                voglion fare.
                Non puoi sovraccaricarle
                e non puoi svegliarle
                quando decidono di dormire.

                A volte
                le parole ti tratteranno bene,
                a seconda di quel
                che gli chiedi
                di fare.
                Altre volte,
                ti tratteranno male,
                qualunque cosa
                tu gli chieda di fare.

                Le parole vanno
                e vengono.
                Qualche volta ti tocca
                di aspettarle a lungo.
                Qualche volta non tornano
                più indietro.

                Qualche volta gli scrittori
                si uccidono
                quando le parole li lasciano.
                Altri scrittori
                fingeranno di averle ancora
                in pugno
                anche se le loro parole
                sono già morte e sepolte.

                Fanno così
                molti scrittori famosi
                e molti meno famosi
                che sono scrittori soltanto
                di nome.

                Le parole non sono
                per tutti.
                E per la maggioranza,
                esistono
                soltanto per poco.

                Le parole sono
                uno dei più grandi
                miracoli
                al mondo,
                possono illuminare
                o distruggere
                menti,
                nazioni,
                culture.
                Le parole sono belle
                e pericolose.

                Se vengono a trovarti,
                te ne accorgerai
                e ti sentirai
                il più fortunato
                della terra. Nient'altro avrà più
                importanza
                e tutto sembrerà importante.

                Ti sentirai
                il dio sole,
                riderai del tempo che fugge,
                ce l'avrai fatta,
                lo sentirai
                dalle dita
                fino alle budella,
                e sarai diventato,
                finché
                dura,
                un fottutissimo scrittore
                che rende possibile
                l'impossibile,
                scrivendo parole,
                scrivendole,
                scrivendole.
                Composta giovedì 10 ottobre 2013
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