Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
Venere salva sazia la mia ira
con la visione vasta del tuo nome
io, prosternata a tacite derive
d'aspettazione ho sguardi di future
cadute ed incline ad ogni forma
pregna di spazio, alzata al lievitato
equilibrio dei venti,
sprezzo la forza mobile del dotto
pensiero
e mi concentro nell'aperta chiave
della divinazione.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Autunno

    Il bel vestito dell'autunno
    sempre più sgualcito dalle dentate del cattivo tempo,
    foglie strappate,
    rami graffiai ed
    avvolti di nebbia,
    e campi arati,
    giardini abbandonati,
    e voci che arrivano,
    "Sulle colline nevica!"
    E in quest'aria turbata
    sono come una foglia romita
    aggrappata al vento,
    che la porta
    dove può
    in pace
    morire.
    Composta giovedì 31 ottobre 2019
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dai nostri treni

      S'incontrano due treni a diverse velocità, su distinti binari, paralleli, vicini. Frenano improvvisamente, stridono, nessuno cade, due finestrini sono vicini, perfettamente congruenti l'uno sull'altro.
      Si affacciano increduli destandosi dagli insidiosi pensieri, e occhi negli occhi non sono più l'uno e l'altra ma diventano loro.
      Parole che si mescolano serie in vivace serenità collettiva, allegria complice, una conoscenza già redatta inspiegabile che si districa fra due vetri, adesso aperti, bannando ogni limite di protezione.
      Tendono le mani perseverando la loro conoscenza, si stringono, i treni fischiano, ripartono, ma nei loro palmi un numero che forse diventerà galeotto.
      Qualunque sia la destinazione si ritroveranno, saranno anime ribelli di una vita in maschera, in un loro mondo sincero che abbonda di sola felicità, qualsiasi essa sia.
      Composta martedì 22 ottobre 2019
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Bernardo Panzeca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Guerra

        Non giocammo più
        da quella volta.
        Non trovammo più
        giocattoli
        e la casa fu sepolta.
        Non giocammo più
        da quella volta.
        Sia di notte
        che di giorno
        tutti quanti fecero a botte.
        C'era un rumore come tosse
        tanta polvere
        e le strade tutte rosse.
        Non indossammo più
        manco i pigiami
        e tutti grigi
        erano diventati i panorami.
        Non giocammo più
        da quella volta.
        Fummo sempre
        a mani unite
        implorando le stelle
        tutte quante riunite.
        Non giocammo più
        da quella volta.
        Non giocammo proprio più.
        E con lo sguardo
        rivolto Lassù...
        Basta al Cielo
        Urlammo con zelo.
        Composta venerdì 25 ottobre 2019
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          E il tuo sapore resta

          sulle mie labbra sulla pelle...

          mentre i tuoi occhi i tuoi colori
          rimbalzano
          nel cuore nella testa

          perfino le papille gustative fanno festa

          ma non mi basta

          ti cerco tutti i giorni in mezzo ai fiori

          la notte tra le stelle...

          e mi addormento
          per sognare ancora la tua tenerezza

          mentre di posi su di me

          proprio come fanno le farfalle.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Cristina Metta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il Santo Bevitore

            Il bevitore scostumato... è un santo
            non v'è alcuna regola per sedare poi certificare i suoi deliri
            si possono posticipare gli effetti d'amore ma non di una sbronza
            e spesso entrambe lasciano tracce nel sangue
            in un team di spacciati lui è il capo
            nulla ha ragione o un posto o un perché tanto meno risposta
            il vino è il concubino della sua storia d'amante
            cancella poi scrivi sopra i ricordi cancella poi scrivi nuovi dolori

            il Santo Bevitore vive e convive spesso con una chimera
            la veste poco poiché nel suo capo il desio è già caldo
            è un soldato che ha marciato contro mano nel regno del forse
            poiché è lo sbaglio la cosa più cara in vetta ai suoi sogni
            spacciatore di "e chi se ne frega"
            secondo lavoro "vado al mare"
            con vera avversione per "non immagini chi sia io".

            the King of all Losers is the best guy in town – believe It
            warrior
            thief of shadows
            painter of fears
            teacher of the frozen yogurt
            il Santo Bevitore è un lupo in catena
            che vorrebbe correre libero fino a consumarsi le gambe
            tenere conferenze con le stelle sui tetti dei grattacieli
            sfracellarsi l'inguine contro una bella donna
            e morire di pianto mentre ride di un nulla al buio.

            Lads and Gents he’s the heart of the party
            arde come il fuoco sul fondo di una bottiglia
            si ispira ai Byron o ai maledetti poeti dell'arte
            quando sussurra cose comprensibili unicamente al vento.

            he drivers a creepy yellow beetle
            diventa aquilone verso il cosmo dopo una corsa nei campi
            e spesso troppo spesso frattura il suo sogno
            d'amare più della forza degli astri un'altra alma.

            ha un amore segreto per i fiori
            li distilla nel miglior alcool fuori piazza che possa bruciare la carne
            ed una sola unica regola di vita
            se non puoi essere nessuno allora sii il miglior nessuno del Mondo.
            Composta domenica 20 ottobre 2019
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La mia stanza

              Io...
              in quella "stanza"
              la mia...
              studiavo ore intere,
              dialogavo all'infinito,
              ammiravo i suoi sorrisi,
              asciugavo le lacrime di gelosia affannata,
              ascoltavo il suo silenzio,
              la sua rabbia,
              scolpivo il suo sguardo dentro il mio,
              l'energia...
              si caricava di luce propria,
              estasiante...
              senza limiti...
              oltre il tempo.
              Composta giovedì 11 febbraio 2016
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Appartenersi

                Solo con lo sguardo...
                i miei occhi parlano,
                entrano nei tuoi
                nel profondo
                fino ad appartenermi.
                Divento estranea al mondo che mi circonda.
                Nulla m'importa della gente
                perché senta te...
                la mia vita non è vita,
                i miei sogni...
                svaniscono nel nulla,
                le mie angosce...
                diventano
                Insostenibili...
                Insormontabili...
                e affinché l'appartenersi
                non debba mai tramontar
                negli occhi miei
                Vivimi...
                Indelebilmente...
                Inesorabile Musica.
                Composta giovedì 5 settembre 2013
                Vota la poesia: Commenta