Poesie d'Autore


Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie d'Autore)

La fine dell'anno

Solo a guardar dall'alto
si intravede
Chi corre fori
e chi ascolta gli amori.
Da dietro un cristallo rigato
da pioggia e foglie bianche
C'è sempre chi silenzioso
ritorna al tempo giocoso.
Quando dentro l'occhi
Non vi era che neve a fiocchi
e al mattino della fine
non ci si trovava
Mai al confine.
Perché per chi è piccino
Non vi è futuro che sia vicino.
E anche i pensieri bruti
non sono altro
che Simpatici beccuti.
Chi invece corre fori
ansioso e frettoloso
Dimentica che ai cori
Po' esser assai fatale
E tanto più tanto brutale.
E nient'altro che odori
riesce a percepire
al cospetto dei fiori,
Quando in realtà
A dirla proprio tutta
se si domanda al core,
Il più grande degli amici,
È sempre stato il fiore!
Sempre pronto ad ascoltare
abbracciare, confortare
Chi con esso
In silenzio si è voluto confidare.
La fine dell'anno
Non fa proprio per i piccini,
È un giorno per vecchi animi
sguardi nostalgici
e ricordi magici.
La fine dell'anno
è com'è per come è nata,
una fredda e veloce giornata.
Composta lunedì 30 dicembre 2019
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Non chiamarmi

    Possiedo una scusa per vivere ed una scusa per dormire. La memoria debole che non insegna. Sono un guerriero di pace. Piove sopra ad ogni mio passo, la solitudine degli scontenti. Un albero fa da confine, al mio pensiero che si perde. Chiamami di più di quanto mi chiami, mi accontento di te, che non mi hai mai chiamato.
    Composta domenica 22 dicembre 2019
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Uomo

      Quale cosa più triste, d'avere il bisogno d'amare e non poterlo fare? Oh uomo che divori il tuo tempo nelle stanze comuni, non avrai che il bisogno d'avere bisogno, nei corridoi del tuo continuo torto. Camminerai a testa china per non aver la forza di guardare, il tempo lento della vigliaccheria che per comodità ti assale.
      Composta domenica 22 dicembre 2019
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Madre

        Prese la mia mano e dall'oblio mi trasformò in un principe destinato ai draghi. Madre, tu mi facesti forte del tuo amore, affinché potessi affrontar le insidie e la condanna d'essere mortale. Mi preparasti all'odio ed all'amore, alla sconfitta finale, ch'oggi devo sopportare.
        Composta domenica 22 dicembre 2019
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          Scritta da: Oriella Beretta
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ho riconosciuto

          Ho riconosciuto le tue braccia,
          mentre mi stringevano forte,
          ogni volta che mi sentivo persa.
          Ho riconosciuto le tue mani
          quando le sentivo
          accarezzarmi il viso
          ed asciugarmi le lacrime.
          Ho riconosciuto il tuo cuore
          quando intorno a me
          c'era solo il buio.
          Ed ho riconosciuto il tuo sorriso
          ogni volta che credevo
          di essere rimasta sola.
          Composta venerdì 20 dicembre 2019
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'insieme di me

            Ti osservo scorgendoti fra le soffuse luci notturne, mentre dormi tranquillo, nel sonno di un bambino che pecca d'innocenza. Mi avvicino ammirandoti nel morbido respiro, ti venero estasiato, quasi incredulo che noi umani spesso disumani si possa arrivare a tanto, a creare la nostra ragione di vita. Accarezzo gli angelici capelli biondi, scovo in te molto di me, abbozzo un sorriso e avverto i miei occhi traboccare d'amore. Sei il punto fermo che mi nega la solitudine, il centro di un mondo che mi si è sgretolato attorno, del quale evito le macerie, andando avanti consapevole che potrei ferirmi ancora. Ho riposto speranze in un sogno che oggi sta diventando un incubo, dove non ci sono vincitori o vinti ma un'ingiusta giustizia. Ho frammenti polverizzati di quello che è stato un cuore, mi sento smarrito nel sentiero dell'esistenza, tante domande e nessuna risposta, se non la tua essenza, la promessa che saremo per sempre. Oltre ogni confine invalicabile scaleremo le montagne della vita, un giorno scenderemo a valle e tutto sarà più semplice. Mi accoccolo vicino e ti stringo a me, daniele sei la parte di me che non mollo, che mi rende forte e mi ha reso l'uomo che sono.
            Composta venerdì 13 dicembre 2019
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              Scritta da: P. Metallo
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Nel buio immenso

              Un buio immenso e tanti suoni nella testa,
              lei impara a distinguerli e non protesta.
              Con i suoi occhi vede un mondo diverso
              ed ogni giorno ci nuota controverso
              C'è chi nel buio più immenso e profondo
              immagina dai suoni e ci vede un mondo.
              C'è chi contro i pronostici ci lotta ogni giorno
              perché se ne frega delle persone attorno.
              Chi giudica senza conosce il passato,
              in questo mondo non ha mai lottato.
              Non ne conosce il vero significato,
              perché di qualcosa gli è stato privato.
              C'è chi abbatte i propri limiti con forza,
              e chi nemmeno sa di averli e non si sforza.
              Chi giudica dalle apparenze non sa neppure,
              che potrà guardare il mondo solo dalle fessure.
              Non notando che il loro muro sta cadendo,
              perché ad altre chiacchiere stanno credendo.
              Mentre chi ha imparato a non sentir il parere altrui,
              sa benissimo come affrontar i periodi bui.
              Composta giovedì 12 dicembre 2019
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