Poesie generazionali


Scritta da: Maurizio B.
in Poesie (Poesie generazionali)
In un posto tutto per me.

Vorrei volare in un posto tutto per me,
dove il cielo viene toccato dai monti,
dove il cielo e mare fanno all'Amore.

Vorrei camminare in un posto tutto per me,
dove il bosco si innalza in una montagna,
dove il silenzio è il cinguettio,
dove la musica è un ruscello.

Vorrei vivere in un posto tutto per me,
dove l'Amore è sincerità,
dove l'Amore è lealtà,
dove l'Amore è reale,
dove l'Amore non ti usa.

Vorrei un posto tutto per me,
dove l'essenza dell'Amore non è solo un corpo ma anche un cervello.
Composta lunedì 28 dicembre 2020
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    Scritta da: Giorgio Gatto
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Osservo la mia vita che scivola tra le mie mani...
    ha perso il suo colore...
    eppure un tempo era radiosa
    brillava di luce.
    Ma troppe volte sono caduto sono
    stanco e la mia anima è fragile...
    quante cicatrici mi sono rimaste lungo il cammino della mia vita...
    ora mi sento più stanco sempre più fragile.
    Mah la musica del Mare è una buona compagna...
    e mi accompagna giorno dopo giorno nei miei passi...
    giorni che scorrono così veloci mi portano
    al limite della mia vita.
    Composta mercoledì 27 gennaio 2021
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      Scritta da: Imperatrice
      in Poesie (Poesie generazionali)
      La distanza è un intervallo di tempo,
      non misura uno spazio,
      misura le cose di tutti e tutte le cose.
      Distanza è un frammento nella novità più grande,
      distanza da te a me
      da tutto il resto,
      Il resto che è altro
      che ha sempre contato e che ora non sconta più nulla.
      Distanza è meno di una pausa, un'astrazione, un'estrazione dolorosa
      è un tempo per pensare distruggere ricostruire.
      Val bene una maschera.
      Composta mercoledì 27 gennaio 2021
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        Scritta da: Chiara Marchesano
        in Poesie (Poesie generazionali)
        In un cielo pieno di nubi
        le stelle han dubbi,
        ma tornano alla bellezza
        per vincere l'incertezza.
        Vien la notte delle speranze
        e non aprirà le danze.
        Strade silenti,
        sogni adolescenti.
        Sorrisi incartati,
        pensieri intrecciati.
        Saremo grandi e cinici,
        eppur con poco felici.
        Parleremo al Natale
        chiedendo il banale:
        la normalità è un dono
        ignorato dal frastuono.
        Composta venerdì 25 dicembre 2020
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