Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Lasciami,
lasciami essere
un attimo
unica per te,
lascia che le mie
paure non sfiorino i
miei pensieri,
lascia che io sia
il tuo attimo,
un unico attimo
unica,
cosa importa
quanto tempo?
Il tempo è
nulla per noi,
lasciami essere,
l'attimo,
l'attimo che
sfugge all'attimo,
lascia che io sia
un attimo,
l'attimo
sfuggente,
lascia che io sfiori
l'idea
che accarezza
l'anima mia,
lasciami essere
un attimo
Unica!
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    Scritta da: Simone Sabbatini
    in Poesie (Poesie generazionali)

    La canzone di un maratoneta

    Piangi che lo ami ma non ti vuole più:
    sta per i fatti suoi, sta con un'altra lei.
    Da quando ti conosco ogni giorno t'abbellisce,
    quell'ombra nei tuoi occhi sono io, che mi nascondo
    per amarti nel silenzio, rispettandoti ammirarti.
    Dire che ti amo è sublimare l'ovvietà.
    Io geloso non lo sono di quel tipo, sai perché?
    Perché è lui, e non è me. Perché non basta
    il gusto, buono, che ci unisce nel poterti contemplare:
    io rivali non li temo, li rispetto e un po' li stimo.
    Può avere tutto, e forse tutto ha:
    i sorrisi e le carezze di qualcuna, e le tue lacrime,
    dolcissime... Può avere tutto e lui lo sa.
    La vita è un divenire di scelte nuvolose:
    tu scegli in ogni istante semplicemente amare,
    mi dai l'attesa che mi lega e non costringe, la mia scelta,
    l'amore d'ascoltarti con pazienza. E se il mio amore
    per te è rincorrerti e non averti mai: ho gambe buone,
    e fiato a volontà. Tu ami lui, tu non vuoi me.
    Se adesso che sei sola venissi qui da me
    - onirica certezza! – mi troveresti in maschera
    vestito dei tuoi sogni, fantastico nessuno
    di cui vivi il bisogno, il ripiego che cercavi, la bottiglia
    perché non vuoi pensare, qualunque cosa, il tuo cretino
    più felice. Ma non sarà, è un altro amore, un altro mondo.
    È un altro mito. Non sarà vederti nuda, respirare i tuoi capelli,
    non sarà riempire il tuo castello di gioielli, bere sudore
    dalla fonte del tuo seno. Sarà diverso, per l'eterno suono
    degli umori che da te mi scorreranno addosso. Ti sento
    in ogni goccia di rugiada che mi bussa ogni mattina, in ogni gesto,
    più del sole che seccato un po' ritarda. E non importa
    doverlo superare, non c'è traguardo, solo amore.
    Composta giovedì 20 luglio 2006
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Lettera

      Carissimi, qui c'è tanta gente che sta male.
      Il male del secolo primordiale continua a fare strage,
      a fare male.
      I bambini, giovani sono come un fiume in piena.
      Madri, e padri una marea che lottano quotidianamente con il maledetto male che attanaglia l'umanità da tempo.
      Io rivolgo le mie parole a chi ancora ha denaro in quantità,
      si permette di lussureggiare,
      si permette di avere lauti guadagni.
      Oggi tocca a me domani potrà toccare a te,
      il tuo dolore non sarà diverso dal mio dolore.
      Alla fine saremo entrambi al cospetto e non potrai portare con te lusso e agiatezza,
      non avrai alcuna agevolazione.
      Forse capirai che sei stato una delusione.
      Un piccolo esame,
      tendi la mano a chi oggi chiede disperatamente aiuto.
      Alla fine saremo entrambi al cospetto e cammineremo insieme sereni.
      Composta giovedì 16 gennaio 2014
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        Scritta da: Rossella Porro
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Tattica e strategia

        La mia tattica è guardarti
        imparare come sei
        volerti come sei
        la mia tattica è parlarti
        costruire con parole
        un ponte indistruttibile
        la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo
        non so come
        né so con quale pretesto
        ma rimanere in te
        la mia tattica è essere franco
        e sapere che tu sei franca
        e che non ci vendiamo simulacri
        affinché tra i due
        non ci sia teloni
        né abissi
        la mia strategia è
        invece
        molto più semplice
        e più elementare
        la mia strategia è
        che un giorno qualsiasi
        non so con che pretesto
        finalmente abbia bisogno di me.
        Composta mercoledì 15 gennaio 2014
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          Scritta da: Grazia Ambrosino
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Riposo

          Catene che mi legano a terra, macigni che mi obbligano chino,
          quanto sudore e polvere sulla terra sotto questo cielo plumbeo,
          Quanto dura un'eternità?
          In quest'aria arsa che brucia le nari ed imperla la fronte.
          Oscurità, amica mia, che mi asciughi il sudore,
          nulla più bramo né temo,
          solo il buio dentro me,
          un agognato e tremendo freddo che mi assale ogni volta
          ove non trovo rifugio ma
          dal quale non voglio fuggire
          e lascio che mi penetri, sino a svenire, sino a morire.
          Il buio dentro me,
          il nulla fuori di me.
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