Poesie generazionali


Scritta da: Andrea M.
in Poesie (Poesie generazionali)

Succube

Ora è anestesia totale.
Passivo per te, già troppo sconfitto.
È violenza legale
rabbia racchiusa in involucri di insicurezza
mi scoppietta in petto per uscire
mi comporto con accortezza
io voglio rinvenire
hai già lasciato la mano
non ci credi più nemmeno tu
sei il mio universo umanizzato
a due passi dal mio volto.
Così vicino,
così lontano.
Cancellarti è impossibile
sei stampo indelebile sulla mia pelle
un corpo impassibile.
Una cometa, imprendibile.
La tua scia non mi basta più.
Non è possibile fingere in eterno,
io voglio felicità.
Mi brucia nello sterno
l'irraggiungibile verità
l'innegabile realtà
della mia infelicità.
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    Scritta da: Andrea M.
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Amico

    Sei il pozzo delle mie lacrime
    la mia prigione di filo spinato
    per te divento un cuore di nero catrame
    la mia lingua è acido veleno
    Sono come il vento che mi frusta l'anima
    Come il boia che mi uccide in eterno
    Come Lucifero che cade dal cielo
    Credendosi angelo in un mondo di demoni.
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      Scritta da: mehdi diciotti
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Non ho bisogno di luce
      per guardarti
      ed anche se stai in silenzio
      riesco ad ascoltarti
      non è stato il tempo passato a poter sminuire
      questo amore fatto in divenire
      e non c'è niente che tu mi debba dimostrare
      il mio amore viene dall'anima
      ed all'anima no serve niente
      vuole solo amare.
      Composta lunedì 13 gennaio 2014
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        in Poesie (Poesie generazionali)
        Sei anima, che si agita e si dispera, libera, leggera,
        sei forza che spezza le catene che imprigionano i sogni,
        corpo che non teme il tempo che passa;
        sei luce che rischiara ogni momento,
        neve bianca che si posa senza rumore,
        sei voglia infinita di libertà di espressione,
        sentimento di fuoco che incenerisce il silenzio,
        sei l'attimo tanto atteso, l'ancora nella tormenta,
        sei cielo e mare senza tramonti,
        colori di pastelli intrisi di sfumature,
        sei il calice di vino pregiato dove annego la mia paura
        di non poter più sognare,
        la roccia sospesa nel vuoto che, senza te, ho paura di affrontare...
        Composta domenica 29 dicembre 2013
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          Scritta da: Grazia Ambrosino
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Gli amori perduti

          Dov'è andato, dov'è finito?
          È forse un bagaglio smarrito?
          Presto allora un ufficio ritrovati,
          ché chissà come son catalogati,
          tutti, insieme lì, in quella stanza
          per dimensione, rassegnazione o per speranza?
          No, non esiston gli amori perduti
          né quelli impossibili o insoluti.
          Esistono quelli abbandonati o senza intesa
          la cui mano un giorno è così contesa
          e l'indomani, già manca la presa,
          come nello spezzar di una fune fin troppo tesa.
          Ciò che è certo e che mi conforta
          è che ne hai un altro sulla porta
          che sia passione o vocazione,
          posizione o tradizione
          non è di amore perso che si tratta
          ma di amore che si baratta.
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