Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
S'infrange nel tempo
l'onda impetuosa
del mare isolato
mai così agitato
da inverno profondo
e d'amore trascorso
del nostro passato.

S'infrange nel tempo
l'ombra latente
sul nostro sentiero
da distanze celata
perché sperduta là dietro
a una stagione morente.

S'infrange nel tempo
amor ch'è giunto
ben presto in sua riva
dopo che presto
impetuoso con schianto
impietoso s'è infranto
sopra la roccia
dello scoglio del tempo.

Lì, ora finito
dove pianta bandiera
che sventola sola
alla sera più nera
su un isola che oscura
d'esausto sole
per sempre eclissato
nel buio deserto
di spazio infinito
e solo abitato
d'atavico silenzio.

Tutto s'infrange
addosso la roccia
spietata del tempo
che mostra alla fine
tutta la forza
nel distruggere amore
e poi i suoi ricordi
in sua che da sempre
e'infallibile impresa
tutto distrugge
nella sua abile morsa
memorie
e vita compresa.
Il suo scorrer dispiega
l'interminabile corsa
che sgretola tutto
e ogni cosa lui piega
sopra lo scoglio
dove tutto s'infrange
ma non il mio cuore
perché lui se non muore
lui non si arrende
se lui oggi ancor piange.

È l'immane sua forza
più di quell'onda
del mare in tempesta
è potenza
sul tempo ch'arresta
che scavalca lo scoglio
e il suo grande alleato
del cielo nero da pioggia
dopo che ha urlato
l'ululo del vento
per giungere quando
per giungere dentro
dove vince il ricordo
sullo scorrer del tempo.

Perché vince sul tempo
il mio cuore che fa
del ricordo che ha dentro
il suo unico oro
che solo in lui resterà
anche dopo che muore.

E solo in lui
ora io credo
se in lui
vera luce rivedo
se in lui il suo respiro
sempre risento
nel fulcro in cui ascolto
il suo labile battito
in fondo al suo centro
nucleo di roccia
che sfida e che batte
la corsa del tempo
e proprio lì
s'infrange l'oblio
nel ricordo mai spento
dove ormai più non scorre
l'immobile letto
di fiume che stanco
è sempre più lento
finch'egli
ferma e l'abbatte
nel suo movimento
l'inesorabile
countdown
dello scorrer del tempo.
Composta domenica 5 agosto 2012
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    in Poesie (Poesie personali)

    Uno sguardo che bacia il cielo

    Ho uno sguardo che non sogna
    è come una menzogna
    che si mostra senza vergogna.

    Ho parlato agli alberi di Agosto
    che aspiravo di andare via ad ogni costo
    ed separarmi da quest'arido posto.

    Ho una mano chiusa a pugno nella tasca
    ho l'anima che dice basta.

    Perché non si può continuare
    ai sogni non si può negare
    di librarsi ed attraversare
    uno sconosciuto mare
    ed affrontare tutto quanto il male

    Ma c'è una cosa che so fare...
    creare un canto leggero
    quando ho uno sguardo che bacia il cielo
    puoi ballare con me in mezzo la natura
    sentendo distante ogni paura.
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      Scritta da: margherita1
      in Poesie (Poesie personali)

      Amore cieco

      Ma cosa ci vedevo in te bellezza mia?
      Forse avevo in me una vena di follia!
      Eppure ti vedevo così bello,
      l'abito gessato, il garofano all'occhiello.
      Facevi il bagno nel Pino Silvestre
      io mi beavo di quel profumo agreste.
      Brillava nel tuo mignolo l'anello
      il bagliore ipnotizzava il mio cervello,
      ormai ridotto a gelatina
      sorridevo con lo sguardo da gallina.
      Certo l'alito non era alla menta piperita
      spesso restavo in apnea, tramortita.
      Non eri così alto da potermi baciare
      ero io che mi dovevo chinare,
      da lassù sentivo l'odore della brillantina
      su quei due peli che lisciavi sera e mattina.
      Tra spalle e ventre non c'era differenza
      per stringerti a me ci voleva pazienza
      non sapevo da che parte cominciare
      quando ti volevo abbracciare.
      Non mi portasti mai neppure un fiore
      credevo fosse per timore,
      invece eri taccagno come Zio Paperone
      perfino a Natale mi hai tirato il bidone.
      Ora ti guardo senza capire cosa mi abbia stregato
      visto che il tuo cervello è quello di un cartone animato.
      Composta domenica 5 agosto 2012
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        Scritta da: margherita1
        in Poesie (Poesie personali)

        Il prode guerriero

        Il mio amore ha un grande appetito
        primo e secondo ben condito.
        Preparo per lui tavola apparecchiata
        con cristalli, candele, tovaglia ricamata.
        Piatti di spaghetti con frutti di mare,
        vongole, cozze, gamberi da assaporare.
        Poi con fare ammiccante gli propino
        appena sfornato un bel branzino.
        Annaffio tutto con vino frizzante
        fresco, fruttato del Levante.
        L'insalata sul finire la più raffinata
        appena raccolta, tutta colorata.
        Il dolce poteva mancare?
        Crema, panna, cioccolato fondente
        ciliegine, meringa, sciroppo bollente
        sotto Pan di Spagna e Maraschino,
        è un po' magro il poverino!
        Infine un caffè forte corretto
        in tazza calda ben ristretto,
        con Brandy di marca, invecchiato
        in fine porcellata e zuccherato.
        A dirla tutta lo voglio viziare
        indurre la sua gola a mangiare,
        farlo sentire sazio e appagato
        so che lui dopo me ne sarà grato.
        Quindi mi attardo nella mia vestizione
        tra pizzi, merletti sarò un'apparizione.
        Mi rimiro fiduciosa del mio aspetto
        poi mi sdraio seducente sopra il letto.
        Lo chiamo con voce aggraziata
        suono melodioso di una donna innamorata.
        Non sente il mio Prode Guerriero?
        alzo un po' la voce con tono severo.
        che sia diventato sordo al mio richiamo?
        eppure lui sa quanto l'amo!
        Impensierita mi precipito di sotto
        sento uno strano rumore provenire dal salotto:
        un misto tra un grugnito e un fischio d'animale
        anzi un verso orribile e infernale.
        Oh Cielo! Mi spavento pensando a quale creatura
        misteriosa può aver prodotto la natura,
        invece giace allungato sui cuscini del divano
        il Prode Guerriero che scuoto invano.
        Russa e sbuffa come un trattore
        io grido Amore! Amore!
        Ma a nulla serve il mio gridare
        per stanotte mi devo rassegnare,
        domani sera, di primo un bel brodino
        di secondo soltanto un formaggino.
        Composta domenica 5 agosto 2012
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          Scritta da: margherita1
          in Poesie (Poesie personali)

          La mia casetta

          La mia casa
          è una favola.
          Con il tetto di Nutella
          sta seduta in mezzo
          al prato
          dove gialle margherite
          sembrano briciole
          di sole.
          Sui davanzali fiori
          danzano al ritmo
          del vento.
          Il comignolo tossisce
          al fuoco del camino
          a tempo di Jazz.
          La porta è alta
          quanto me perché
          solo io vi possa entrare.
          Da fuori la luce
          si diffonde nella notte
          posandosi sui rami
          dei peschi dormienti.
          Mentre il gufo
          spalanca gli occhioni
          alla luna,
          cantano i grilli
          alla luna come spicchio
          di frutta candita.
          Mi accoccolo
          sul cuscino di piume
          mentre tace
          la mia casetta
          che si addormenta
          con un sospiro.
          Composta domenica 5 agosto 2012
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