Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)

Tic tac

Tic - tac - tic tac
il suono dell'orologio mi sveglia
il sole caldo stamani si innalza.
il tic, tac del tempo si fà notare.
che passa troppo in fretta.
il mio augurio per te in questo
giorno
che tu possa
anche se solo un attimo vita,
vedere qualcosa di
infinitamente raro, strano e bello!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Marilena Aiello
    in Poesie (Poesie personali)

    Nuova

    Una valanga di passione
    mi rende liquida
    i miei confini si sciolgono
    in rivoli di parole
    in uno scorrere lucido
    di mercurio caldo
    in uno scivolare ruvido
    di granelli di sabbia
    il sole mi plasma
    inglobo conchiglie
    briciole di vetro colorato
    ritagli di un tempo finito
    poi arriva l'onda di mare
    e con un suono e un vapore
    mi raffredda all'istante
    in nuove forme sinuose
    in nuovi pensieri felici,
    mosaico di vita e battiti
    di lacrime brillanti
    di sguardi, di attimi.
    Composta giovedì 9 agosto 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      La strada dell'amore

      È con te, solo con te
      che voglio vivere questo amore
      che mi rende prigioniera di me stessa
      è con te che voglio vivere questo amore
      per sprigionare questa prigione
      che ne chiude l'anima che vaga
      nel buio dell'angoscia.
      ed è con te che voglio
      camminare nella strada
      della luce, quella strada
      chiamata amore!
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: margherita1
        in Poesie (Poesie personali)

        Ciao mami

        Ciao Mami,
        chissà se questa lettera
        lanciata in cielo arriverà
        fino a te.
        Esistono  glì Angeli postini?
        Spero di sì.
        Poco importa in fondo
        so che puoi sentirmi.
        Da quando non ci sei
        tutto è cambiato
        e al tempo stesso nulla
        di nuovo sembra scuotere
        questo mondo piccolo
        come una biglia.
        Se tendi bene l'orecchio
        alle mie parole capirai
        che neppure io sono cambiata.
        Forse di questo sei contenta
        in fondo mi amavi così,
        o forse dei delusa per il mio
        modo di vagolare ancora
        per mille strade.
        Credevi che con il tempo
        avessi fatto tesoro di tutti
        i tuoi insegnamenti,
        ma dimmi , come potrei
        possedere così tante virtù?
        Non potrei somigliarti
        neppure se ti ricalcassi.
        Eri la più forte,
        ma la forza che spandevi
        in me l'hai portata via con te.
        Egoista come sono
        vorrei averti qui
        ho bisogno di una mano.
        A volte penso, 'cosa farebbe
        lei al mio posto?'
        Ci credi ? Non lo so!
        Eri talmente sorprendente
        nel tuo vivere che
        sorprendevi chiunque.
        E ora non mi resta  che
        vivere l mia vita secondo
        il mio vivere ma so che
        qualunque strada scelga
        qualunque errore commetta,
        le tue dita leggere
        mi sfioreranno ancora  come
        sempre hanno fatto
        e ancora faranno!
        Composta giovedì 9 agosto 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Maria De Benedictis
          in Poesie (Poesie personali)

          Arriverai mai?

          Ah, che ne sarà di me
          se non arriverai mai?
          La mia vita non sarà mai vita,
          ma un vuoto,
          un precipizio,
          il burrone del nostro amore.
          Come potrò progettare un futuro senza di te?
          Sarà solo inutile e vago,
          vissuto per vivere,
          il nulla di ogni giorno.
          Eppure con tutte le controversie,
          con tutte le difficoltà,
          le inutili illusioni
          e i continui fallimenti
          ti vedo sorridere,
          sbattere i pedini profumati di talco,
          succhiarti il pollice mentre dormi
          e piangere nella culla:
          perché vuoi stare tra le braccia
          calde e dolci della mamma,
          forti e sicure di papà...
          È la mia speranza,
          ancora lei,
          che accende ogni volta,
          che sogna,
          che crede.
          Ah, che ne sarà di me
          se non arriverai mai?
          Il buio durante il giorno,
          un incendio nel profondo mare,
          le lacrime del mio cuore,
          vivere senza vita.
          Ti prego vieni,
          ti aspetto!
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: minù64
            in Poesie (Poesie personali)

            Madre

            Una donna vidi ricurva su una tomba,
            una giovane donna.
            Piange e si dispera.
            Sarà la tomba, della madre, del padre, dell'amor perduto.
            Coi pugni stretti, la testa reclina, piange.
            Curiosa mi avvicino
            Chi sarà mai che gli dà tanta disperazione?
            Ho! qual tristezza mi viene in cuore è
            un bimbo.
            O signore, per quale motivo privasti questa donna
            di tal felicità?
            Quale cosa più dolce è bella può essere
            per una donna il nome madre.
            Composta sabato 2 ottobre 1982
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              I buoni nonni

              Li hanno visti in centritalia,
              in un locale fuori mano
              ad un tavolo in disparte
              senza scorta ne lacché,
              Alberto da Giussano
              con Francesco di Borbone
              Fra un arrosto e un fritto misto
              annaffiati con buon vino
              parlottavano fra loro
              dello stato del paese,
              dell'eterna divisione,
              delle troppe discussioni.
              Convenivan che a nessuno
              può servir la divisione
              e che il popolo migliore
              non sta tutto da una parte,
              su una cosa eran d'accordo,
              che chi guida è un incapace
              e chi si oppone non è meglio.
              Al momento del liquore
              han deciso di chiamare
              un uomo forte dall'esterno
              ne sudista ne padano,
              per provare a governare
              un po' meglio la nazione
              Alla fine della cena
              si son stretti in un abbraccio,
              a conferma dell'impegno.
              Carta bianca a chi verrà
              e ogni cosa cambierà.
              Composta mercoledì 8 agosto 2012
              Vota la poesia: Commenta