Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)

Anima in sospeso

Seduta qui... fissando il vuoto di questo giorno...
ascoltando una dolce melodia di una musica che...
i miei occhi annebbiati... una penna un foglio
per poter scrivere di te... ma le parole restano nell'anima...
in quest'anima che non parla più non
ascolta più neanche il dolore...
un dolore che non ha senso...
eppure il senso è...
aspettavo te
credendo in te! in questa vita che
non ha senso in questa vita che sà solo di amaro...
aspettavo te il tuo sorriso... un sorriso mai arrivato
la tua carezza... mai sentita
l'abbraccio all'anima... mai abbracciata...
no! non scrivo non posso
gli occhi annebbiati di lacrime...
l'anima mia triste... di te che non sei...
di te che resti sospeso in
quest'anima senza pena...
di quest'anima che ancora aspetta te...
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    Scritta da: chiararco
    in Poesie (Poesie personali)

    Inno alla libertà

    Occhi velati di malinconia,
    persi nel volo di una farfalla...
    quel desiderio viscerale di farlo tuo...

    E via... nella speranza di raggiungerla,
    sempre più in alto, verso l'infinito...
    spinto dalla bramosia di possederla...

    Il cuore che pulsa e impazza,
    gli occhi sognanti ancora brillano...
    nel cuore il peso della sconfitta...

    I pensieri scalciano nel silenzio,
    addosso abiti sempre troppo stretti,
    e la voglia di strapparli imperversa...
    Composta domenica 20 maggio 2012
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      Scritta da: Violetta Serreli
      in Poesie (Poesie personali)

      La porta socchiusa

      Niente che tu già non conosca ti attende.
      Niente che non sia stato nei tuoi incubi, a farti respirare l'orrore delle paure più recondite.
      Dietro quella porta, nella stanza oscura della tua mente, c'è tutto ciò che ami e che, nel profondo, odi.
      Acre odore di parole dimenticate, che scorrono davanti ai tuoi occhi, ormai mute.
      Sorrette da una polvere che ti deride.
      È la stanza della tua infanzia, la stessa dove hai odiato la tua famiglia, dopo averla più volte amata senza capire chi fosse.

      È la stanza dove hai voluto morire, più e più volte, per nascondere le tue verità.
      La stessa in cui ha gioito, e le hai volute gridare.

      C'era una porta anche lì, in quella stanza lontana, dove desideri e promesse hanno sfidato i ricordi.

      I ricordi lottano contro la verità, come il Male lotta contro il Bene.

      Il pallore del tuo volto scurisce quando le mani sul collo soffocano il tuo pianto.
      Fermale quelle lacrime, fermale. Prima che lavino tutto quel candore.
      Non c'è niente da temere, oltre la morte.
      Niente che tu non abbia già vissuto.

      Ti porto con me, nel mio solitario viaggio.

      Nulla sarà diverso da come è stato, nulla sarà come si è trasformato.

      Lì con me,
      non ci saranno silenzi,
      non ci saranno occhi,
      non ci saranno sogni da infrangere.

      Con me ci sarà luce.

      E un fresco cuscino di viole
      ad accogliere il mio sonno.
      Composta domenica 20 maggio 2012
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        Scritta da: Rosarita De Martino
        in Poesie (Poesie personali)

        Musica di preghiera

        E arrivo in mio spazio di chiesa
        M'inonda suono d'organo.
        Ascolto.
        Le note vibrano
        Ora lente, ora melodiose,
        canterine, solenni, esultanti.
        Ricerco l'eterea scala
        di mia poesia.
        Vi salgo sicura
        ed ecco, in trasparenza di luce,
        le note corrono veloci,
        ma io le inseguo, le afferro,
        le possiedo.
        Inebriata mi rifugio
        nella "cattedrale dell'eterno silenzio".
        E tu mi raggiungi.
        Insieme intoniamo la stessa melodia
        perdendoci
        dentro musica di preghiera.
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie personali)

          Il pappagallo

          Oggi entro
          in tua casa di luce
          ed ecco mi sorprende
          una nenia continua, ritmica
          che ripete
          “Benvenuto! Benvenuto!”
          Io ti interrogo con stupito sguardo.
          Tu sorridi, ti seguo.
          Improvvisamente,
          colorato di bellezza,
          mi appare il tuo pappagallo.
          Mi capta il suo augurio caloroso
          che, tramite miracolo di poesia,
          io invio per monti e per valli.
          Ecco mi nascono dentro
          inaspettate scintille di gioia
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