Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)

Nulla

Camminavo sulla riva del mare
il mio pensiero...
era il nulla...
e mentre al nulla pensavo...
sorridevo...
ritornando bambina...
come è bello il nulla.
niente dolore... niente lacrime...
nulla di nulla
solo una bambina senza nulla...
ma una bambina... piena di nulla...
eppure piena di tutto...
una bambina
che non sapeva...
che un giorno... donna...
il suo pensiero fosse il nulla...
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie personali)

    Rialzarsi

    Seduta
    fissando il vuoto
    il mio pensiero
    và là dove risiede il dolore...
    . cadere quante volte...
    e rialzarsi...
    provare ad essere ciò che non si è più...
    le mie mani sono stanche,
    come le
    mie ginocchia,
    screpolate dalle cadute
    troppe cadute,
    troppe cicatrici nel
    il cuore e l'anima,
    dolori. che tolgono
    il respiro...
    poi... ad un tratto una voce
    la voce di una bambina... dai rialzati
    e cammina... la bambina in me...
    mi parla, dai andiamo rialzati
    e penso... infondo
    la vita è tutto ciò che è di noi
    mi alzo a fatica...
    e la bambina in me...
    si alza un passo dopo l'altro lentamente...
    e riprende a camminare...
    ora nel vuoto una speranza...
    domani, domani sarà
    un altro giorno... una nuova vita...
    una nuova strada.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)
      La vita...
      null'altro che una crescita
      non finiremo mai di crescere...
      ed imparare,
      quando credi di saper tutto...
      quando credi di poter respirare di nuovo
      ed incominciare a sorridere...
      la vita...
      maledetta vita
      ti colpisce di nuovo...
      e allora solo allora...
      guardi davanti a te e
      capisci che hai
      ancora tanta strada da fare
      chiedendoti
      se mai finirà.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Ancora in me si effonde amore

        All'avida morte ghermitrice
        che non risparmia uomini affetti e cose
        Amore perituro ti ho strappato
        nella serra degli ideali ti ho preservato
        in un verso o in una lettera ti ho reso immortale.
        Ah il tuo esordio nell'innocenza dell'età
        quando l'animo la soglia dei sogni varcava:
        altro diceva la vita, altro ci sostentava
        mia confusione di indistinte emozioni!

        Sola uscita di una caverna cieca
        ombra d'ali sulla terra, gonfiore d'anima
        arco di volta celeste su te sostenni il cuore.
        A prima vista dopo un incrociarsi di sguardi
        o appostato e in attesa di maturare di eventi
        dietro una cornetta o accompagnato da un fiore
        tra scocchi di rossore con te declamai
        or come scolaretto alla prima recita
        or come un vecchio serioso adulatore.

        Magico sublime, in cerca di un posto sicuro
        che sfamasse il cuore a crampi di affetto,
        compagno mi restavi se all'alba di una speranza
        tradita e offesa solo mi trovavi.
        Quanto mi desti e quanto per te donai
        quanti gli echi e i timbri della tua gamma:
        mai parvenza ingannevole in me regnasti.

        Tu perdoni, capisci, sollevi, soccorri
        bagliore o fuoco dai luce e riscaldi
        dove gli altri due falliscono
        terzo occhio affondi e penetri
        con sorriso corteggi cuori ritrosi
        spaventati indecisi rassicuri.
        Solo tu splendi nella notte nera
        quando un buio grasso sovrasta
        rovine di anni e di illusioni
        sempre te fischio se annuso il nulla
        o trabocca nera malinconia e si sparge.

        Corrimano rassicurante
        pur incanutito a te mi aggrappo a volo
        per vincere il terrore di sfracellarmi
        percorrendo stanco e deluso
        il teso filo sospeso della vita.
        Composta martedì 22 maggio 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Rosa Maria
          in Poesie (Poesie personali)
          Desidererai sfiorare i miei capelli,
          accarezzare i contorni del mio viso;
          Posare le tue labbra sulle mie,
          e li morire,
          morire per poi rinascere da quell'istante d'amore.

          Desidererai la mia pelle,
          ma ancora di più, desidererai il mio "essere";
          Il mio essere donna sul tuo corpo,
          il mio essere donna nella vita.

          E quando sotto le lenzuola accarezzerai una pelle che non sarà la mia
          prenderai l'amore per una notte,
          o per mille altre ancora,
          ma sentirai un'essenza che non ti appartiene,
          e un'assenza che sarà la mia.

          E quando sentirai un profumo che non sarà il mio
          desidererai non avermi mai avuta
          o non avermi mai persa.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Rosa Maria
            in Poesie (Poesie personali)
            Il tuo fiato sul mio collo.
            Voglio calore sulla mia pelle

            Averti accanto e sentirti vicino,
            vederti dormire di fianco al mio cuscino
            cosi che la notte non faccia paura e il giorno seguente sia sempre una nuova avventura.

            Voglio cogliere tutte le sfumature,
            dal grigio al giallo senza paure.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Rosa Maria
              in Poesie (Poesie personali)
              Voglio fare l'amore con te come il vento con la sua terra,
              non ho difese ma sento di essere libera.
              Libera di amarti cosi,
              quando il cielo è sereno,
              quando le nubi lo offuscano,
              quando c'è il sole e quando scende la pioggia,
              quando la terra è arida e brucia d'amore,
              quando è bagnata e piange di dolore,
              quando i fiori sbocciano e quando le foglie cadono.
              Mentre le stagioni passano e la vita scorre il tempo si ferma su di noi.
              Composta martedì 1 maggio 2012
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Rosa Maria
                in Poesie (Poesie personali)
                Guida i miei passi quando vedi che vanno in una direzione opposta alla tua.

                Afferra le mie mani quando lasciano scivolare via le tue.

                Non badare sempre alle mie parole, perché a volte l'amore non trova quelle giuste,
                ascolta quelle che non ti dico, leggile nei miei occhi e dai tu voce ai miei silenzi.

                Basta solo una parola per capirsi, uno sguardo per intendersi, un sorriso per scoprirsi, una mano per afferrarsi,
                ma soprattutto basta un abbraccio a legare due vite.
                Vota la poesia: Commenta