Poesie personali


Scritta da: Rosanna Tafanelli
in Poesie (Poesie personali)

Abbraccio

Amico, amore senza struggimenti,
amico di musica, sorrisi e lacrime,
di strade impervie e voli senza meta,
cosa ti darò per ricolmare le tue mani
e placare la tua sete?

Posso portarti sale,
che intrida le tue labbra di sapienza,
posso portarti olio,
che unga la tua fronte di sacro,
posso portarti vino,
che tinga le tue guance di letizia.

Nella mutevole danza della vita,
un giorno
porterai anche tu per me
sale, olio, vino
e pane, a saziare la mia fame.

E per sconfiggere il demone
del vuoto
ti porterò il mio cuore,
che abbracci il tuo, quando si sente solo.
Composta domenica 12 febbraio 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Matteo Salomone
    in Poesie (Poesie personali)

    Le dimensioni delle parole

    Stavo camminando tornando a casa ieri sera.
    Una donna piangeva
    e un uomo davanti a lei parlava con le braccia, in affanno
    come l'ultimo gesto di chi sa
    di essere solo nel mezzo dell'oceano.
    Non vedevo la sua bocca ma leggevo ogni sua parola
    come fosse stata mia.
    E lui era davvero in mezzo all'oceano.

    Un uomo spazzava davanti al suo negozio,
    con la radio accesa, e quel gesto meccanico non era che un corpo,
    lasciato come un bambino a giocare in cortile
    mentre l'anima in piedi su una sedia,
    ad essere quella canzone e solo quella canzone.

    Una ragazza su una bicicletta, con la faccia tesa
    per il freddo; che era un dolore lontano
    ma lei tutta concentrata li, che poi era solo più un pensiero
    a pedalare davanti a me.
    Parole senza lettere.

    E tu che stai davanti a me e mi dici che sono solo parole.
    Si lo sono, ma se le parole, i pensieri, creano dimensioni,
    e se queste poi restano li dove le abbiamo create?
    Se sono qui e resto muto, se il cuore e l'anima sono fermi.
    Se il mondo si fa nebbia e i ricordi fantasmi.
    Se non abbiamo più coordinate. Fai soltanto un passo,
    nella tua mente, e raggiungimi qui.
    Sono solo parole. Ma noi siamo una terra lontana ormai.

    Poi il tempo potrà riprendere la sua corsa,
    e gente invadere il nostro spazio.
    E ricominciare tutto da capo. E poi per sempre.
    Ma noi saremo li. Lontani da tutti.
    Come l'uomo nell'oceano e quello in piedi sulla sedia,
    o la ragazza sulla bicicletta.
    Frammenti di una realtà che nessuno troverà mai.
    Composta giovedì 16 febbraio 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonio Pellegrino
      in Poesie (Poesie personali)

      Pensiero

      La mancanza di una persona cara
      e troppo dolente
      Noi comuni mortali non possiam far niente

      ci resta la tristezza, il dolore e la malinconia
      che ricordandola, un poco si offusca ma non va via

      Il dolce ricordo appare pensiero
      quando meno T'aspetti è il più sincero.

      Alcune persone emeriti inetti
      cercano di starti vicino facendo i perfetti

      Nominando la mano Suprema
      in un momento dolente
      col cuore che trema...

      Specialmente ai parenti e ai genitori
      che quei momenti non sono i migliori...

      Pregare a Dio è giusto pensiero...
      non c'e bisogno di dire ne ricordare
      ogni persona ha il suo modo
      e il suo tempo di pregare

      un caro saluto
      Alla persona speciale che ho conosciuto
      chiamandolo Angelo ne sono sicuro...
      Composta giovedì 16 febbraio 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Carmelo Cossa
        in Poesie (Poesie personali)

        Un Amore

        Labbra che non si schiudono
        occhi che non guardano
        mani che non accarezzano
        braccia che non abbracciano.
        L'angosciosa sensazione di solitudine
        mi assale, ma no, non sono solo
        e allora, perché niente mi sembra vero?
        Perché niente mi affascina?
        Perché? Perché? Perché?
        No, è stato solo un brutto sogno
        è tutto vero, tutto mi affascina è
        tutto bello, meravigliosamente splendido.
        Col pensiero di Te Rosa blu
        voglio vivere per sempre le promesse
        di quello sguardo.
        Lui ha fatto nascere questo
        "amore"
        che arde come un fuoco e poco importa
        se non si consumerà mai.
        Sarà sempre
        un grande amore.
        Composta domenica 10 luglio 2005
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Luigi D'Acunto
          in Poesie (Poesie personali)

          Scalcia, lotta e ringhia...

          ... se la prende con le ombre,
          i suoi occhi le puntano,
          rossi d'ira e velati di malinconia.

          Ombre che vagano,
          girano intorno a lui,
          lo perseguitano
          notte dopo notte.

          Non ci bada,
          continua fiero e altezzoso,
          procede per la sua strada
          vive la sua vita, di solito

          ma ogni tanto, alcune notti
          non può restare indifferente
          la rabbia sale
          fino al limite... e sbotta

          Ringhia, lotta e scalcia...
          nella notte.
          Combatte con le ombre,
          con la propria ombra

          Si aprono vecchie ferite
          le carni si lacerano
          il cuore pompa più forte che può
          il fiato quasi gli manca.

          "solo l'ultima notte"
          pensa tra se
          "questa sarà la resa dei conti"
          se ne convince

          La notte avanza e si fa scura
          cala la luna,
          ulula, un canto di rabbia
          con tutta il fiato che gli resta.

          Si placa
          le ombre si ritirano
          svanite nel nulla,
          si accascia e riposa

          il lupo.
          Stanco e stremato
          dolorante ed esausto
          la resa dei conti.

          Ma quel giorno non è ancora realmente arrivato.
          Composta mercoledì 15 febbraio 2012
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Jean-Paul Malfatti
            in Poesie (Poesie personali)

            Sì, sono sempre stato gay!

            Il vento soffiava tra i rami;
            Sospiri seguiti da gemiti
            rompevano il mistico silenzio.
            Le ginocchia tremavano forte,
            ma la curiosità m'incoraggiava
            ad avvicinarmi a quell'albero.

            Io, come un'ombra, pian piano
            mi muovevo verso quei rumori.
            Troppa paura? Si! Non lo nego!
            Faccia a faccia con l'albero;
            un sacco di domande in testa.
            Chi erano? Che cosa facevano?

            Un ragazzo baciava una ragazza
            e le toccava le parti intime.
            Sorpresa! Li riconosco subito!
            Lui, il mio cugino preferito;
            Lei, la sua cugina più grande.
            Fra invidia e gelosia, piango!

            Ero piccolo... ne avevo circa sette,
            ma la gelosia già la conoscevo.
            Non invidiavo il mio cugino,
            ma invece la sua fortunata lei.
            Volevo sol essere al suo posto,
            per poter essere baciato da lui.
            Composta martedì 14 febbraio 2012
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Michela
              in Poesie (Poesie personali)

              Sillabe nude

              Posseggo sillabe nude, scivolano tra le dita sporche di inchiostro e sale.
              Annuso questo figlio bianco, ricettacolo di passioni e segreti, di menzogne e sospiri.
              Intrise le righe di imperfetto sentore, tra antichi merletti scivolo.
              Assillo i pensieri grattandoli piano, mi osservi muto e io ti vedo.
              I tuoi occhi mi leccano la schiena.
              Si rifugiano sui morbidi seni.
              Ripieghi le parole tra le ombre oscure di quella notte.
              Nessun bacio d'addio che sigilli il peccato.
              Mi sarei data guardandomi dentro.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: L. Orlandi
                in Poesie (Poesie personali)

                Deserto

                Sole cocente sulla mia testa
                occhi salati, bocca arida
                cuore brama mente d'amore.

                Quale secchezza nell'anima
                prova a dissetarsi.

                Quesiti, rifugi verdi
                nell'oceano di sabbia,
                ristoro di viandanti solitari
                che portano risposte
                all'ombra di foglie palmate.

                Deserto, arido e vitale
                stai invadendo ogni mia cellula
                nell'attesa di sbocciare
                oasi fiorite e rigogliose.
                Vota la poesia: Commenta