Poesie personali


Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie personali)

Le nostre orme

Improvvisa,
splendida
in tuo biancore,
mi appari, o Etna,
mia montagna di luce.
Sento il tuo richiamo
e ardita mi arrampico
su raggio di sole
e ti raggiungo.
Scendo
affossando i piedi
in morbido biancore.
Ritrovo
il nostro antico percorso.
Ecco, meraviglia nuova,
ci sono ancora,
candide di pace,
le nostre orme...
di fede.
Composta mercoledì 15 febbraio 2012
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    Scritta da: Riccardo Cecere
    in Poesie (Poesie personali)
    Se dovessi rimanere,
    finirei solo per intralciare la tua via
    quindi andrò via ma io so che
    penserò a te ad ogni passo della mia strada
    ti amerò sempre.
    Ricordi dolci e amari
    questo è tutto quel che porto con me,
    quindi addio, per favore non piangere
    sappiamo entrambi che
    io non sono quel di cui tu hai bisogno
    e spero che tu abbia tutto ciò che sognavi
    e ti auguro gioia e felicità
    ma soprattutto ti auguro di amare
    e ricordati ti amerò per sempre.
    Composta mercoledì 15 febbraio 2012
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      Scritta da: Roberto Todini
      in Poesie (Poesie personali)

      Clochard

      Giorni trascorsi di un cammino remoto
      attraverso memorie di sorrisi perduti,
      in cerca di Vita mai dimenticata
      di sogni da esplorare e da raccontare.
      Smarrito nel nulla, un pensiero riemerge
      il ricordo di Lei riecheggia a fatica,
      voci di strada colmano il vuoto
      di un cuore ferito senza parole.
      Impavido eroe che affronti il mistero
      spinto dal vento senza riposo,
      cercando risposte che non avrai
      esplorando occhi senz'anima.
      Mano del tempo che muovi il destino
      speranza di un alba ancora da vivere,
      vaghi nel mondo senza una meta
      ma solo una storia ancora da scrivere
      Non c'è giustizia né verità,
      ma solo paure represse nel nulla,
      un cammino verso la luce
      nell'anima di chi ha dimenticato.
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        Scritta da: Roberto Todini
        in Poesie (Poesie personali)

        Sogno d'inverno

        Paesaggio vestito di bianco
        grigiori di vita nascondi al pensiero,
        riscopri al mondo degno valore
        e un eco di gioia disperdi in me.
        Freddo mattino,
        albori di un tempo,
        splendore e armonia
        di luci e colori.
        Gioco di vento scuote orizzonti
        ove l'occhio si appaga
        beato e felice.
        Silenzio innocente,
        intimo segreto
        riempie vuoti,
        regala la pace,
        dona al mio cuore respiro d'amore,
        infinita saggezza dei giorni passati.
        Orme nascoste da gelida neve
        dolce atmosfera dispersa nell'aria,
        cime svettanti, sentieri scoscesi,
        raccontano gesta di gloria di ieri.
        Stella che spunti tra il bianco mantello
        gioia degli occhi, profumo del bene
        rallegri il cammino di vecchio viandante,
        risplendi al sole donando bellezza.
        Foreste di alberi, maestosi padroni,
        guardiani di sempre, s'innalzano al cielo,
        laghi cristalli, naturale purezza
        saziano piaceri, vuoto dell'anima.
        Un giorno di pace, un giorno di gloria
        un mondo diverso
        nascosto dal tempo,
        riscopro ricordi a me cari.
        Istante che sta per finire,
        sogno d'inverno,
        piacere di vita
        e penso a te.
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          Scritta da: Jean-Paul Malfatti
          in Poesie (Poesie personali)

          Mi sentivo senza vita

          Ho cambiato il
          giorno per la notte
          e la notte per il giorno.
          Vedevo il sole nel buio
          e la luna nella sua luce.
          Pensavo ch'ero impazzito.

          Dormivo il giorno
          ed ero sveglio di notte.
          Il pranzo era la cena,
          e la cena era il pranzo.
          Mi svegliavo metà sveglio
          e metà addormentato.

          I giorni erano bui e
          le notte chiare di sole.
          Non riuscivo a ricordare
          nemmeno il mio nome.
          Non sapevo più chi ero
          né dove mi trovavo.

          Camminavo lento...
          proprio come un zombie
          rifiutato dai vampiri
          e dai loro pipistrelli.
          Ero pallido, quasi morto.
          Mi sentivo senza vita.
          Composta giovedì 9 febbraio 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            Quello rimasto di te

            Quello che è rimasto di te è poco,
            ma tanto...
            Mi è rimasto il sapore dei tuoi baci,
            il calore del tuo corpo,
            il respiro sulla mia pelle,
            la gioia per lottare tutti i giorni per
            portare avanti un milione di cose,
            la tua voce frizzante e calda?
            Tu?
            Tu mi sei rimasto?

            Mi hai lasciato invece
            un sapore amaro in bocca
            un freddo permanente nel mio corpo,
            la mancanza di aria,
            una tristezza e il dovere di portare avanti
            tutto con una grande fatica,
            e il silenzio gelido...
            Questo mi è rimasto, di te...
            Composta domenica 14 febbraio 2021
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