Poesie personali


Scritta da: geggio
in Poesie (Poesie personali)

Carnevale senza pensieri

Stanco di riflettere
il pensare mi esaurisce

fammi una media

vado fuori
fumo una cicca

sei figa tanto figa
di dove sei?

mai sentito...

comunque beviamo e ridiamo
vorrei andare con te
ovunque...

non scappare
qui sei al sicuro

questa sera
ridiamo?

sono triste

non voglio pensare

stai con me
non scappare

non ho soldi

non importa
questa sera
ti ho conosciuta

voglio vivere
il tuo pensiero

l'anima viaggia
io ti seguo

tu mi parli
io con la mente ti spoglio

ti voglio
ti voglio
ora ti voglio più che mai

unisciti a me

perché questa sera va così
deve andare così

la luce si è spenta

hai da accendere?
Composta sabato 18 febbraio 2012
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    Scritta da: geggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Perso nei pensieri

    Disegno la fantasia
    accolgo ciò che non possiedo
    vorrei quello che voglio

    perdo al gioco delle carte

    non ho soldi

    vivo di speranze

    assaporo l'ignoto
    fumo la morte
    e penso a te

    viaggio
    distante da tutto
    voglio sorridere

    voglio...
    ma nulla c è
    domani sarà
    ma oggi non c'è
    solo sono
    da solo finirò.
    Composta sabato 18 febbraio 2012
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Il tempo della mia libertà

      Non ho tempo da perdere,
      quello che mi resta,
      serve a me;
      non mi interessa,
      chi dice questo,
      quello,
      io resto qui,
      non mi muovo,
      non mi sposto,
      non faccio,
      non vado,
      né corro;
      resto qua,
      e cerco la mia libertà,
      libertà,
      di perdere tempo,
      di indulgere,
      di rimandare a domani,
      di non fare, e stare a
      guardare il mondo correre,
      di pensare,
      riflettere,
      prendere fiato,
      stare attento
      a quello che faccio,
      non fidandomi di nessuno,
      libertà,
      cerco solo la mia libertà,
      libertà di pensare autonomamente,
      di avere sentimenti segreti,
      quando voglio io,
      di amare quando mi và,
      quando lo decido io,
      non perché lo dicono altri,
      libertà,
      la mia libertà.
      Composta sabato 18 febbraio 2012
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        Scritta da: Maat95
        in Poesie (Poesie personali)

        Il dolce Vivere

        Svolazza tra i fiori il dolce Vivere
        com'è bello sentirlo così vicino, così parte dell'ego profano.

        E celere pulsarci nel cuore e fluirci nelle vene
        come un fiume in piena.

        Com'è bello saperlo ascoltare senza giudicare, come tale ingiudicabile è.

        Com'è bello saperlo vedere senza pensare, come tale immorale è.

        Com'è bello vederlo brillare nelle lacrime infantili dell'Amore,
        nelle stelle della notte e nei venti del giorno

        Com'è bello sapere che la vecchiaia lo consuma e con leggerezza,
        come un piuma,
        lo lascia cadere nel più profondo terriccio;

        per poi risalire al cielo e farsi fiore,
        rinnovando, del circolo vitale, il motore.
        Composta sabato 2 aprile 2011
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          Scritta da: Davide Capelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Nudo nell'erba

          È il tempo che passa...
          e il fiume scorre lento
          mentre lo osservo seduto nell'erba
          attendendo albe che ancor mi sorprendono.

          Rossi tramonti che nudo mi avvolgono
          e nel buio mi abbandonano
          ai miei pensieri insonni.

          È il tempo che passa...

          È il seme sprecato che non germogliò...
          l'amore sbagliato che non fiorì.
          Composta giovedì 17 febbraio 1977
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            in Poesie (Poesie personali)

            Nocciole di primavera

            Con il cuore in mano ti scrive la cara anima...
            Caro Dio con nostalgia ti tocca i tuoi puntini sulle "i"
            per capire dei perché sulla vita mia.
            Sai! Qui, ella è un po' scarsa... fa la vitella con i malori
            è un'eterna equazione matematica dei dolori
            poi, da amministrare drammatica con la morte.
            È come un paesaggio in prospettiva che prende, quando
            per altri per quanto rei senza carichi pendenti e,
            senza difficoltà l'hai data bella da vivere alla ennesima potenza...
            Troppo! effettivamente lunga.
            Penosa con breve vita per me com'è?
            Il sistema per altri con più fortuna è gradita!
            Per questo ti scrivo questa prosa d'emozioni
            Mah dov'è il tuo senso di giustizia umana dell'anima
            in questo cuore mio cotto di poesia.
            Il sangue come arteria estorta ossigeno per sopravvivere
            organizzato e incazzato ateo scorre nel giro della droga
            con le palle di natale gira e rigirati s'arriva alla pasqua.
            I sentimenti per la resurrezione sono come
            un mosto vinoso che intonta stona e stronca
            l'amore sorpreso in un mappamondo nel suo
            ritorno nelle vene del mio destino non ristora
            con la mente imprevisti sogna del raggirato vivere
            le ultime scene dell'inverno esistenziale.
            Quella già vissuta sò che è eccellente
            per cercare sicuro tra le poche quella
            vera è l'unica cosa bella... da scegliere!
            Presunta nel tempo sorride ai miei pensieri
            che non pensavo più desiderabili
            perché annoiati sogni, predestinati
            pensavo giochi d'un miserabile ricordo.
            Ogni volta che l'anima torna in me
            son sprite d'emozioni nel corpo tritato
            di dolore nel cuore... alfine c'è felicità.
            Lei è una natura, profumo di donna
            la vita, con lei trotta il dolce soggetto
            spiccato animale per parlare, palpare,
            è un godere dell'amore per un amare
            Mai visto!
            Nell'intierezza succube della sua presenza
            la tristezza s'avvolge felice e contenta,
            d'imput con le arterie sono steli in fiore
            di linfa pieni che toglie la scorza d'alitosi
            velate snervate foglie al verde nuove
            per riassaporare nocciole di primavera
            da una bocca da baciare ancora
            arida di malinconia....
            Sarà tutto un naufragio, la vita mia.
            Questo è il veleno che inquina la mente mia.
            Composta sabato 18 febbraio 2012
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              Scritta da: Jean-Paul Malfatti
              in Poesie (Poesie personali)

              Ossimori della vita

              Tra inferni celestiali
              e paradisi infernali,
              ho percorso strade senza
              un inizio né una fine,
              con la testa tra le nuvole
              e la fatica sulle gambe.

              Tra tristi allegrie
              ed allegre tristezze,
              ho litigato e fatto pace
              con angeli malvagi
              ed angelici demoni,
              senza guardare dietro.

              Tra dolori di felicità
              e sorrisi di amarezza,
              ho fatto dei duelli contro
              dei, diavoli e me stesso.
              Ho vinto battaglie perdute
              e perso quelle già vinte.

              Tra certezze dubbiose
              e dubbi incrollabili,
              ho scoperto false verità
              e menzogne veridiche.
              Ed è proprio per questo
              e molto altro che oggi...

              sono dolce come il fiele
              ed amaro come il miele.
              Composta giovedì 16 febbraio 2012
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