Poesie personali


Scritta da: Marco Di Biase
in Poesie (Poesie personali)

Alla mia mamma (è lei che mi scrive)

... E io non sarò lì con te Angelo Mio.
Il regalo più importante, quello che hai sempre sognato!
È a te che chiedo invece il regalo, quello più grande, quello di farmi volare, volare, volare, volare via per sempre!
Tutto ciò che di più prezioso mi è concesso lasciarti è una lacrima:
la lacrima dei miei ricordi, la lacrima delle mie speranze, delle mie gioie e dei miei dolori, la lacrima più dolce che sia mai sgorgata dai miei occhi, una lacrima calda, grane, la lacrima di tutte le mie preghiere, una lacrima sola: quella che è scivolata sul mio volto quando sei nato tu!
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    Scritta da: Simona Iapichino
    in Poesie (Poesie personali)

    Vento d'amore

    Scroscio di vento fra gli alberi,
    nasconde il rumore di un pianto sopito.
    Mi fermo, là, dove tutto è pace e silenzio,
    là dove si ritempra lo spirito e guarisce il cuore.
    Miro l'orizzonte, con sguardo fermo,
    decisa a portare alla deriva ogni sofferente pensiero.
    E ascolto le vibrazioni che il vento suscita in me,
    riuscendo a portare serenità in quest'anima devastata.
    Composta mercoledì 24 ottobre 2007
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      Scritta da: Simona Iapichino
      in Poesie (Poesie personali)

      Una nuova storia

      Non pensare al passato,
      Non pensare al futuro,
      Pensare al proprio presente, soltanto.

      Vivere frazioni di secondi,
      Che ti appagano, forse, più di una vita intera.

      Occhi negli occhi,
      Labbra sulle labbra,
      Cuore su cuore.
      Respiri ansanti percuotono
      E penetrano, laddove forte luccica goccia pura di Emozione.

      Vento fra i capelli,
      Ghiaccia antichi dolorosi ricordi.
      Fuoco fra i corpi, a scaldarsi, l'un l'altra.

      All'ombra di secolari pioppi,
      Spettatori di un cotanto desiderato abbraccio,
      Permeati d'intensa vita.

      Parole coraggiose,
      Cantano sentimenti reconditi,
      Ascoltate con il medesimo coraggio.

      Una nuova storia è stata scritta.
      Una storia vera, nella quale nulla si chiede,
      bensì tutto si dà.
      Composta martedì 21 giugno 2011
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        Scritta da: Vellise
        in Poesie (Poesie personali)

        I sensi dell'amore

        All'amore non servono parole,
        parliamo solo
        per ricordarci che esistiamo.
        All'amore non serve musica,
        abbiamo già
        la musica dei battiti dei nostri cuori.
        All'amore non serve profumo,
        già i nostri corpi
        hanno un odore
        che ci riconosciamo ad occhi chiusi.
        All'amore non serve guardarsi intorno
        e osservare il mondo,
        il mondo mio sei tu e il tuo sono io.
        All'amore serve
        la fortuna di incontrarti ogni giorno,
        per tutti i giorni che verranno.
        All'amore serve
        l'amore, e sincerità.
        Tutto il resto
        viene da sé.
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          Scritta da: Astrofabio
          in Poesie (Poesie personali)

          Soli Pianeti Universi

          So cosa il vento disse all'orecchio
          e quel sorriso si tinse di rosso,
          tanto imbarazzo a sfiorare una mano,
          giorni poi giorni poi giorni di gelo.

          Trilli di vite, stagioni avvizzite,
          tremi ti sfugge il bisbiglio poi taci,
          Soli Pianeti Universi e intuisci
          un cuore più è piccolo e più sa scaldare.

          Era nel lago il ricordo di noi,
          piogge di pianti maree migranti,
          fiere che agivano forte d'istinto,
          tutto il mio affetto velato di neve.

          Sognano gli alberi un dolce tepore
          quello che covi tra pure emozioni,
          Soli Pianeti Universi e capisco
          ciò che non chiesi mai più bacerò.
          Composta domenica 21 febbraio 2010
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            Scritta da: Astrofabio
            in Poesie (Poesie personali)

            Sentimento universale

            Voci lontanissime di come sia iniziato,
            non se ne trova un senso eppure esiste,
            l'universo, l'amore, ogni possibile inverso.

            Soffio d'echi cosmici teso all'infinito,
            fragile equilibrio di cuori e galassie
            che si strugge di tempeste assordanti.

            Erano baci, ammalianti buchi neri
            che imperlavano il cielo e mutavano
            per sempre traiettorie assolute.

            Stelle naufraghe, pianeti alla deriva,
            ciascuna luce è capovolta e sommersa
            nel lento disordine del mio tempo.

            Incendiano lacrime ovunque,
            e non bastano le mie sole mani
            per arginare un'esplosione nucleare.

            Cerco tra i detriti qualcosa che ti somigli,
            divampa un ricordo di abbracci nel buio
            e mi spengo mirando il tuo ordine immenso.
            Composta lunedì 10 gennaio 2011
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              Scritta da: Zeno Ferigo
              in Poesie (Poesie personali)

              Fiore sbocciato

              Con gli occhi della fantasia
              percorro labirinto oscuro.
              Navigo nel mare dei ricordi:
              scogli di desideri mozzati,
              sassi di silenzi conservati.

              Non trova riposo la vela,
              tesa su ricordi
              da nostalgia lievitati,
              che non spengono, di memoria,
              fiaccola ancora accesa.

              Rammento ancora il giorno:
              viso di rughe spoglio,
              fiore sbocciato
              nella raccolta, prima luce
              del mattino.

              Inattesa la rivelazione
              da umani specchi palesata,
              da dischiusa bocca confermata.

              Oh avara sorte,
              perché hai mosso guerra
              alla passione?
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                Scritta da: LittleStar90
                in Poesie (Poesie personali)

                Bacio sotto un cielo stellato

                Una dolce parola sussurrata all'orecchio,
                un brivido corre veloce dietro la schiena,
                una mano accarezza il mio tenero viso,
                due occhi si incrociano,
                uno sguardo unico illuminato dal chiarore di una luna brillante,
                due volti si sfiorano,
                le labbra si uniscono all'unisono per un interminabile secondo.
                Il mondo fuori scompare nascosto dalla travolgente passione di un amore nato sotto un cielo stellato.
                Composta lunedì 20 giugno 2011
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Porgi la seconda guancia

                  E come succede quasi sempre
                  i migliori tacciono,
                  si arrendono,
                  diventano spettatori paganti.

                  Assistono dai bordi della strada
                  alla corsa dei furbi.

                  Col bavero alzato,
                  per nascondere le grinze,
                  le mani in tasca,
                  le borse con la poca spesa.

                  Sono le persone senza più fiato,
                  quelli che non hanno né il vantaggi dei primi né i diritti dei cosiddetti ultimi.

                  Sono i penultimi,
                  quelli ai quali si dice sempre di tornare domani.

                  Sono Le persone che non vanno più in chiesa
                  o ci vanno quando le vedono vuote,
                  "i cristiani con la fede incazzata",
                  che ormai pregano senza mediazioni di preti,
                  si assolvono da soli dei pochi peccati e non pregano più per il perdono dei veri peccatori,
                  sono quelli senza la terza guancia.

                  Sono le persone che hanno stracciato la tessera di partito.

                  Quelli che andavano a scuola con i peggiori,
                  con i furbi che hanno comprato faccia tosta e spregiudicatezza da chi li aveva preceduti e l'hanno utilizzata
                  per promettere a tutti un futuro migliore
                  mentre si assicuravano il loro di futuro,
                  ed il presente di allora
                  ed hanno sempre mangiato,
                  lasciando il conto da pagare agli altri,
                  quelli che hanno rubato e l'hanno fatta franca, facendo condannare ladri di polli.

                  Quelli dei quali il nostro paese è pieno e le nostre galere vuote.
                  Composta venerdì 30 dicembre 2011
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