Poesie personali


Scritta da: A. Pinto
in Poesie (Poesie personali)

Il silenzio delle cose non dette

È un silenzio che fa male
quello delle cose non dette.
Regala il dubbio lacerante
dell'incerta verità.
Rende prigioniero l'ottimista
che ci spera ancora
che tutto sia così come lo aveva immaginato.
Regala la tristezza
spalanca le porte all'umiliazione
genera la rabbia.
Ma come per il più rigido degli inverni
prima o poi cessa
e lascia spazio a una nuova primavera.
Composta sabato 3 dicembre 2011
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Ad Angela

    Angela, sorella mia,
    mia allieva e mia maestra,
    donna di grande cuore
    che dall'umano, come tanti,
    ancor non ti sai staccare.
    Angela, sorella mia cara,
    tu sogni, come me e come tanti,
    di veder sbocciare come un fiore,
    la comunità che negli Atti è ben descritta,
    e nel non vederlo il sogno realizzare,
    soffri, soffro, ne soffriamo e ce ne diam colpa,
    e non ti rendi conto, e non ce ne rendiamo,
    che il sogno è già realtà perché ci siamo.
    A te, e a tutti noi, basta un niente,
    perché gli altri e noi possiam notare,
    quel che assai abbiam sognato e ancor sogniamo:
    la comunità che ha solo un cuore.
    Basta un niente:
    dagli occhi nostri dobbiamo saper levare
    quel velo che ci impedisce
    di saper guardare gli altri
    come Cristo vuole.
    A te, a me e agli altri dico:
    togliamo questo velo;
    sappiamo dare a tutti quel sorriso
    di cui tutti abbiamo bisogno, nessuno escluso,
    soprattutto colui che non lo sa dare.
    E agli errori e ai difetti non diamo peso
    Perché di questi a soffrirne
    Ne siamo i primi.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonella Pisano
      in Poesie (Poesie personali)
      Quando un'ospite indesiderato bussa alla tua porta,
      tu non vorresti aprire ma non riesci ad evitare che entri...
      entra e si impossessa della tua vita,
      la rende debole inerte E arrabbiata
      poi, all'improvviso, una voce ti urla che non sei sola,
      ti ordina di non mollare,
      ti coccola
      ti protegge
      ti aiuta
      si veste di un'amore incondizionato e t'implora di reagire,
      perché la malattia che ti ha rapito è uno degli ostacoli della vita,
      e come tale deve essere scavalcato,
      ci devi provare,
      devi lottare!
      Non sei sola...
      ci devi credere!
      Composta domenica 4 dicembre 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Antonella Pisano
        in Poesie (Poesie personali)

        Tra me e me

        Quando le persone che tu consideravi vicine tradiscono il tuo cuore,
        quando queste travisano consapevolmente le tue parole,
        quando lo fanno solo per farti del male,
        quando nell'ignoranza dei loro gesti vedi
        meschinità e voglia di colpirti senza un reale motivo...
        non assecondare la loro stupidità, ma sii sempre superiore,
        ignora il loro fastidioso rumore!
        Composta domenica 4 dicembre 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: ODIOSA
          in Poesie (Poesie personali)

          Mio figlio

          Decanterete di amori perduti
          di grandi passioni assopite
          canterete di baci e carezze
          lasciate scivolare via dal tempo
          Racconterete di incubi in cui
          anime sperdute
          si cercano nella notte

          Io, canterò di un amore
          che non avrà confini
          un amore che supererà
          il sapere delle genti
          un amore che sorvolerà
          gli emisferi del mondo

          Canterò della gioia
          nel guardarne il sorriso
          e del dolore
          nell'asciugargli una lacrima
          canterò dell'amore
          più grande,
          l'amore per mio figlio.
          Composta sabato 3 dicembre 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            La notte e il suo mondo

            Notte,
            guardo lo schermo,
            che sta immoto,
            e attende se lo accendo o lo spengo;
            come un bambino disattento,
            pronto a voltarsi,
            e a fissarmi indifferente;
            guarderò la tele oppure no,
            non so, la notte mi sfugge,
            mi circonda,
            mi pervade,
            con le sue ore piccole,
            che sembrano durare
            un eternità,
            e non passare mai;
            le tre,
            o forse di più,
            la notte mi apre le braccia, e mi accoglie,
            nel suo antro oscuro,
            di rumori soffocati,
            di gente che russa,
            di luci fioche dei lampioni,
            e strade deserte e spopolate,
            dal freddo,
            e la brina che riga le macchine,
            con l'erba bagnata,
            e un silenzio sepolcrale;
            questa è la notte,
            e il suo mondo,
            e io ci sono dentro,
            con il mio sonno fuggito.
            Composta sabato 3 dicembre 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giuseppe Aloe'
              in Poesie (Poesie personali)

              Cosa resta

              Cosa alberga nel contorno
              dei tuoi occhi,
              quando la terra
              si risveglia leggiadra.

              Cosa manca nell'aria
              rarefatta,
              quando il mio volto scavato
              dal tempo,
              si inarca davanti alla luce
              della tua delicata mainconia.

              Cosa resta,
              davanti alla vita che corre,
              se non il sapore
              di un attimo fissato.

              E poi,
              cadono,
              su petali di foglie calpestate,
              autunni sentimenti
              e pallidi silenzi.

              Cosa resta,
              di un amore vero,
              quando rimangono
              solo occhi per piangere
              il ricordo della passione.

              Cosa resta
              dentro l'anima
              qaundo il cielo ci attraversa.
              Composta sabato 3 dicembre 2011
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                Buon Natale

                Un augurio assai antico e spesso vago
                privo di contenuti e di significato,
                ci scambiamo in questi giorni tutti quanti.
                È Natale! Non è un giorno, ma un tempo
                in cui celebriamo un avvenimento.
                È la festa del Verbo che si è incarnato
                e si continua ad incarnare
                in colui che gli spalanca il cuore.
                Un vero Buon Natale auguriamo a te che sei nel mondo,
                che vivi le fatiche di ogni giorno;
                a te che ti senti solo e abbandonato;
                a te che vivi sul corpo o dentro il cuore,
                l'esperienza viva del dolore.
                A te che, pensando di dar senso
                o di sfuggire ai problemi della vita,
                sei caduto nella trappola mortale
                dell'alcool, della droga o di qualunque altra sostanza micidiale.
                A te che, perdendo il senso della vita,
                cerchi il momento giusto per farla finita.
                Se Cristo nascerà nel nostro cuore
                saremo sicuramente creature nuove
                capaci di cancellare
                ogni sentimento di odio e di rancore.
                Acquisiremo il senso vero della vita
                e sapremo tutti quanti amare
                ed accettare la vita così come che viene.
                Questo è l'augurio che ci sentiamo di fare
                a voi, a noi, a credenti e non credenti.
                Buon Natale a tutti quanti.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Antonella Pisano
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tu taci

                  Il silenzio...
                  tutto fermo intorno a me,
                  quella voce che mi dice di non pensare,
                  ma che mi tormenta con mille paure,
                  la paura di affrontare,
                  di sapere,
                  di arrendermi di fronte all'evidenza dei tuoi gesti,
                  che non ci sono,
                  che non mi danno modo di replicare,
                  di arrabbiarmi,
                  di essere.
                  Quell'indifferenza che non so
                  come possa appartenerti,
                  forse, il mio troppo idealizzarti,
                  ha tradito il mio cuore.
                  Composta domenica 4 dicembre 2011
                  Vota la poesia: Commenta