Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Pendeva dalle stelle
il grido della sera.

Giocava a rimpiattino
con morbidezza
quando l'ho vista aggrappata
a tralicci d'ombra.

Tonfi di foglie,
frulli di uccelli.
Scende fredda la sera
sui rossi tetti.

Della giornata
ci resta un pugno di luce.
L'alito d'ombra guarisce
il calpestio del tempo.

Orme di vita
si calpestano
nel grido della sera.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Bambino dagli occhi vecchi
    non ti compresi
    quando i padri cantavano
    i figli morti
    su camion di nuvole
    in cieli di fiamme.

    Non ti compresi
    quando la stanza si iridava di malinconia,
    le vene sgottate dall'ombra
    esumavano frammenti di luna.

    La strada era senza gente.

    Non ti compresi
    quando al tramonto d'autunno
    cifravo i tuoi occhi
    senza fondo.
    Gli alberi dell'orto
    recitavano compieta
    in quella sera morta.

    Ora ti cerco
    nell'ombra del muro,
    bambino dagli occhi vecchi
    per sempre muto.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: tivo laurici
      in Poesie (Poesie personali)

      Attimo di confusione

      Folle pensiero,
      tormento ossessivo,
      perpetuo rincorrere di stimoli tediosi:
      "non voglio",
      volendo lo voglio,
      pur rifiutando, rifiuto il rifiuto.
      Gioco sadico di sensi sospesi,
      celate silenziose confessioni,
      fruscianti,
      sibilate appena nella foresta
      di vacue parole
      citate, recitate, ricitate.
      Di pelle e d'impulso lanciato,
      repulso da morsi
      di brandelli d'umore,
      frenato da rimorsi
      di fardelli d'amore:
      rodo, mi rodo
      godo e mi corrodo,
      cercando l'inesistente,
      vedendo l'invisibile,
      toccando l'impalpabile.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: moro
        in Poesie (Poesie personali)

        Sguardi

        Sguardi che nascono così
        come fulmini nel sole d'estate
        che sfuggono dagli occhi
        così liberi dalla nostra volontà

        sguardi che s'incontrano
        primi pianti d'un illusine
        l'ennesima, ancora bambina
        che finirà
        come un coltello nella carne
        ancor prima di crescere

        sguardi che nascono come
        nuvole nere nel cielo d'estate
        ladri di parole mai osate
        catturate dalle profondità
        d'un cuore troppo timido

        sguardi improvvisi
        che riempiono il silenzio
        di parole mai dette, osate
        mentre nasce un'altra effimera
        realtà, che si perderà in un'altra
        crudele illusione

        sguardi che nascono come
        rombi di vulcani di colpo svegli
        colorando un viso di rosso
        costringendo a fare un passo in più
        passo più desiderato e temuto

        Sguardi che riempiono
        il silenzio di parole silenti
        messaggi scritti sugli occhi
        letti da chi osa andar oltre
        una semplice emozione

        sguardi improvvisi, come
        un fiume di parole che scorre
        sulla pesantezza d'un silenzio
        di ghiaccio, sguardi che nascono
        così, prime scintille d'un fuoco
        che scalderà l'ennesima realtà
        destinata a perdersi in un'altra illusione.
        Composta venerdì 25 febbraio 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: SAVERIO FERRARA
          in Poesie (Poesie personali)

          Amore di chioccia

          Piccoli batuffoli
          giallo canarino
          pigolano,
          si rincorrono,
          si beccano.

          Al calore del sole
          qualcuno gode
          quella scena festosa.

          Fuori dal sicuro recinto
          un gatto osserva attento,
          ma non potrà mai riuscire
          nel suo abile intento...

          Cala la sera.

          Ogni mamma chiama
          i propri figli.

          Mamma chioccia
          raduna i suoi piccoli,
          gonfia le piume e con
          il suo corpo riscalda
          e protegge le sue creature.
          Vota la poesia: Commenta