Poesie personali


Scritta da: Andrea Costantino
in Poesie (Poesie personali)

Una fiamma nella notte

Una fiamma nella notte.
Una fiamma fatta di calore, il calore dell'amore.
Sale, sale... sempre di più. Questo calore mi avvolge.
Come i colori di una fiamma il mio animo si trasforma.
Il blu diventa arancione.
L'arancione diventa oro.
Oro come i tuoi capelli.
Oro come l'immensa landa in cui ci incontrammo.
Correre e volare insieme, oh che bei ricordi!
Ridere e scherzare per somigliare agli angeli.
Angeli che bell'immagine!
Tu sei il mio angelo.
Una fiamma nella notte.
Accendi questa mia passione, riscalda questo mio polveroso cuore.
Imprigionato in questa prigione di vetro io ti osservo.
Il sole è la tua luce. Il tuo sorriso è il tuo sfondo.
Mio dolce amore, infrangi questo vetro.
Mio dolce amore infrangi questa mia prigione dorata.
Una fiamma... è tutto quello che ti chiedo.
Trasforma in fuoco questo mio corpo.
Trasforma questo fuoco in caldo amore.
Una fiamma nella notte per vederti.
Una fiamma nella notte per amarti.
Una fiamma nella notte per bruciare nella notte insieme.
Composta sabato 12 giugno 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Umberto Zavagno
    in Poesie (Poesie personali)

    Nella pozza

    Goffamente la preda si muove nella pozza
    occhi sbarrati la fissano avidi
    una penna disegna grafi
    dietro voci discutono ricavi
    una pala si affonda nel buio
    il carro già pieno si allontana

    le voci tacciono gustando il filetto balsamico
    la mano lascia la penna e accarezza un giovane viso
    la pala riposa, braccia stanche avvolgono una donna
    nella pozza ora c'è pace e il leone anche riposa
    ogni tavola ha avuto la sua festa
    in qualche tavola solo un piatto

    lontano dal mondo
    occhi stanchi misurano il tempo
    buffi di luce si disperdono fuori
    l'energico incastro dell'ignoto inizio
    lo scienziato si compiace
    il gioiello mortale è pronto

    nei volti le rughe sono film di lotta
    nelle mani testimonianze di un lavoro
    nella pozza vale la sua legge
    dopo ogni tributo torna la pace
    le gazzelle si abbeverano quiete
    netti sono i giochi delle parti

    sono tante le rughe e le ferite
    nei palmi o nel viso scolpite
    come tante le strade dal vivere aperte
    una mano scura pulisce una gemma
    fra la polvere e il buio altri pensieri si uniscono
    dal programma compilato finalmente l'output
    dita sottili muovono e voci applaudono

    gli occhi del leone sono fissi
    fissi e attenti quelli del minatore
    il sistemista non perde lo schermo
    raggiungere deve ciò che vuole
    fissi di tutti gli occhi
    il medico che cura le tue ferite
    il contabile che distribuisce i fondi

    le rughe parlano per noi
    ma i giochi non sono chiari
    ognuno arriva al suo fine
    verso una cima salendo trascino l'amico
    insieme si arriva o si ferma
    perché il gioiello mortale allora?

    Il leone guarda i bufali annoiati
    il suo odore fermo tranquillizza
    semplice la vita nella pozza
    in fredde stanze spendiamo la nostra vita
    le nostre carte si disperdono in mani sconosciute
    ma alcune rughe si perdono nel vizio e nel riso
    ecco l'uomo diventa una palla ingombrante

    l'ameba si spande e si accoppia
    più importa il fine iniziale e remoto
    ognuno diventa leone con iene attorno
    inizia la caccia al diverso
    deriso, affamato, confinato nella sua miniera
    nessun limite al ghetto
    il gioco è quello del leone quando caccia

    noi non cacciamo per fame
    l'orgoglio deforme ci spinge lontano
    ma, fra mosche, turpitudine e altre amebe
    incurante una mano ferma opera e cuce
    attende paziente pulendo un pallido volto
    il occhi si aprono e... un sorriso...
    sarebbe così semplice la vita.
    Composta sabato 3 aprile 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea Costantino
      in Poesie (Poesie personali)

      La nebbia sparirà per te

      La nebbia, l'assenza di emozioni.
      Il mio cuore brilla di suo eppure con la nebbia non sà ha chi mostrare il suo splendore.
      Che bella sensazione il vuoto.
      Nascosto, sepolto, nella mia anima.
      Se penso che mi tieni la nebbia si dirada.
      Eccomi, sono al buio. E adesso?
      Una mano mi afferra per un braccio.
      Un calore per tutto il corpo... No... No.
      La nebbia non può tornare!
      Ora che ci sei tu luce mia questa fitta sparirà
      Oscurità, oblio.
      Nel mio domani solo tu.
      Su una montagna salirò per poterti vedere.
      Ti vedo! Sei vicina ma lontana allo stesso tempo.
      Prendi un fiammifero, fammi luce, indicami la strada.
      Su questo scoglio io ti guarderò...
      Su questo scoglio io mi innamorerò di te...
      Su questo scoglio la nebbia sparirà.
      Composta venerdì 11 giugno 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Andrea Costantino
        in Poesie (Poesie personali)

        Amami

        Io eterno naufrago prendo te.
        Come una sirena dalla beltà unica,
        Nuda su uno scoglio, avendo per vestito solamente la musica
        Musica che riesci ad infondermi solamente guardandomi
        Prendo te, mia dolce stella.
        Un soffio, un bacio un calore immenso.
        Io eterno naufrago prendo te.
        Le tue mani, così calde mi sfiorano il viso
        Come un oceano in bufera il mio cuore tentenna per te.
        Oh mio caro Eolo soffi per il nostro amore?
        Attimi, luce, sapori ed emozioni nuove.
        Amami!
        Io sono qui.
        Composta giovedì 10 giugno 2010
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Danilo
          in Poesie (Poesie personali)

          Eclissi...

          Me lo sento quell'attimo arriverà
          Ci ritroveremo uno di fronte all'altro,
          i nostri sguardi pieni di rimpianti
          come Vulcani mai esplosi si scontreranno,
          e dal mio Incubo si proietterà
          l'Immagine Rinnegata,
          come un sogno predetto si avvererà
          e tu butterai lo Sguardo per l'ultima volta
          nei mie occhi
          vedendo il Vuoto che hai lasciato dentro di me,
          ma nessuno di noi si dovrà Fermare
          per non far cadere
          il mondo dei nostri sentimenti
          nel Buio Eterno...
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Danilo
            in Poesie (Poesie personali)

            Cicatrice...

            Riposa l'Anima dell'Artista,
            lungo e faticoso è stato il viaggio in questi giorni,
            dove le parole di un Poeta Tormentato,
            avevano tracciato un percorso che si snodava
            nella ferita del tempo...
            quanto tempo era passato dall'ultima volta
            che avevi provato ad attraversare quel Vuoto
            che si era infiltrato dentro di Te,
            ma questa volta non eri sola
            e ti starò vicino,
            fino a quando,
            anche l'ultimo secondo di quell'incubo,
            non si sarà trasformato
            nella cicatrice di una storia passata...
            Composta giovedì 10 giugno 2010
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: orange
              in Poesie (Poesie personali)
              Ha il passo leggero, il corpo sottile
              da tempo cammina senza fare rumore.
              Raccoglie e intreccia fili di seta
              ci appende i suoi sogni e con soffio leggero
              li fa oscillare... li guarda attraverso la luce
              di un raggio di sole...
              chiude gli occhi e ascolta il rumore
              del loro vibrare
              Tutti i suoi sogni in un palmo di mano
              raccolti in un libro... dove ha scritto
              il suo nome con lettere d'oro...
              Composta giovedì 10 giugno 2010
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Luca Ferrè
                in Poesie (Poesie personali)

                Via da te

                ... Voglia di viaggiare
                ... voglia di mare.
                ... Voglia Di Navigare
                ... voglia di andare via

                ... vento carezza salata sulla pelle liscia
                ... cielo sguardo immenso blu cobalto
                ... sole giallo abbraccio caldo e travolgente
                ... mare azzurro bagnato d'eterne passioni

                ... voglia di perdermi
                ... voglia di ritrovarmi
                ... voglia di scivolare via
                ... via da te.
                Composta giovedì 10 giugno 2010
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Marzia Ornofoli
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Incontro di culture

                  Pomeriggio un po' afoso di giugno,
                  sala calda, ma le amiche,
                  non sentono caldo,
                  indaffarate sono
                  bisogna preparare tutto per bene,
                  presto le ospiti arriveranno
                  e bisogna accoglierle al meglio,
                  bisogna che si sentono a loro agio,
                  lontano da casa sono.
                  Ed ecco che arrivino,
                  delle polacche,
                  un orientale,
                  e una ragazza marocchina,
                  con loro hanno portato due
                  maestre che insegnano
                  loro l'italiano.
                  Le prime si sentono sicure,
                  le altre hanno sguardi timidi,
                  hanno portato i cibi delle loro terra.
                  Ci presentiamo,
                  io sono Marzia,
                  io sono Maria,
                  io sono Diva,
                  e così via,
                  ognuno di noi
                  ha la sua storia,
                  ma alla fine siamo felici
                  di condividerle con le altre,
                  anche le nostre ospiti si presento,
                  storie diverse fra loro,
                  ma unite dalla lontananza
                  dalla propria terra.
                  In pochi istanti sono
                  rilassate e ridono scherzano
                  e si mescolano a noi,
                  e sembra che sono
                  sempre state in mezzo a noi,
                  culture diverse è vero,
                  ma quando sono le donne
                  a unirle diventa più facile.
                  Perche?; perché da dovunque
                  una donna viene,
                  è figlia, sorella, moglie, madre, nonna.
                  Composta giovedì 10 giugno 2010
                  Vota la poesia: Commenta