Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

Il Bibi di Majawa (un saggio amico anziano di un gruppo etnico di Mozambico)

Era un grido nato nel tempo
un vagito di un giorno nuovo
un velo bianco di luna piena
un rifugio nella tormenta.

Seduto sotto l'albero antico
ascoltava il soffiare del vento
il silenzio maturo della notte
le voci ancestrali della terra.

Era vecchio dai capelli bianchi
una pipa accesa nella bocca
gli occhi aperti al tramonto
con l'orizzonte nell'altra mano.

Le voci venivano dalla caverna
d'una epoca chiusa nelle pietre
il buio era luce nei suoi occhi
quando decifrava il mistero.

Era una voce aperta alla storia
era una favola aperta alla vita
era la coscienza di un popolo
attento a non uccidere la vita.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    L'ora del crepuscolo

    Il lampione si accende lentamente
    in quest'ora opaca del crepuscolo.
    Un rumoroso bisbiglio d'uccelli
    riempe un vecchio albero di vita.

    L'interminabile canzone della notte
    inizia a suonare appesa a una stella.
    La luna si affaccia alla mia finestra
    frugando l'ombra che porto dentro.

    Si accendono anche pensieri ardenti
    galoppando tra boschi di desideri.
    Sotto le foglie maturano i ricordi
    avanzando con la luna rotonda.

    Pietre del passato lavate dalla pioggia
    costruiscono un cammino senza ritorno.
    Il lampione si accende lentamente
    illuminando fiori nascosti nella mente.
    Composta martedì 30 giugno 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Le campane

      Suonano le campane
      annunciando la speranza,
      rintoccano nei cieli vuotati dalla vita.

      Cacciate le rondini, distrutte le api,
      dimenticati gli angeli, abbattuti gli aquiloni,
      solo aerei anonimi tracciano
      l'aria di scie misteriose.

      Suonano le innocenti campane inascoltate
      sulle città inasprite dalla violenza,
      sulle campagne inquinate da veleni
      nelle vallate disboscate, bruciate.

      Rintoccano sui fiumi, sui mari ridotti
      a cloache infette di veleni e morte.

      Suonano le campane
      annunciando la speranza,
      l'arrivo d'una nuova percezione di vita,
      d'un nuovo rinascimento,
      d'una nuova disarmante innocenza,
      d'un nuovo ritorno alle nostre antiche
      radici: radici di eterna vita, d'immortalità.
      Composta nel giugno 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: etabeta
        in Poesie (Poesie personali)
        Com'è grande la rabbia del vedere offuscate dalle nuvole
        il mio splendido cielo azzurro.
        Quell'ombra diafana
        che copre anche per breve l'arancio del sole
        come tulipani piegati su se stessi che nascondono il colore.
        Quel brivido appena accennato
        del calore non giunto
        in un attimo di distrazione e perso nel vuoto.
        Si possono confondere nella scia spumosa
        di una barca nel mare le mie lacrime...
        ... sempre ingoiate...
        a volte celate da un sorriso forzato...
        La realtà...
        amaro svegliarsi da un sogno impossibile!
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: etabeta
          in Poesie (Poesie personali)
          Ho ascoltato per un attimo
          il tintinnio della pioggia
          sul margine irregolare
          del mio pensare...
          ha scavato profondi solchi
          in cui scorrono rigoli che portano via
          grani di sabbia
          caduti da una clessidra
          rotta per incanto
          a fermare il tempo:
          illusione assurda,
          il tempo non si può fermare!
          Composta lunedì 20 aprile 2009
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)
            Da una finestra.

            Sempre mi affaccio come da una finestra per osservare e meditare ciò che c'è intorno a me.

            Elevo al cielo domande come aquiloni
            quel cielo, ormai pieno, ne avrà di milioni.
            Cerco nell'erba ciò che ho perso
            ma poi mi giro e cambio verso.
            La mia luna a volte è dritta o storta
            e la mia pazienza diventa più corta.
            Da una finestra mi vedo meglio
            ma da più finestre io veglio.
            Sento il ronzio di chi è contro me
            ma io gli dico: "Fai tutto te!"
            Poi da dietro una mano sulla spalla
            di chi mi dice che il mondo è una palla
            che gira uguale e ti vuole fare male;
            questa è una voce amica che parla
            vorrei continuamente sentirla.
            Da una finestra vedo gente che porta lo specchio,
            gente che ha paura di diventare vecchio,
            c'è gente che si ricorda tutto
            per rinfacciarti ciò che hai detto e fatto,
            c'è gente che fa gare
            perché vuole essere il migliore
            e tutta questa competizione
            nasce da una vecchia delusione.
            Conosco amici che mi han tradito
            che ho allontanato,
            che mi han invidiato
            e che ho perdonato.
            Ed ora vivo su pensieri,
            vivo con i miei misteri.
            I miei pensieri si fissano
            le mie idee non cambiano
            ed io son qui da una finestra a guardare
            senza agire e senza parlare.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Camminando

              Camminando, rubo uno sguardo al cielo
              che mi regala un sorriso e una speranza in più.
              Camminando, registro le voci e il viso della gente.
              Mi soffermo, quante volte, a guardare una parte piccola di città
              ed ad accorgermi che muta in continuazione,
              e noi non ne siamo consapevoli nel modo giusto.
              Il freddo di città rimane sempre.
              Il verde dei prati, con fiori nati e spezzati, ora si è spento.
              Camminando, il vento mi accarezza i capelli
              ed io mi accorgo che è un vento nuovo; mi sta indicando l'orizzonte.
              Ora, camminando qualcosa si è acceso dentro me.
              Ora continuerò a camminare...
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                Paesaggio di vita

                Ricordo che la tristezza ti annebbia la vita.
                La rabbia ti fa il viso più nero.
                L'invidia ti sporca la faccia, ti calpesterà.
                Allontano i pensieri e su monti e colline sogno il mio paesaggio di vita,
                vedo nuvole bianche disegnate su tela blu.
                Allaccio forte ad un braccio la mia vita per farsì che non mi scivoli più.
                Chiedo al sole l'arcobaleno, di nuovo il sereno, che accenderà
                le mie giornate un po' di più.
                E chiedo un paio d'ali per volare ancora...
                ... dove c'è solo natura e poesia.
                Ora vedo che anche nella pioggia non c'è più malinconia
                e quel sapore amaro dalla bocca se ne andrà via.
                E il dolore guarirà e piano piano tutto si sistemerà...
                Vota la poesia: Commenta