Poesie personali


Scritta da: Diego P.
in Poesie (Poesie personali)

Temporale notturno

Bagliori effimeri nella notte
Illuminano un corpo nudo
Immobile sotto la pioggia estiva.
Raffiche di vento tagliano la pelle
Si insinuano nelle membra atrofizzate.
Sfidando la furia della Natura
Strillano i muscoli, duri come roccia
Ribolle il sangue sotto incessanti gocce gelide
Urla al cielo il predatore primordiale
Troppo a lungo imprigionato in questo corpo.
Composta giovedì 25 giugno 2009
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    Scritta da: Andrea Costantino
    in Poesie (Poesie personali)
    Dopo il loro arrivo qualcosa era cambiato in lui. Tutto ciò che prima appariva familiare ora si manifestava come un nuovo sconosciuto. Come se un estraneo si fosse impossessato del suo corpo e lui vedesse solamente la sequenza irrefrenabile dei fatti. Pur non capendo il perché di tutto ciò in cuor suo sapeva che era un addio come diceva dopotutto un certo Giulio. Alea iacta est.
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      Scritta da: Paul Mehis
      in Poesie (Poesie personali)

      La rosa su Christine

      Quella sanguigna rosa sul cruscotto da giorni...
      Abbracciata da un velo trasparente...
      l'ammirai, irradiata dal sole, intristendomi giacché ormai avvizzita...
      Nel sudario vetrato innumerevoli gocce scintillanti...
      Condensa?
      O Lacrime per la nostalgia di non esser mai stata donata?
      Composta mercoledì 11 marzo 2009
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        Scritta da: Alberto Vitolo
        in Poesie (Poesie personali)

        Ho impiegato più tempo

        Ho impiegato più tempo del solito a trovare le chiavi di casa, ad aprire la porta e ad entrare.
        Chissà... forse perché il mio solito mal di testa non mi dà tregua... eppure mi sarebbe dovuto passare.
        Mi fermo per un attimo a pensare, appoggio la schiena all'uscio e chiudo gli occhi.
        Solo per un attimo... poi, con un sospiro di liberazione, spingo la porta alle mie spalle fino a sentirne lo scatto di chiusura.
        Mi dirigo verso la mia stanza.
        Qui è tutto come prima, come quando sono uscito.
        Gli oggetti sparsi per terra... lì... dove li avevo lasciati cadere.
        La finestra spalancata e il solito venticello che muove le tende,
        la scrivania sempre coperta di carte e disegni e il letto ancora da fare.
        Per un attimo penso al presente, al passato, al futuro.
        Un altro sospiro e mi seggo alla scrivania.
        Raccolgo un foglio di carta e una penna e scrivo queste poche righe.
        Com'è tutto diverso ora!
        Come sono diversi i miei pensieri!
        Forse sono diventati inutili!
        Eppure... eppure sono passati solo pochi minuti!
        Continuo a scrivere anche se un brusio giù in strada mi distrae.
        Mi fermo perché il vocio si fa sempre più insistente.
        Il rumore mi infastidisce.
        Mi alzo e mi dirigo alla finestra.
        Mi affaccio e guardo verso il basso,
        anche se già so di che cosa si tratta.
        Vedo la solita folla di curiosi,
        la polizia,
        l'ambulanza che si avvicina,
        qualcuno che copre il mio corpo con un telo bianco.
        Composta domenica 12 settembre 1971
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          Scritta da: Paul Mehis
          in Poesie (Poesie personali)

          Carne rancida

          Come posso fare ancora l'amore,
          quando
          se penso all'amore

          Rivedo i suoi occhi,
          ormai lontani,
          celarsi dietro alle palpebre come per eterna ingenuità.

          Risento i suoi gemiti sbocciare dalle labbra,
          ormai lontane,
          come scorrere di un fiume senza fine.

          Riprovo il brivido dei suoi abbracci,
          ormai lontani,
          come morsi che straziano la carne di piacere

          Rivivo l'attimo,
          ormai lontano,
          di un tuono che illumina l'oscurità.

          Come posso far ancora l'amore,
          quando
          il mio corpo è indissolubilmente legato alla mia anima,
          ormai lontana...

          Come amare ancora se l'odio non ha percorso il mio cammino?
          Composta venerdì 26 giugno 2009
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            Scritta da: Denni F.
            in Poesie (Poesie personali)

            La stella dei poeti

            Sulla stella della solitudine ogni tanto atterra
            il spirito libero di ogni poeta.
            Anch'io mi ritrovo qui abbandonata dalla mia forza,
            con le spalle al muro, rannicchiata, piccola e sola.
            Succede, che non credo più, mi prende la paura,
            sparisce senza lasciar traccia la mia infantile allegria.
            Sogni colorati, sorrisi vivi, obiettivi
            appaiono da qui irraggiungibili illusioni
            e tutte le delusioni dolorose, ma superate
            pesano ancora tonnellate sulle mie spalle.
            L'inesauribile bisogno d'amore,
            il bisogno continuo delle conferme e del calore
            adesso sono un tormento, quasi un dolore.
            I dubbi stringono da ogni lato il cuore.
            Ogni tanto temo anche la spensierata felicità,
            che mi regala la mia esagerata sensibilità,
            che è rimasta intatta tutto il tempo nell'anima,
            ma è spesso in conflitto con il mondo, e non da tregua.
            Siamo strani con i nostri spiriti liberi, noi poeti,
            ci nutriamo da alti e bassi, da ogni tipo d'emozioni,
            tanto incompresi, malintesi, quanto indifesi.
            Ci tratteniamo un attimo sulla stella della solitudine
            per poi sbocciare le ali e ripartire,
            viviamo per amare,
            viviamo per farci male,
            e dopo la caduta da un volo alto e veloce
            ritroviamo la vita tra le righe e tra le parole.
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              Scritta da: Diego P.
              in Poesie (Poesie personali)

              Regina

              Nell'oceano dei suoi occhi
              Estasiato mi sono lasciato annegare.
              Impetuosi orgasmi scatena la sua nuda pelle
              Petalo d'orchidea nella notte africana.
              Vizioso il suo corpo si ciba del mio
              Come fiera leonessa con la sua preda.
              Questa è la donna che amo, l'unica
              Regina del mio cuore, fino all'ultimo Tramonto.
              Composta martedì 23 giugno 2009
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                Ora finalmente so

                C'è stato un tempo,
                in cui ho cercato
                con infinita pazienza
                di abbattere tutti i tuoi muri.

                Senza far rumore,
                sono arrivata al tuo Cuore.

                In punta di piedi,
                ho danzato fra i sogni tuoi.

                Con mano leggera
                ho raccolto i pensieri,
                e nella magia dei baci
                la voglia furiosa di poter
                realizzare tutti i tuoi desideri...

                Mi sono sciolta in Te,
                per diventare un'unica onda
                nel grande mare delle nostre Emozioni.

                Non ho mai bramato un "noi due",
                ma un "noi"
                unico e indivisibile.

                Ho voluto, fortissimamente,
                senza far rumore,
                con la delicatezza dell'Amore...

                Ora, finalmente so
                che mi hai sentita,
                mentre cercavo di entrare in Te

                Ora, finalmente so
                che non mi lascerai mai
                scivolare via...
                Composta giovedì 25 giugno 2009
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                  Scritta da: Barbara Brussa
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Fragile Fiore

                  Stai piangendo, stai impazzendo...
                  la tua forte corazza si sta incrinando

                  Fragile Fiore dal cuore di burro
                  ti stai sciogliendo pigramente
                  nella pozza dei tormenti
                  di un amore distrutto

                  è tardi ormai
                  Il tempo è scaduto
                  e tutto è andato perduto
                  Siete tristemente sfuggiti
                  al tempo di "voi"
                  Nulla ritorna, tutto scorre...
                  anche se non vuoi

                  Solo per poco siete stati Farfalle
                  Quel "voi" ve lo siete lasciati alle spalle
                  riuscendo soltanto a percepirne il profumo
                  e a sfiorarne l'incanto che, son certa,
                  diventerà un amaro rimpianto

                  Sei pazza di Lui
                  ma non pazza abbastanza
                  per scordarti tutto ciò che è
                  e tutto ciò che non sarà mai...

                  Fragile Fiore
                  asciuga quegli occhi!
                  Corri incontro al futuro
                  Non rimanere imbrigliata
                  nel tuo passato oscuro...
                  Composta giovedì 25 giugno 2009
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