Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Sono nato scintilla,
Poi diventato fuoco.
Crescendo nel tempo
Ora non mi puoi più fermare:
Perché la mia fiamma brillerà nel buio.
Sarò il faro del marinaio,
La luna nella notte
e il tuono della tempesta.
Non c'è più niente che puoi fare...
La mia fiamma ormai avanza.
Composta venerdì 23 febbraio 2018
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    Scritta da: Alexandra Romano
    in Poesie (Poesie personali)

    Napoli in una lacrima

    Guardaci,
    ci siamo ridotti ad emigrare in altri posti per ridere,
    per Vivere.
    Napoli è uno straccio,
    ma tanto a chi importa?
    Abbiamo gli aerei che ci portano a New York,
    e i treni che ci portano in riva al mare.
    I traghetti che ci portano in Sicilia,
    in Sardegna,
    il più lontano possibile.
    Napoli soffre,
    continua a soffrire,
    e nessuno se ne cura,
    nessuno fa qualcosa.
    Ognuno di noi continua a calpestarla,
    e a racimolare soldi per andarsene.
    E lei rimane sempre qui,
    desolata,
    ora più sola di prima,
    con qualche scarso volontario che fa un minimo per curarla.
    Non mettiamo uno spicciolo per bonificare la nostra città,
    ma spediamo di tutto per inquinarla.
    Preferiamo viaggiare,
    allontanarci,
    e così, ogni volta che ritorniamo
    troviamo la nostra patria sempre un po' più inerte di prima.
    Poi ci lamentiamo,
    le gridiamo contro
    come se la colpa fosse sua,
    ma in realtà è il cittadino a rendere oro la sua città,
    oppure lerciume.

    Napoli,
    ti ricopriamo di cartacce,
    di pregiudizi,
    di gas e carburanti,
    ti seviziamo senza rendercene conto...
    perdonaci.
    Composta venerdì 30 giugno 2017
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Primo binario

      La notte
      Sempre
      mi dissangua.
      Restano tracce di noi?
      Ricordiamo davvero la speranza
      nascosta nei sorrisi?
      Polvere sulle dita quando ricalco
      quei giorni, imprigionati in un futuro
      che dovevamo esaudire.
      Ma quest'alba, inattesa
      ci restituisce la preghiera
      di un'irrisa felicità, l'amaro
      della rinuncia.
      Quanti treni passati
      inconsapevoli,
      balenati nel buio della stanza.
      L'ultimo, al primo binario
      non ci ha neppure provato.
      Abbiamo perso tempo
      o il tempo si è scansato
      per farci cadere.
      Composta giovedì 22 febbraio 2018
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        Scritta da: Andrea Calcagnile
        in Poesie (Poesie personali)

        Gli occhi di una madre

        Dinanzi agli occhi esterrefatti
        di mia madre sono suo figlio
        e un umile poeta.
        Tempo fa, dinanzi agli occhi,
        a volte distrutti di mia madre,
        ero un bambino
        irriverente e scamiciato.
        Oh mamma!
        Se io avessi capito prima...
        Una delle cose che più ci emozionò,
        fu quando adagio mi calmai.
        La nostra emozione più suggestiva
        giunse quando lei lesse
        la mia prima poesia.
        Lei non se l'aspettò
        e con mirabili lacrime mi ringraziò.
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          Scritta da: Mariacarmela Scotti
          in Poesie (Poesie personali)

          “L’ideale”

          L'ideale sarebbe darti la mia vita e non rubare la tua libertà.
          L'ideale sarebbe che il nostro amore sia forza e non fragilità.
          L'ideale sarebbe abbracciarci con affetto e non con ipocrisia.
          L'ideale sarebbe un'insonnia d'amore e non di malinconie.
          L'ideale sarebbe ucciderci di tenerezza e non di indifferenza.
          L'ideale sarebbe un amore pieno di sincerità e non colmo di menzogne.
          L'ideale sarebbe vestirci della nostra compagnia e non di solitudine.
          L'ideale sarebbe baciarti ogni giorno e non solo attraverso una poesia.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Quanto è grave la povertà

            Quanto è grave la povertà
            quando hanno finito anche i sogni
            e ci resta solo piangere nella miseria,
            sentire un terribile vuoto nello stomaco,
            stringendo sopra le mani tremule
            per far tacere i gorgogli animaleschi,
            e il desiderio è immenso di far sentire
            i palpiti di cuore,
            che ancor si crede nell'amore,
            e di poter sognarlo,
            un giorno incontrarlo.

            È ci è proibito di piangere se non nel dolore,
            che la poesia è morta nel cuore,
            ed anche se un giorno le tasche si riempiono di soldi,
            resta la solitudine e il vuoto nel cuore,
            e il disgusto
            dell'umanità allo stato malvagio,
            e solo gli animali lo hanno saputo dimostrare
            di sapere d'amare,
            senza pretese, senza calpestare sentimenti,
            solo di poter restare vicino
            e di cuore sincero
            amare.
            Composta martedì 20 febbraio 2018
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