Poesie personali


Scritta da: Cristallina
in Poesie (Poesie personali)

È primavera

Festa allo stagno:
Le rane fanno il bagno
La cicala, sempre in gala
tra il verde non si vede.
Volteggiano nell'aria
farfalle colorate,
coccinelle profumate,
mosche dorate.
Tutt'intorno, il prato
di margherite s'è macchiato;
violette e rannuncoli
lo han colorato.
Il grillo, una canzone
ha intonato...
L'inverno se n'è andato!

Anche il mio cuore
s'è rallegrato.
Composta giovedì 8 marzo 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Un semaforo acceso nella nebbia
    marca il lento ritmo della tristezza
    racchiusa in una maschera umana
    con occhi di donna senza affetto.

    Il freddo stilla da un lampione acceso
    sul viso attento di un bimbo innocente.

    Solo un grido fa eco nel silenzio
    in questa sera diafana e triste.

    Il semaforo è rimasto senza colori
    in questa nebbia umana e fredda
    dove il cuore viaggia su un tram
    di una città ricolma di desideri.
    Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Bianchi sono i fiori della sposa
      bianco è il colore dell'innocenza
      bianca è la neve che cade a terra
      bianche le nuvole che ci coprono
      bianca la bara di bambini morti
      bianco è il volto della morte.

      Ci sono esseri demoni.
      ci sono esseri celesti
      ci sono uomini misti
      ci sono uomini neri
      c'e la razza bianca
      e quella gialla

      Siamo sempre gli stessi uomini:
      con lo stesso cuore che batte
      gli stessi occhi che vedono
      le stesse mani che lavorano
      gli stessi piedi che camminano
      la stessa bocca che parla.

      Eppure quante guerre per distruggerci da fratelli
      quante armi che costruiamo per eliminarci da nemici
      quanto cibo gettiamo senza sfamare i nostri vicini
      quanta falsa politica per raggiungere i propri scopi
      quanta ipocrisia e sotterfugi per eliminare i neonati

      Siamo uomini meschini quando uccidiamo chi ci dà la vita
      madre o moglie che sia.

      Dai fiori della sposa dovrebbe sbocciare l'amore
      dall'amore dovrebbero sbocciare i figli
      dai figli dovrebbe germinare la speranza
      dalle razze umane dovrebbe nascere la concordia.

      Tutti gli uomini dovremmo essere fratelli
      con donne e bimbi allegri
      con un fiore bianco
      all'occhiello.
      Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        I miei tanti sogni trafitti da raggi di luce fioca
        lanciano i loro lunghi tentacoli sul mio corpo.
        Le ombre notturne diroccano il mio castello,
        costruito sulle spiagge della vita sotto la luna,
        che attira in alto gli aliti vitali della nostra morte.

        Nel silenzio di voci senza volto sbocciano fiori
        che profumano le pareti di vetri alti e colorati.
        Sento canti che riecheggiano in ampie caverne
        dove i sogni si rifugiano sotto ali di esseri celesti.

        Non ho capito se sto sognando o sono sveglio
        in questa notte dove il freddo batte alle finestre.
        La luna sta giocando con tante nuvole terrestri
        mentre io mi diverto correndo dietro fantasmi.

        Le notti sono spesso il rifugio di versi non scritti,
        di parole nate dal cuore ma con gli occhi spenti.
        Sono la culla in bianco e nero di amori appassiti,
        di sogni vestiti da vecchio pagliaccio che ci sferza,
        uomini che non vogliamo essere sempre gli stessi.
        Composta giovedì 8 febbraio 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          Scalare la montagna della vita

          Avere un sogno che ci guidi in pieno giorno
          è il più bel regalo che portiamo nella bisaccia
          appesa alle nostre spalle che Dio ha regalato
          a tutti noi uomini e donne che c'incamminiamo
          sotto il sole del giorno e al chiarore della notte.

          È un cammino fatto di salite e lunghe discese,
          di curve strette e ripide, lungo colline e monti,
          dove il sudore della fronte è segno inequivoco
          che ci troviamo sulla retta via per un'alta cima.

          Scalare la montagna della vita è l'umano viaggio
          che tutti realizziamo nel breve o lungo cammino
          pieno di rose e di spine, di pioggia e forte vento,
          di dolori e amori, sorrisi, lacrime e lunghi silenzi.

          È il sogno che ci trasformerà in leggera farfalla,
          quando abbandoneremo il bozzolo della crisalide.
          Voleremo in alto in cerca di fiori, profumi e sapori
          che sanno di essenze divine e di musiche celesti.
          È l'umano cammino che ci porterà sulle alte cime.
          Composta martedì 6 febbraio 2018
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            in Poesie (Poesie personali)
            Avverto profumo d'amore,
            avvolge con armonia i miei pensieri.
            Da quando sto con me,
            non ho più paura,
            mi trovo in un libro dato alle fiamme,
            in un fiore appena colto,
            in una dorata percezione del mondo.
            La verità non sta da nessuna parte,
            se non dentro un cuore ferito, disilluso,
            fin nel profondo.
            Laggiù sto io,
            me stessa di fronte allo specchio dell'alleanza.
            Composta mercoledì 7 marzo 2018
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie personali)

              Italia in analisi

              Serietà! Nel suo nome un passo
              indietro ognuno* (partiti) deve far
              pur senza detener il gene della
              cordialità. Sol per il bene della
              comunità che sotto la bandiera
              dell'Italia sta, anche se fatta di
              tante diversità* (politicamente). E
              questo, governo di funzione, si
              chiamerà. In pista sol per fare, in tre
              mesi, una legge elettorale che sia, a
              governare, efficace, senza inganni e
              nella pace. Un bel giornale* (stampa)
              deve aprir la mente a questa visuale
              e avanti a lor* (politici) la deve
              presentare. Un passo essenziale tra
              tante teste che sembrano impallate*
              (confuse) o di potere assatanate. Chi
              all"inciucio si sottopone l'onestà a
              suo favore non depone. E a
              sbagliare strategia * (appoggio)
              si sparisce per la via, come per
              magia* (NCD-AP). Ed è quello che
              succede a chi indispensabile agli
              altri si crede e in se stesso non ha
              fede. Che si arrangi dopotutto chi
              nella tornata elettorale ha merito
              di costrutto. Insomma, chi ha vinto
              le elezioni* (centro destra e cinque
              stelle) si accordi, il che non è
              inciucio si ricordi, anche in
              Germania su ciò sono concordi.
              L'alternativa sia votare, come s'è
              detto nell'iniziare.
              Composta mercoledì 7 marzo 2018
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