Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Da mattina a sera c'illumina la luce
che s'accende nel cielo senza fine.
I nostri occhi di vari colori
racchiudono la bellezza
del creato
rifiorendo sul volto
di chi ci avvicina
con un sorriso grato.

Guardarsi negli occhi è dar ali alla vita
volare con gli uccelli nel cielo
scrutare i cuori tristi
trasformandoli in gemme d'amore.
Ogni giorno è un fiore che sboccia
nel giardino nascosto
del cuore.

Da mattina a sera accettiamo la luce
come un ramo di fiori profumati
una stretta di mano di un amico
un sorriso di bimbo malato
un bacio grande di mamma
una lacrima di allegria
un grazie
per la nostra vita.
Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Ogni creatura vivente su questo pianeta
    è stata baciata da un raggio di luce
    racchiuso in un bacio d'amore
    avvolto in un amplesso
    ricco di tenerezza
    amore e dolore.

    Siamo esseri terrestri con spirito divino
    nati nudi sotto un cielo azzurro
    per vestirci con i colori dei fiori
    con le fiamme roventi delle aurore
    con le sfumature dei corti tramonti
    sognando di accendere
    il buio.

    Siamo esseri umani nati nel proprio tempo:
    la nostra vita è un regalo inatteso
    che abbiamo salutato con lacrime di gioia
    come un grido che rompe il silenzio
    in una giungla piena
    di suoni e colori.

    Siamo uomini e donne nati nel più bel giardino
    che solo una divina fantasia immagina
    realizza e lascia che i suoi figli vivano
    con assoluta libertà
    per risalire la loro montagna
    o cadere in una bolgia
    senza pietà.
    Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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      in Poesie (Poesie personali)
      Il mio mar azzurro,
      dove ondeggiano le nuvole,
      laddove scivola via la mia vita
      lasciando una scia di stelle,
      minuscoli lumi,
      è la mia anima a pezzetti,
      che volta a volta si spengono
      nel corso del tempo,
      e l'ultimo pezzetto è stella cadente,
      che s'infonde con la terra
      e il mio mar cielo si abbuia nel eternità.
      In tanto, in tanto,
      un piccolo lume si accende
      sul mio sepolcro,
      che risplende negli occhi
      di miei nipoti,
      che perdono una lacrimuccia
      che sul cielo diventa
      una nuova stella.
      Composta lunedì 12 marzo 2018
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        Scritta da: Rosita Matera
        in Poesie (Poesie personali)

        Io sogno

        Il mio sogno è di rinascere ogni volta che cado, io sogno di rinascere ad ogni sole che sorge.

        Il mio sogno è che dopo la tempesta
        respirerò la limpidezza della quiete.

        Io sogno che l'albero spoglio rinasca ogni primavera.
        Poi apro gli occhi e vedo che il pesco è già in fiore; esso mi sta spiegando la vita.
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          Scritta da: Rosita Matera
          in Poesie (Poesie personali)

          Lassù c'è un cuore indecifrabile

          Come voler contare le stelle del firmamento per racchiuderle in un barattolo,
          come voler trattenere tutti i granelli di sabbia nella mano stretta a pugno,
          come il viaggiatore errante che percorre tutte le strade, palmo a palmo, senza mai sentirsi a casa,
          come un giocatore che ha dimenticato lui per primo le regole del gioco,
          e le cerca invano, in qualche sperduto angolo di mondo...
          come quell'angelo che ha dimenticato il profumo del Paradiso,
          e per questo non sa più come spiccare il volo,
          come l'indovino che crede di vedere tutto
          senza conoscere niente della propria anima,
          come qualsiasi uomo che voglia possedere ogni cosa sotto questo cielo
          senza aver mai conosciuto la bellezza di un cuore innamorato,
          così è chi vuole governare la Vita e le sue regole, quadrando il cerchio che sul foglio non riesce.

          La vita è lieve abbandono,
          un volo verso la corrente cieca
          di un vento sconosciuto
          che non ha volto, non ha occhi,
          ma lassù ha un cuore indecifrabile.
          Composta venerdì 23 marzo 2018
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            Scritta da: Silvia
            in Poesie (Poesie personali)

            Legata, a un desiderio

            Io legata in un tuo desiderio,
            legata a un tuo pensiero un po' perverso,
            in un sogno desiderato,
            in un sospiro infinito,
            in una goccia di sudore sulla tua pelle,
            di un sorriso nato da un
            mio sorriso di piacere.
            Io legata su una sedia,
            nell'attesa di un tuo gesto,
            di una carezza o di un abbraccio,
            di un pizzicotto o di uno scappellotto.
            Tu, dentro al mio corpo,
            dentro alle mie voglie,
            dentro ai miei desideri più nascosti.
            Composta lunedì 23 novembre 2015
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              Scritta da: Silvia
              in Poesie (Poesie personali)

              Lei, anima nella mia anima

              Era lei, lei che nei miei pensieri camminava a piedi nudi.
              Avvolgeva col suo profumo la mia anima, sfiorava la mia pelle con le sue labbra dal sapor del miele,e piano piano le sue mani sul mio corpo, sembravano velluto.
              Era lei, carne e desidero, sulla mia pelle, voglie nascoste e poi esaudite. Abbracci e intrecci in quelle lenzuola che sapevano di casa. Era lei, il mio sogno diventato realtà. Ora sei tu, anima nella mia anima.
              Composta mercoledì 6 settembre 2017
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                Scritta da: Davide Cannata
                in Poesie (Poesie personali)

                L'esecuzione del boia

                La piazza si riempie
                la folla che sente
                l'odore del sangue
                e fuori si ammassa
                fa finta di niente
                ma dentro lei langue
                come l'avvoltoio
                che alla carcassa
                vile s'appressa
                e quando la vede
                la morte che è impressa
                nelle sue prede
                getta la posa
                e senza ritegno
                scarna le ossa.

                Il boia la vede
                e alza la scure
                sopra la nuca
                che strilla amara
                dalla ceppaia.
                Ma quando il silenzio
                sta per calare
                sulla platea
                il boia si ferma
                e resta a guardare
                La folla in apnea
                nella sua lama
                si vede riflesso
                e come d'incanto
                lesto si accorge
                di come lui stesso
                stia per morire.
                Composta sabato 24 marzo 2018
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