Scritta da: Giovanni Battista Quinto
in Poesie (Poesie personali)
Amatrice Città d'Italia
Non più macerie, ma rinascita,
non più dolore, ma sorrisi,
non più indugi, ma certezze,
non più lacrime, ma carezze,
non desolazione, ma vitalità
or chiede per te l'affranto cuor mio
nel viverti un'ora
mia cara Amatrice!
Spero per te un domani migliore,
un mare di gioia
la luce, la gloria.
Dopo il tormento
lo sguardo rapito
da un luogo speciale
lascia l'angoscia
per cibarsi di pace.
Arrivederci, Amatrice...
Composta lunedì 12 marzo 2018