Scritta da: Jean-Paul Malfatti
in Poesie (Poesie personali)
E vien la Pasca
E vien la pasca
e tutt'è a posto
e ch'io rinasca
rubizzo e tosto.
Composta sabato 31 marzo 2018
E vien la pasca
e tutt'è a posto
e ch'io rinasca
rubizzo e tosto.
Avanza la sera
sulle panchine d'attesa
per un vecchio
che arranca
in mano la spesa
scivola il vento
all'imbrunire
su coltri di nebbia
o smog da ripulire
nel traffico di punta
annuncia la sirena
tute blu in uscita
con l'ultimo buffo
dal camino in risalita
ma è sui marciapiedi
che si consuma
il buffo della vita
quando di fiato in gola
non ce la fa più
a trascinare quel vecchio
scatole per i suoi gatti
altra sirena
e stavolta a caricare
un naufrago
escono tute bianche
ecco la notte
rincasando nei dormitori
in fila di cemento
panni stesi di grigio
tante illusioni spacciate
per un domani
in siringa ad effetto
non c'è trippa per gatti
ad aspettare sul muretto.
La luce allunga il giorno di aprile
tra scrosci di acqua e raggi di sole luccicanti
nel crepuscolo cantano gli angeli nel cielo
melodie dolci che confondono il cuore
nel vento soave di primavera,
primi fiori, prime gemme, prime piccole foglie
e il battito del mio cuore che sussurra gioia
le querce ancora dormono, ma un tiepido sole
le abbraccia, le riscalda, dona loro armonia
lentamente la terra sembra scuotersi
vediamo ancora una primavera, ringraziamo il signore
che dona grazia e benedizione,
nel susseguirsi delle stagioni nella nostra vita.
Vorrei essere più perfetto e meno me,
saper guardare il cielo e non veder le nuvole
saper fare un sorriso, senza però fingere
guardare gli altri occhi senza invidiarne
la luce ed il colore
la forza ed il chiarore
il loro bel respiro
che parla del sole.
Vorrei poter impugnare la penna
e con l'inchiostro scrivere,
senza dover usare le lacrime o il sangue,
senza dover urlare ad ogni singola parola
per il dolore che il pensarle mi provoca.
E creo queste perle nere
nere della mia anima
dei miei pensieri bui
bui del passato
e del futuro
che già io ho creato
Lacero dei sogni
che infine ho frantumato.
Ed ora sono qui,
nel buio di una stanza,
illuminato dalla luce dello schermo,
a scrivere i pensieri
col tono mio di scherno
per cercare di bucare il muro
che duro è nel mio petto
e come in una bolla
di cristallo
imprigiona i sentimenti miei.
Scende una lacrima stasera a rigare il mio viso
sfiora il tuo cuore piccino che stringo forte a me.
Speranza, ti prego, non mi abbandonare
nell'eco dei suoi sogni di bambino
ti provo ad afferrare.
Vado giù in quel mare immenso solo per ritrovarti
gli abissi mi fan paura ma nella solitudine ho imparato ad amarti.
Il pensiero è una carezza che vola via lontano
non conosce confini ma solo richiami
richiami di vita vissuta
di attimi eternamente presenti.
È simile ad un gabbiano che sfiora il mare
ad un arcobaleno che fa da cornice ad un cielo grigio
ad un fiore innamorato della sua terra
che lo accoglie senza alcun indugio.
E se anche cercassi il modo per mandarlo via
lui ritornerà prepotentemente
sarà la linfa dei tuoi sogni
sarà l'ossessione di una realtà
che prima o poi si svelerà.
Incantami come solo tu sai fare
non ti chiamerò amore
non posso.
Riesci ad entrare nell'anima mia
anche dicendomi una bugia.
Ti vedo in tutto ciò che guardo
sei nei miei pensieri più nascosti
ti lascio lì quasi con timore
di svelare al mio cuore
ciò che ormai è da tempo una dolce verità.
Non oso chiamarti amore
non posso.
Sei molto di più
sei l'anima mia in questa vita
che prepotentemente ci
sta portando via.
Ho ascoltato una canzone che sembrava parlare di te
ho alzato il volume
non si sentiva un granché!
E mentre assorta io me ne stavo
mi resi conto che a te pensavo
a quell'uomo che mi è stato sempre vicino
e che, se tutto girava storto,
era sempre lì a darmi una parola di conforto.
Anche se ora io non ti vedo
so che un giorno insieme ci ritroveremo
ed io paura non avrò
perché ci sarai tu ad intonare con me
quella bella canzone che parlava di te.
Trattienilo l'amore
non lasciartelo sfuggire.
Trattalo con delicatezza
perché potresti fargli male.
Travolgilo con tenerezza e
avrai in cambio una valanga di dolcezza.
L'amore nulla vuole e tutto dona
l'amore non si offende e sempre perdona.
Tienilo con te quando lo incontrerai
perché, una volta perso,
qualunque strada prenderai
mai ti porterà a quella felicità
che solo un vero amore ti regalerà!
C'era un intero firmamento in lei...
ogni stella era un sogno rimasto in sospeso.
E la luna, dolce complice dei suoi sogni,
accarezzando quelle stelle
illuminava la sua anima
eternamente in viaggio...
anima libera di regalare la sua essenza
a chiunque avesse apprezzato la sua presenza.