Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Speranza

Sguardo perso nel vuoto
sognando all'infinito
ove esisteva e regnava la pace...
colori vivaci, profumi freschi
prati verdi e pieni di vita,
i bambini si divertivano
le loro madri gioivano...

La terra era piena di luce
tutti vivevano in armonia
il trono aveva un unico podio
la dignità e l'umiltà!

Non esistevano guerre
ma immense terre fiorite
il vento donava ossigeno
il sole avvolgeva con i suoi raggi tanto calore
tutto splendeva nel suo bagliore,

la notte era pacifica
le stelle illuminavano i cuori
le acque benedivano gli amori...
Sperando in un mondo migliore
resto qui a sognare ed immaginare...
la serenità che prima o poi arriverà.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Senso

    Che senso ha questa vita,
    inasprita da un dolore forte
    intrufolati attraverso le porte
    hanno distrutto ed infamato a morte!

    Che senso ha questa vita!?
    Gente senza umiltà,
    uccide senza pietà
    rubando dignità con tanta ostilità!

    Che senso ha questa vita!
    Amano tutti giudicare,
    diffamare, incolpare,
    strafare e sparlare...
    per giudicarsi podi sugli altari!

    Che senso ha questa vita!
    Tutti a puntare il dito
    a seguire il sentito dire...
    punire, ferire...
    e ridurre in fin di vita
    con una crudele ferocia,
    l'essere umano...

    Che senso ha la vita...
    di certo non lo so,
    ma non resterò a guardare
    mentre mi mozzan la mano,
    per esternare le mie emozioni
    in questo mondo crudele ed invidioso
    senza confronto!
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      Scritta da: Mdanimation
      in Poesie (Poesie personali)

      Non accetto

      Vado alla deriva
      Mi allontano da tutti
      Da chi odio
      Da chi mi ama
      Da chi mi dice che sono una stronza

      Lasciatemi vivere
      La mia esistenza non vale il giudizio altrui
      Se mi soffermassi
      Dovrei cambiarmi
      Non sono disposta

      Mi allontano dal branco
      Come un leone anziano
      E mi godo la mia vita
      Con i miei termini

      Io devi accettarmi per come sono
      Per come sarò
      Durante ogni mio mutamento
      E così dovranno fare gli altri
      Sennò me ne andrò alla deriva.
      Composta mercoledì 11 aprile 2018
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        Scritta da: CLAUDIO CISCO
        in Poesie (Poesie personali)

        Risuscitami

        Maestro, ho tanto bisogno di un miracolo
        trasforma la mia vita e tutto in me
        da tempo non vedo più la luce
        hanno spento già la mia gioia di vivere
        umiliato la mia speranza,
        vedo i miei sogni cancellati tristemente
        lacrime di solitudine bagnare i miei occhi.
        Maestro, non ho altro che io possa fare
        solo tu hai tutto il potere,
        sono seppellito come Lazzaro in questo sepolcro di disperazione
        c'è un macigno che Satana ha messo davanti.
        Maestro, chiama il mio nome ti prego
        ascolterò con fede inginocchiato la tua voce
        rimuovi la pietra delle mie paure e chiamami ad uscire
        fai rivivere i miei sogni: liberami!
        Sospinto dalla fede che c'è in te
        sicuro d'una vittoria che tu solo dai
        risuscitami.
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Il bosco

          La solitudine del bosco è penetrante
          assordante, gradevole, rilassante,

          nell'inizio primavera, con gli alberi ancora spogli
          rinnova lo spirito, sussurri che sfiorano le labbra

          equilibrio che raggiunge il respiro
          e fa scintillare gli occhi, serenità che gli alberi donano,

          amicizia, affiatamento, simpatia tra me e loro
          ascolto il loro silenzio, le loro parole inesistenti

          sono ordine, euforia, coerenza, un concerto sconvolgente
          che circonda il mio cuore, riempiendolo di gioia,

          e il momento assume un aspetto sfavillante, acuto
          gioiosamente vivace, nutre la mente e il cuore.

          Il bosco parla, bisogna saperlo ascoltare, capirlo, amarlo.
          È il vestito scintillante della terra.
          Composta mercoledì 11 aprile 2018
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            La luce

            Lascia che la luce riempia
            l'intero tuo corpo, inebri il tuo spirito
            circonda l'anima e il tuo cuore

            tra gli enzimi brillanti degli alberi
            che entrano nella mano, quando gli accarezzi
            la corteccia sembra molle, lo spirito d'amore

            del bosco che inizia a rivestirsi del verde smeraldo
            gorgoglia il ruscello, l'acqua pura e trasparente
            scorre impetuosa verso la vallata,

            solcando le brumose rocce bianche e grige
            dona armoniose note tutt'intorno
            come angeliche respiri e sussulti

            lo spirito è in pace con tutte le membra
            del nostro corpo.
            Composta lunedì 9 aprile 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Una maschera di creta
              sulla parete di casa
              mi guarda e dice:

              "Vengo dall'America povera
              piena di sudori e silenzi.
              Le mie mani sono callose
              ho un bimbo in grembo".

              Una statua di legno africano
              poggiata su uno scaffale di libri
              mi ricorda:

              "Vengo dall'Africa australe
              pieno di fame e siccità.
              Rappresento un anziano
              senza futuro e senza età".

              Dialogano maschera e statua
              di terre lontane.
              Ascolto muto i messaggi.

              Poi dialogo con gli occhi
              raccolti nelle mani:

              "Sono un uomo d'occidente
              scusate la mia storia
              che vi ha portato
              dolori e nuovi orizzonti.
              La mia casa è sempre aperta,
              restateci e allarghiamo
              i nostri orizzonti
              umanizzando
              questo nostro mondo".
              Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Bruceremo l'ultima sigaretta
                in questo mattino pieno di spari
                di un paesino perduto
                lontano dal mare.

                L'uomo balla con la sua ombra
                uscendo da un arco di pietre antiche.
                La musica continua il suo ritmo
                seguendo il circolo
                d'un fumo amico.

                Un cane abbaia da un balcone,
                l'ombra muore sotto il sole:
                c'è solo una radio accesa
                con la musica del
                "concerto rosso".

                Spensi da tempo anch'io l'ultima sigaretta
                ascoltando la sapienza del paese
                fossilizzata su muri scalcinati,
                su volti aggrinziti di anziani
                seduti sui gradini
                di una gelida
                scala.
                Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ritorniamo nei musei della storia
                  per ritrovare le radici perdute
                  rileggere il nostro passato
                  dimenticato come un cane
                  in agosto.

                  Il dito d'Adamo tocca quello di Dio,
                  le ali di Samotracia volano nel buio,
                  il sorriso della Gioconda ci umilia,
                  mentre Goya fucila l'umana follia
                  in un grido.

                  Sotto i monumenti del passato
                  giace l'anima dell'uomo moderno
                  rotta da colori e linee violente
                  aspettando l'equilibrio maturo
                  sotto le stelle.

                  Ritorniamo a leggere la Bibbia,
                  navighiamo con Ulisse nell'ignoto,
                  scendiamo con Enea negli inferi
                  Dante ci svelerà il Paradiso
                  con una nuova Beatrice.

                  Ritorniamo nel museo dell'uomo,
                  ripuliamo guerre e rancori.
                  Le Piramidi attirano l'universo,
                  il Colosseo è il pozzo dell'anima
                  con lacrime e sete di eterno.
                  Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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                    Scritta da: Rosita Matera
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Lavori in corso

                    Stamane ho visto, nel giro di un istante
                    un campo di papaveri ad onde, tra le case.

                    Eppure ieri son passata
                    dalla strada che ora è in fiamme,
                    presa com'è a dipingersi di rosso...

                    Ad un tratto m'accorgo e sento
                    che anche il cuore ha preso fuoco,
                    forse per colpa di quei papaveri
                    che innamorati della terra
                    si sono accesi così, come fiammiferi.
                    Io sto dentro al quadro e alla cornice
                    del Pittore che spennella solitario,
                    m'ha dipinta nel bel mezzo del campo dei papaveri
                    con indosso un vestito a fiori.

                    Io non guardo se il dipinto ha le forme che volevo,
                    né se gli cola il colore sopra i bordi,
                    m'abbandono soltanto fra questa bellezza
                    che oggi è così forte da togliere pure il fiato.
                    E non penso più al mio ieri, al mio domani, alle prossime stagioni,
                    ai sogni che ho in sospeso e che si disperdono nel vento.
                    Sto col vezzo della nuvola che va senza pensieri
                    che muta la forma tra i suoi lavori in corso.
                    Composta venerdì 6 aprile 2018
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