Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
L'estate è arrivata carica di pioggia e di vento,
di ore soffocanti con calore ardente.
È l'anno che la terra ha bisogno di lavarsi
dopo la siccità severa dell'anno precedente
quando i fiumi erano letti senza sposa
con ferite aperte al sole, lacrime di contadini
cadute in solchi senza rose.
È un'estate con tragedie umane e naturali:
i fiumi in piena inondano paesi e campi arati
distruggendo il cibo dell'anno
le illusioni maturate con sudore
famiglie intere passate a nuova vita
ingoiate da acque da diluvio universale.
Bambini rinchiusi in gallerie senza ossigeno
senza cibo, né luce
con la speranza di essere salvati
da uomini di grande cuore
vicini e lontani.
Siamo esseri umani innamorati di avventure:
scalare con passione le vette più alte
per toccare il cielo con le mani.
Scendere nelle viscere della terra
per captare la quiete, il miracolo dei minerali
scoprire il cuore caldo
della terra in cui viviamo.
Ci inabissiamo negli oceani in cerca di storia,
di musei naturali, di animali mai visti,
di navi ancestrali con tesori del passato
con pagine di storia mai scritte né narrate.
Composta giovedì 30 novembre 2017