Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Affacciato sulla ringhiera del balcone della vita
osservo gli ultimi brividi di un vento fresco
in questa primavera piovigginosa
che gioca a "mosca cieca" con le nuvole e il sole
uccidendo illusioni racchiuse in fiori di plastica
perché i veri sono stati fucilati
dalla grandine caduta da un cielo pallido.

È stato il fracasso della bella primavera
signorina elegante e profumata
con una chioma allucinante
pettinata da una grande parrucchiera
per immortalarla insieme ai fiori di maggio.

Le stagioni sono come la vita umana
spesso i programmi diventano sogni
e i sogni diventano programmi.

Anche la natura umana odia la monotonia
il rintocco ritmico del pendolo
il lavoro sempre uguale
che uccide la fantasia
e mozza le ali dell'allegria
obbligando uomini e donne
a essere statue mute
come mummie di oggi.
Composta sabato 31 marzo 2012
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Quando il cuore è puro e le mani pulite
    la luce del giorno e i desideri della notte
    sono il bacio del Padrone del mondo
    che ci offre gratis la bellezza della vita
    insieme ai bei fiori con il loro sorriso.

    Quando invece l'uomo si sente padrone
    con in mano un fucile e negli occhi l'odio
    cadono dal cuore umano bombe assassine
    distruggendo passato, presente e avvenire.

    Oggi la terra è diventata sterile e malata
    perché uomini e donne l'abbiamo sfruttata,
    abbandonata, derubata, umiliata e sporcata.
    Facciamo ancora in tempo a chiederle perdono
    per renderla più bella bella e rifarla nuova.
    Composta domenica 30 settembre 2018
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      Scritta da: P. Metallo
      in Poesie (Poesie personali)

      Stupore Irpino

      Lungo le rive di un fiume è situato,
      con la sua bellezza ogni sguardo ha incantato.
      Sembra un presepe se l'osservi da lontano,
      amato da tutti e nel cuore di ogni compaesano.
      Archi, logge, stemmi gentilizi e portali,
      un paesaggio meraviglioso senza eguali.
      Ogni visitatore è colto dallo stupore,
      per l'affetto del popolo e dal suo calore.
      Composta domenica 28 marzo 2021
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        Scritta da: Aurora Sisi
        in Poesie (Poesie personali)
        Quando ti faccio
        leggere di me,
        è per farti guardare
        ciò che il corpo
        non sa dire,
        non cerco approvazioni,
        ma solo farti toccare
        i cambiamenti
        del mio intimo,
        renderti parte di me,
        farti respirare
        le variazioni mute
        del mio vivere,
        del mio viverti.
        Perché non tutti
        "Vestiamo" la stessa anima.
        Composta venerdì 27 marzo 2015
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          Scritta da: Pietro Colucciello
          in Poesie (Poesie personali)

          Il bacio

          Il bacio,
          quale mistero,
          qualche alchimia,
          le labbra si avvicinano lentamente
          come magneti fino a sentire il respiro dell'anima e il battito del cuore.
          E poi gli occhi chiusi che accompagnano
          quella soave melodia d'amore fino ad accendere un unico fuoco che da solo calore,
          un dolce fremito che pervade ogni senso.
          Ò mio bacio dolce, ma crudele.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Le note di una chitarra spagnola
            si perdono nella luce della sera
            solcando nel silenzio del cuore
            il caldo terreno del primo amore.

            Non ci sono parole perdute nel vento
            solo il pigolio di passerotti sul tetto
            accompagnano le note della chitarra
            mentre le mie dita pizzicano il tempo.

            È un giovane a rompere il silenzio
            con la sua chitarra piena di sogni
            racchiusi negli occhi della ragazza
            la cui sagoma danza nei suoi occhi.

            Le note della chitarra tremano nella luce
            racchiusa nelle calde note del ragazzo
            sospirando che la sua anima gemella
            ritorni a cantare al chiarore delle stelle.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Aprendo il balcone sul mattino illuminato
              una bella sorpresa colpisce i miei occhi chiari:
              un cactus che da anni pende sul vuoto
              offre ai raggi del sole mattutino
              un lungo stelo con petali chiusi
              un fiore delicato e perfetto
              chiuso in fasce di lanugine
              che aspetta i raggi del sole
              per aprire il suo calice
              alla luce.

              È stato uno spettacolo sorto nell'oscurità della notte
              dove la bellezza della nascita è pura
              perfetta nella geometria dei petali che si apriranno
              come un calice pieno di lucignoli di luce
              rivolto al cielo limpido e in attesa
              che sbocci completo alla vita
              il suo unico fiore passeggero
              ultimo sospiro del cactus
              che trema.

              La bellezza e delicatezza di un fiore di cactus
              è un bel regalo che mi fa la primavera
              alla vigilia della sua scomparsa
              offrendomi prima di sparire
              l'unico fiore dopo anni di spine
              di un cactus appeso al balcone
              curato ogni giorno con cura
              per non cadere nel vuoto.

              Sarà forse l'unico e ultimo suo parto
              prima che il sole d'estate
              lo riduca in polvere
              di una stella fugace.
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