Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il vento dialoga placidamente con le foglie
di un alberello con tanti piccoli fiori colorati
spingendo nell'aria il loro profumo delicato
che mi lava la faccia silenzioso e aggraziato.

È la dolce carezza della primavera che arriva
con i suoi delicati vestiti di fiori ed eleganza
a darmi il bacio del nuovo vivere della natura
che non si stanca mai di darci la sua fragranza.

Ascolto il bel messaggio del vento primaverile
che mi riempie il cuore di nuove voci giovanili
piene di avventure e molte scalate su alte vette
per raggiungere la voce del cielo che mi aspetta.

Dialogare con la natura è parlare da soli con Dio
padrone e signore di questo mondo di bellezza.
Con i nostri occhi scattiamo delle belle fotografie
per riempire un album da consegnare alla fine.
Composta venerdì 30 novembre 2018
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    Scritta da: Federico Peschiera
    in Poesie (Poesie personali)

    Ispirazione Naif

    Leggiadra e Dolce
    Decori l'aria e l'azzurro
    Con mille e più svariate capriole e volteggi
    Divertiti e sorprenditi
    Con quel magico e misterioso sorriso

    Incantevole con quel non so che di divino
    Assumi profumi nuovi per il mio spirito.

    Ancora una volta tu per me sei nuova
    E così per me sempre sarai nella mia
    anima e nella mia torbida mente
    Che assume colori porpora ad ogni tuo passaggio.
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      Scritta da: LaMel
      in Poesie (Poesie personali)

      Parole

      Capitano le parole
      fugaci, taglienti
      strisciando impavide
      come serpenti,
      te le senti addosso
      sulla pelle
      languide, coriacee
      eppur dirompenti.
      Scorrono lente...
      storpiate,
      stonate,
      come sabbia rovente...
      Graffi e carezze
      di auree, purpuree,
      insicure certezze!
      Lacrime sognanti
      rigano il viso
      sfociando inconsce
      in un torbido sorriso!
      Tremano le parole
      voci soffuse,
      scompigliate,
      sconnesse
      d'oscurate speranze
      e tormentate bellezze.
      Composta sabato 31 ottobre 2020
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        Scritta da: P. Metallo
        in Poesie (Poesie personali)

        Piccoli Gesti

        L'odore del caffè che ci sveglia la mattina,
        il primo raggio di sole che riscalda la giornata.
        Un sorriso sincero di chi ti vuol bene,
        una mano che ti accarezza e trasmette brividi.
        Piccoli gesti ma più efficaci delle parole,
        danno una svolta alla giornata, all'umore.
        Le parole possono arrivare alla mente,
        ma un gesto va oltre e raggiunge il cuore.
        È incastonato proprio lì il segreto dell'universo,
        tutto è racchiuso in un unico e folle gesto.
        Composta domenica 11 aprile 2021
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          Scritta da: Roberto Giusti
          in Poesie (Poesie personali)
          Quando un uomo piange, è solo... e la sua anima lentamente appare agli occhi del mondo.
          Quando un uomo piange, l'universo soffre... e allora regala una stella agli occhi del mondo.
          Essa è luce, pura e vera luce... che brilla maestosa nell'oscurità.
          Quando un uomo piange, nasce una stella... Che combatterà ancora l'oscurità agli occhi del mondo.
          Quando un uomo piange, qualcosa in lui muore... è la sua anima che cade e si dissolve agli occhi del mondo.
          Ed essa è vita, tragica e magnifica... come un puntino bianco raggiante su di un manto troppo nero.
          Quando un uomo piange, volge lo sguardo alla notte... e si cela agli occhi del mondo.
          Quando un uomo piange... è bellezza.
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            Scritta da: Renzo Mazzetti
            in Poesie (Poesie personali)

            Togliattiano

            Un'ammiratore di Craxi e seguace di Occhetto,
            ma traditore dei comunisti martigiani, propose:
            Vuoi continuare a fare il sindaco di Montopoli?
            L'operaio piaggista immaginò:
            non sarò un Fassino qualsiasi
            che sognerà di avere un'altra banca
            e neppure un misero Bersani
            ministro privatizzatore che avrà la bocca di dire:
            i ferri vecchi non servono; per me, la falce e il martello
            con la stella dell'unità d'Italia su campo rosso e striscia tricolore,
            sono e saranno l'immortalità dell'amore per l'talia
            e il giovanile ideale per il futuro dei giovani
            e per la dignità dei lavoratori.
            Rispose così il piaggista di Pontedera
            che militava sulla catena di montaggio del "Ciao",
            che sentiva e vedeva togliattiano.
            Composta lunedì 14 ottobre 2019
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Nella notte oscura dell'Africa millenaria
              le ombre ballano di notte sotto la luna
              dove i tamburi sono le voci dei morti
              che danzano allegri baciando il futuro.

              Saltellano i corpi avvinghiati al passato
              ascoltando il presente che genera vita
              sotto le palme che sfidano le tormente
              pioggia e fulmini che fucilano il tempo.

              Di notte non si cammina dietro le ombre
              ma le ombre guidano i morti che vivono
              nell'intimo e pio cimitero comunitario
              dove in comunione ci fa rivivere la vita.

              Nella notte si danza, si beve e si canta
              con fantasmi che hanno il proprio nome.
              L'Africa riempie di musica e tanta allegria
              le notti alla luce della luna piena di fantasia.
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