Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Nuovo volto s'insinua fra arene
e fugge in mulinelli
di giorni seccati al sole
carichi di pioggia.

Su orme siderali
si scrive una nuova canzone
ma resta il solito ritornello
baciato d'antico amore.

Vivere e morire
come bachi da seta
avvolti in sapori
di terra e di cielo.

S'infrangono barriere
che cingono i giorni
attanagliati da misteri.
Composta lunedì 13 aprile 1964
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    La pianta di glicine quest'anno mi ha regalato
    un solo fiore celestino su un ramo contorto.
    Aspettavo una cascata di grappoli
    pendere nell'aria sotto un bel cielo primaverile
    sfidando il vento, il ronzio di api e il sole
    mentre io mi vestivo coi colori
    della giovane primavera.

    Chissà perché solo un fiore solitario!
    Ho sbagliato la potatura facendole ferite
    tagliandole le vene della fecondità?
    Non le ho regalato forse il vestito
    di primavera quando le è caduta
    addosso la fredda neve?
    Oggi non mi parla è triste.

    Dopo giorni di assenza apro il balcone sul giardino
    ci sono molti fiori che mi salutano e baciano,
    il glicine è vestito di verde con tenere foglie a lancia
    facendo contrasto con il cielo azzurro,
    molti fiori di margherite e gerani
    rossi, bianchi, rosa e vellutati.

    Grazie, Signore dei fiori,
    per il regalo della primavera
    vestita di festa con tutti i colori.
    Il cuore dell'uomo gioisce
    insieme alla terra che fiorisce.
    Il mio glicine rifiorirà
    con i suoi grappoli
    l'anno che vorrà.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      L'inverno di quest'anno
      prolunga il suo respiro
      fino al mese di maggio
      pieno di fiori e di colori
      vento forte, pioggia fina
      sciarpe varie e cappottini.

      Ogni tanto la madre natura
      diventa birichina:
      confonde gli umori ciclici
      del calendario umano
      richiamandoci alla memoria
      che non siamo noi
      i veri padroni della storia
      ma semplici manovali.

      Non fermiamoci su sentieri
      stretti e senza uscita:
      l'amata primavera sboccerà
      con un cuore nuovo
      al comando di un Cavaliere
      su un cavallo bianco
      padrone dei fiori e dei colori.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        La festa degli aquiloni di Mattinata sul Gargano

        Sul fondo di un cielo azzurro riflesso sul mare
        giocano con il vento gli aquiloni multicolori
        grazie alla destrezza dei loro padroni
        muovendo i fili che sono i loro polmoni.

        È la festa della fantasia di uomini e donne
        con anima e sensibilità celesti
        venuti da tutto il pianeta terra:
        volano uccelli, pesci, polipi,
        farfalle e bellissimi fantasmi,
        leggeri come le nuvolette del cielo
        facendo picchiate e girotondi nell'aria
        inebriati della loro bellezza.

        Si riempie il cielo di animali strani
        tutti i colori gironzolano nell'aria
        sui corpi dei turisti e sulle strade.
        Gli aquiloni del mondo
        sono mossi da fili e cuori
        di artisti innamorati

        Cielo e terra sono bambini innocenti:
        osservano lo spettacolo dei nuovi uccelli,
        ballerini con sogni pieni di poesia
        fatti di carta, piume e materiali strani,
        leggeri come i desideri dell'anima,
        amanti della bellezza dei colori
        ballano nell'aria
        in attesa di baciare la terra,
        loro madre e maestra.
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          Scritta da: Domenico Russo
          in Poesie (Poesie personali)

          Nuova vita

          Vorrei rinascere per cancellare il mio passato.
          Vorrei rinascere e non averti mai incontrato.
          Vorrei rinascere per raccogliere il bello della vita.
          Vorrei rinascere per non contare i giorni con le dita.
          Vorrei rinascere con le ali degli uccelli.
          Vorrei rinascere e rivedere i tuoi occhi belli.
          Vorrei rinascere per avere un'altra vita.
          Vorrei rinascere e sapere che non è finita.
          Composta domenica 20 dicembre 2020
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Clone

            Troppe domande,
            spasmi che non hanno suono.
            Maturano strisciando tra i denti
            stagionano le labbra,
            riscrivono le regole
            della buona educazione.
            Il modo in cui sorrido,
            come mi uccido
            sono contrazioni di una lampada
            allucinazioni ipnagogiche
            di un miraggio qualsiasi
            perché si sa...
            l'istinto di sopravvivenza
            è tipico di un clone,
            la rara controindicazione
            di un dolore
            che ha smesso di nuocere.
            Composta martedì 6 aprile 2021
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              Scritta da: Renzo Mazzetti
              in Poesie (Poesie personali)

              Nuovi paesaggi

              Non nelle apparenze
              di un fisico distrutto
              e neppure alla vista
              di due occhi smorti
              o di una bocca senza sorriso
              l'ombra di una vita
              che esigeva esser vissuta
              può ritornare ad essere
              quella che per essere tutto dette.
              Ieri mi dico...
              Ecco: Lontano galleggiava fluttuando.
              Meccanismi perfetti delle umane scoperte
              gettano segnalazioni, rilievi, ordini.
              E il non meccanismo uomo
              mai a stregua di macchina si adatta
              ché già nel vecchio superando periodo
              lotta cosciente-rabbia-contro sfruttamento
              per non essere morto pur vivendo.
              Ma vi era la prima conquista
              Come damigella vede la Luna
              Serva pure nell'imbellettarsi
              Feudo dalle alte torri delle megalopoli.
              A quell'Icaro che per sfuggire
              all'intricata realtà da battere e cambiare
              dimenticò se stesso all'infuori dagli altri
              giusta fu la morte albagica.
              Ma alla scienza che ricerca
              rinnovate la penna e le idee
              e l'essere sia per l'essere!
              Coscienze che si aprono...
              Mentalità che ragionano...
              Strette di mano fraterne.
              E nella lotta di pace
              conquista di umana civiltà
              nuovi paesaggi palpitano
              all'umano tocco rinnovatore.
              O Esseri che lassù
              ancora state a guardare
              sforzatevi un po' anche voi!
              Siamo troppo addietro nel 1971?
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                Scritta da: Renzo Mazzetti
                in Poesie (Poesie personali)

                Vaccino all'europea

                Noi commissari siamo tanto bravi
                risparmiamo sulla pelle degli altri.
                Quel vaccino costa poco?
                Iniettiamolo a tutti.
                Trombosi?
                Che cosa importa?
                Forse.
                Saranno pochi?
                Ma gli anziani?
                Allora?
                Nella Toscana italiana
                prima i più forti e i più giovani.
                Allora?
                Beffarda sospensione nazionale
                e poi?
                Tutto come prima.
                Allora?
                Il contatore segnala i vivi
                Nordico Sceso i rossi
                ma ancora più morti.
                Pipistrelli e draghi
                cambiano passo e voli.
                Allora?
                Chiudiamo tutto
                per la scuola apriamo
                poi vedremo.
                Per il turismo?
                All'estero andiamo
                ma da noi vedremo.
                Apriamo e non apriamo
                vedremo e non vedremo.
                Le braccia sono cadute da tempo
                con la febbre le gambe gonfiano
                i cervelli e i cuori scoppiano
                vagine e palle di brutto girano.
                Al governo e alle regioni
                nessuna testa cade.
                La rivoluzione francese
                in Italia è pesce d'Aprile.
                Suoneranno trombe o campane?
                Santa Pasqua di Resurrezione.
                Composta giovedì 1 aprile 2021
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                  Scritta da: MauriDora
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Origini

                  Una goccia nell'oceano, un atomo nel cosmo,
                  avevo le scarpe rotte e non lo sapevo.

                  Il suono delle acque, odore di foglie morte, le corse sulle scale, pane e olio e la felicità.

                  La neve e i cieli azzurri, le lucciole, il sorgere della luna, i prati fioriti.

                  La semplicità della vita, pane e cioccolata, l'aranciata Fanta, il ghiacciolo alla menta.

                  I ricordi dell'origine per non dimenticare la preziosità della vita, per rimanere bambini in un corpo di adulti.
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