Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Aspetterò che maturino i bei frutti della terra
in questi mesi estivi pieni di raggi di luce
di sudori umani ancora non asciugati
che grondano dai solchi della fronte
di uomini e donne rivolti al cielo
in attesa del frutto del loro lavoro.

Il ciclo della vita su questa terra nostra
benedetta da Dio e dal cielo
è un orologio perfetto
di materiali umani e divini,
di intuizioni nati nella notte feconda,
di uomini che sognano come abbellire
i doni nati dalla sapienza divina
affidati alle mani e intelligenza
di noi esseri mortali:
guardiani e signori della terra
casa in affitto della coppia umana.

Matureranno i nostri frutti in questi mesi
mieteremo anche i nostri sogni
fasciandoli come neonati
nei covoni di grano maturo.
Li conserveremo al fresco
li invieremo in paesi lontani
scambiandoli con frutta
tropicale.

Facciamo di questa nostra Terra Madre
il nido perfetto dell'amore e della pace.
In questo mondo di acqua e di stelle.
c'è cibo per tutti noi fratelli umani,
animali terrestri e del mare.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Un giorno viaggeremo sulle stelle lontane
    volando come le rondini con lunghe ali.
    Scopriremo colori di galassie
    che tingeranno di colori strani
    i nostri volti e i nostri occhi
    aperti ad altri orizzonti
    senza confini e molta storia.

    Conosceremo le nostre origini celesti:
    saremo esseri con corpi leggeri
    senza peso né zavorre.
    Basterà leggere i nostri occhi
    libri aperti pieni di vita
    di giardini con fiori perenni
    pieni di profumi e panorami eterni.

    Apprenderemo a volare con la mente
    i sogni diventeranno realtà:
    non avremo dubbi sul domani
    perché il tempo non ha fine
    quando il corpo non ha peso.
    Tutto vola senza sforzo
    non ci saranno né stagioni
    né mesi né giorni.

    Vivremo per sempre nell'Eden celeste:
    saremo scintille di lucciole
    libere nell'immenso universo.
    Basterà essere fedeli a se stessi
    per diventare domani
    esseri celesti.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Il cammino della nostra corta o lunga vita
      è pieno di luci e ombre, rumori e solitudine
      pianti e sorrisi, gioie e dolori
      vizi e virtù.
      Siamo nati per AMARE.

      Abbiamo appreso a camminare
      con i piedi e con le mani
      rivolgendo lo sguardo in alto
      negli occhi di mamma
      e braccia di papà.
      Finalmente retti nel cielo azzurro
      piedi sulla terra dura, mani libere per
      ABBRACCIARE.

      Il cammino umano cresce con gli anni
      leggendo occhi e labbra della gente
      silenzi, pianti, allegria e assenze.
      Rivolgiamo lo sguardo in alto
      quando le nuvole sono oscure
      nel cuore e nel cielo, chiedendo di:
      MATURARE

      La nostra vita è una rosa multicolore
      con petali aperti all'azzurro
      profumi che inebriano qualcuno
      per essere due persone in una.
      Siamo stati cotti in creta celeste
      per essere padre e madre di altri esseri:
      MOLTIPLICARE

      Ricordiamoci che siamo rose del giardino
      creati per spargere profumi e petali
      con un colore e firma personale.
      I petali lentamente baceranno la terra
      ricordandoci che siamo polvere
      di questo mondo per ritornare a brillare
      CON LE STELLE.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Salutiamo il giorno più lungo dell'anno
        con occhi aperti alla luce e alla speranza:
        osservando la volta celeste
        la paura della fragilità umana
        il sole che allontana la notte,
        grotta di misteri e paure,
        racchiusi nel cuore.
        L'uomo ha creato fantasmi
        bruciandoli nel fuoco.

        Sono i passi della nostra intelligenza
        a tracciare le piste di comunione
        fra la terra, tomba umana,
        il cielo con le sue luci lontane
        culla dei nostri sogni
        con la fede nell'unico
        Signore del mondo.

        I solstizi sia d'inverno che d'estate
        dedicati ai due San Giovanni:
        uno precursore di una nuova aurora
        dei nuovi figli dell'Uomo,
        l'altro profeta della nostra storia futura
        teatro finale di noi esseri divini.

        Luce e ombra fanno sempre paura:
        come il giorno e la notte, il bello e il brutto
        giusto e ingiusto, fantasmi e defunti
        inferno e paradiso, vita e morte.

        Ricordiamoci che il filo della nostra vita
        non è legato al tempo
        ma all'essenza dell'uomo:
        "Voi siete dei!".
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Quest'anno di molta acqua e poca primavera
          apre le porte all'estate con cielo limpido
          sole con raggi di fuoco acceso
          con un bacio d'amore
          della notte al nuovo giorno.
          Si aprono lente le finestre alla luce
          sul borgo pieno di cicogne
          dirette sulle rive del fiume
          ai primi gemiti della luce.

          Mi alzo per salutare il nuovo giorno
          ricco di colori e silenzio
          con i primi canti di uccelli
          saltellando sul mio tetto.
          Il cane ancora sonnolento
          mi saluta quando scendo
          mentre una tortorella
          si ferma sul davanzale
          della finestra.

          Un uomo, un quadrupede e un bipide
          tre esseri vivi nel primo mattino d'estate
          programmiamo il diario del giorno
          per iniziare ad amare.

          Esco insieme al cane quando il sole
          non scotta sulla mia calva
          mentre il cane ha visto un coniglio
          e corre per abbracciarlo.
          La tortorella continua ad aspettare
          in attesa di sentire il tubare
          del compagno:
          Tu. Tuu. Tu
          Verrà...?
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            L'estate la maltrattiamo in cerca di strane avventure
            costruite e sognate su fantasmi di terre lontane
            su mari di solitudine, pieni di plastica e morti
            su monti che infilzano un cielo di rottami.
            Prepariamo viaggi sognati in dormiveglia
            pur sapendo che il portafoglio non ha biglietti
            né carte di credito, ma solo sogni che volano.

            Oggi sono pochi i veri padroni della ricchezza.
            Alcuni rubano con la coscienza tranquilla.
            Molti falsi trafficanti uccidono anime e corpi.
            Tante belle ragazze si vendono senza pudore,
            mentre i giovani spesso oltraggiano il vero amore.

            Stiamo galoppando su chimere senza ali
            con teste di leoni assassini e inumani.
            Stiamo cavalvando su capre cornute
            la cui coda è il serpente dell'inganno.

            Siamo uomini e donne padroni della storia,
            ma quando saremo signori di noi stessi
            per svegliarci con il sole di un nuovo giorno
            aiutando i bambini a diventare signori
            della propria storia?

            Tardi forse capiremo che la vecchiaia
            ci vuole maturi in sapienza
            perché la vita è breve
            e la morte ci aspetta.
            Composta venerdì 30 novembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Spesso camminiamo nel giorno senza meta:
              ognuno di noi si veste di silenzio
              ascoltando i propri ricordi
              sbiaditi sul duro selciato
              mentre gli occhi leggono
              la propria ombra
              che nasce e muore
              ogni giorno.

              Così sotto il sole o sotto la pioggia
              abbiamo per compagno il vento
              che ci schiaffeggia per svegliarci
              invitandoci a raccogliere un seme o un fiore
              nato al margine del nostro cammino
              ricco di tanti piccoli esseri viventi
              che riempiono il loro giorno
              cantando alla vita.

              Solo noi uomini spesso ci emarginiamo
              pestando la terra senza meta fissa
              chiusi come un bozzolo di bruco
              senza dar vita alla larva vitale
              che palpita nel cuore umano.

              Siamo adulti per poter dare un salto
              per baciare la bellezza dell'infinito
              cogliere i nostri fiori coltivati
              con amore nell'intimo giardino
              per dare profumo e colore
              alla nostra e altrui vita.
              Composta giovedì 30 novembre 2017
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Profumo di rose rosse, bianche e gialle
                aleggia nell'aria mattutina di oggi
                aprendo senza fare rumore
                il balcone che guarda il giardino.

                Il sole è sorto da poco sull'orizzonte
                su strisce di colori soavi e tenui.
                Mi sembra che parlino tra loro
                le rose del giardino
                e la luce dell'aurora.

                Ci scambiamo a vicenda il buongiorno:
                io sul balcone con negli occhi il sole,
                le rose del giardino lanciando nell'aria
                l'aroma sbocciato nel mattino.

                Ringraziamo il padrone del mondo
                che ci ha regalato anche oggi
                una pace nata dai sogni
                sbocciata insieme all'aurora
                figlia della notte e del giorno.
                Composta venerdì 30 novembre 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  C'è silenzio nell'aria di questi giorni.
                  Si respira ansia guardando giovani studenti
                  mentre i bambini liberi di ore scolastiche
                  sono contenti tuffandosi e giocando
                  correndo dietro un pallone
                  mentre le bambine sono bambole umane
                  vestite d'innocenza.

                  Sono giorni di un luglio afoso:
                  i giovani studenti sognano nuovi orizzonti
                  se gli esami saranno come un bacio d'amore
                  per poter abbracciare il loro futuro
                  con vera passione.

                  Quanti libri letti e divorati
                  quanti schemi in testa.
                  Quanti personaggi della storia
                  sono stati ospitati per ore
                  fissati nella memoria
                  insieme a teoremi, numeri, popoli,
                  motori, fisica, chimica
                  e altre cose buone.

                  Si accenderà una luce nuova negli occhi
                  di giovani e ragazze studiose
                  per aprire le loro porte alla vita
                  come adulti maturi
                  per abbellire la terra
                  con il loro sorriso.
                  Composta venerdì 30 novembre 2018
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