Poesie personali


Scritta da: Antoine Fratini
in Poesie (Poesie personali)

Cauda Pavonis

Vai piccolo d'uomo vai
Vai fragile animale vai
Deponi pure la stagione infante
Per l'ora seduta stante
Ma varca pure questa stretta
Infila la tua coda negletta
Senza indugio incuneati tra le maglie
Esaltati in nobili battaglie
Lotta vivi e ama
Non farti derubare l'anima
Scappa prima della fatidica sostituzione
Dei mirabili sensi con l'istruzione
del mutante bruco prendi esempio
che tolto dal bozzolo suo tempio
farfalla cangiante si presenta
Lieve, cromatica e contenta
Lascia l'estrema tua malformazione
Scoprirti l'ala di gigantesca passione.
Composta giovedì 4 marzo 2021
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Per le spose di Gesù

    Nessuno ama le spose di Gesù,
    rinunciano alla loro vita solo per il suo amore,
    il Signore le chiama e tra le lacrime rispondono
    spesso le loro stesse famiglie diventano nemiche
    maltrattate per la loro drastica decisione.
    Sole nella loro solitudine decisionale
    legate a un Dio che non vedono, ma lo sentono nel cuore,
    grande e ammirabile Redentore, salvatore delle anime,
    circondi le tue spose di un calore incomprensibile
    un amore che riempie il cuore e tutte le loro membra!
    Inondi il loro volto di luce spirituale, e le loro labbra
    sono piene di preghiere per il mondo intero,
    vogliono arrivare in paradiso per essere degne del loro sposo
    rigidi orari nel tempo del convento, nel silenzio dell'ascolto
    devono vivere, sulle note delle sacre parole di Dio.
    hanno detto addio ai fragori di questa vita terrena,
    rinunciando ad ogni frivolezza, ma il profumo di Dio
    circonda la loro anima, egli, il più bello tra i figli dell'uomo
    le aspetta nella sua sfolgorante dimora.
    Composta martedì 2 marzo 2021
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      Scritta da: Angelo Mirra
      in Poesie (Poesie personali)
      Nel quotidiano, esistono persone che riescono a far sentire il calore di un abbraccio, senza toccarvi. Altri soggetti che dopo avervi stretto la mano, la ritraggono velocemente. Distinti signori che vi evitano, volgendo lo sguardo altrove. Individui non meglio identificati, che con una piccola parola, vi dimostrano molto interesse. Anime grigie inconsapevoli, che mediante un gesto naturale, ora allargano, ora stringono, il loro grado di attenzione.
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        Scritta da: Angelo Mirra
        in Poesie (Poesie personali)
        I tre rintocchi inesorabili. Il carro funebre: una presenza effimera, al pari di un'onda marina, che quando arriva sulla battigia infrange ogni cosa; ma poi si ritira portando via tutto. Così quel mezzo silenzioso, giungendo sul sagrato, scandisce l'inizio della fine. Al temine della funzione religiosa, il carro nella sua immobilità, fagocita la salma e tutte le lacrime presenti. Poi l'ultimo rintocco. Quel pachiderma scuro, colmo d'oblio, riparte scollegando l'account del defunto dal browser dei viventi. Il congiunto rimasto solo, bagnato dai ricordi, rimane aggrappato a quel taccuino, afflitto di firme doloranti.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Cancelliamo i giorni sui nostri umani calendari
          per far fiorire i sogni nascosti nei nostri occhi
          chiusi dalla luce del giorno e buio della notte.

          Le lacrime sono i brillanti dei nostri sentimenti
          che creano piccoli ruscelli sulle nostre guance
          per dimenticare ore tristi e i sospiri più ardenti.

          Rileggendo le pagine dei nostri vissuti giorni
          rivediamo le scene di un film in bianco e nero
          che vorremmo trasformare a colori vivi e sinceri.

          La nostra vita iniziò trastullandoci in una culla
          dove apprendemmo da soli a ridere e piangere
          per affrontare la vita e la morte senza rimpianti.
          Composta sabato 6 ottobre 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Il giorno si sta rinchiudendo nella tana
            insieme all'ombra che lo segue attenta
            per non perdere le dolci note musicali
            riempiendo le ore di una sera ardente.

            Sento le voci dei ragazzi che giocano
            infrangersi sui colori del pomeriggio.
            Penetrano lente nella sera che avanza
            per richiamarci a una preghiera amica.

            Passano i nostri giorni, maturano i pensieri,
            gli anni galoppano sulla groppa della luna,
            le grida della vita sono nascoste nelle rughe
            di uomini stanchi che sognano il loro futuro.

            La vita dell'uomo è un grido nascosto nell'eco
            che matura nei colori limpidi di un arcobaleno.
            Da vecchio non so ancora se il giorno mi lascia
            o sono io che porto appresso la mia bisaccia.
            Composta domenica 14 ottobre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Resistono alle intemperie del tempo
              i vari e bei cactus con fiori multicolore
              che mi accompagnano da anni
              sul balcone e in tutte le ore.

              Passano gli anni mentre li guardo
              con le spine che mi parlano
              nel silenzio del giorno
              e l'allegria di un fiore
              che sboccia nella notte.

              Ammiro queste piante pungenti
              con fiori spettacolari e passeggeri
              che spuntano d'improvviso
              su piante a pala, colonnari, pendenti,
              con spine, senza spine
              con fiori annuali
              o misteriose assenze
              perdute negli anni.

              Più li osservo e più li vedo umani
              chiusi nel loro silenzio
              con spine esposte alla luce
              respirazione notturna
              per riempirsi di liquidi
              per non morire
              prima di baciare la terra
              con i loro fiori
              effimeri ma belli.
              Composta mercoledì 13 ottobre 2021
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Rose rosse si specchiano nel mattino
                mentre le gocce di rugiada brillano
                su petali chini che ascoltano
                il profumo della notte umida
                allontanarsi in grotte
                di cielo azzurro.

                Tocco la rosa bagnata nella notte
                taglio il gambo con delicatezza
                in questo autunno ancora caldo
                sperando che spiri il vento
                calato dai monti pirenaici
                lungo il corridoio dell'Ebro.

                Il leggero profumo della rosa rossa
                si nasconde nella luna che sparisce.
                La luce del mattino bacia le ombre
                che dormono in un tramonto
                che domani sarà aurora
                chiusa in una rosa rossa.
                Composta domenica 7 ottobre 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Il poverello di Assisi mi accompagna
                  negli stretti vicoli della mia vita
                  piena di luci e ombre
                  da mattina a sera
                  mentre tranquilla scende la notte
                  con le stelle e i suoi misteri.

                  Mi diede una mano da piccolo
                  affidandomi ai frati cappuccini
                  dove appresi a studiare e pregare
                  per essere un uomo di pace e bene
                  captando un messaggio di umanità
                  in una terra africana piena di fede.

                  Tu che portasti le piaghe di Cristo
                  tu che inventasti il primo presepio
                  tu che sposasti madonna Povertà
                  e le apristi le porta nella Chiesa
                  aiuta con il tuo sguardo celeste
                  questa terra che cerca la Pace vera.

                  Tu, mediatore di pace e libertà,
                  fa che i ricchi vivano da poveri
                  e i poveri siano ricchi di bontà.
                  Siamo molti che ti seguiamo
                  donando a questo mondo
                  pace e serenità.
                  Composta giovedì 4 ottobre 2018
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    La sera è piena di grida umane
                    mentre la luce del giorno si nasconde
                    dietro muri diroccati dal tempo.

                    Sono grida nascoste senza volto
                    in echi chiusi della memoria
                    di un vecchio che sogna.

                    I colori trasparenti del tramonto
                    brillano negli occhi lacrimosi
                    ricordando la gioventù di un tempo.

                    Il vecchio e la sera sono i nonni
                    che riempiono le ore del giorno
                    contemplando la gioia della notte.
                    Composta mercoledì 10 ottobre 2018
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