Scritta da: Giuliana Z.
in Poesie (Poesie personali)
Ricordo
Il ricordo arriva
come un'onda,
s'infrange
sparisce
e poi ritorna.
Composta mercoledì 15 luglio 2015
Il ricordo arriva
come un'onda,
s'infrange
sparisce
e poi ritorna.
Fogli sparsi, un morbido giaciglio di paglia,
cielo terso all'albeggiare di un nuovo giorno di vita,
profumo di terra bagnata di fresco,
petali di fiori disfatti...
Pareti dipinte di candida calce,
prigioni di cemento,
puledri scalpitanti,
pecore al pascolo.
Tiepido sole d'ottobre,
mormorio di un ruscello,
con pennellate rabbiose di colore
un pittore incompreso dipinge l'amore.
Notti insonni, un sorriso sul volto scarno
di un poeta che canta la vita.
La notte discende e avvolge
nel suo nero mantello gioie e dolori.
Sirene squarciano l'aria,
ciminiere sbuffanti nere nubi di fumo,
suono di passi, voci allegre, beffarde,
volti sonnacchiosi, sorridenti, gioiosi, tristi.
Brulichio di gente,
gli attori sono in scena,
ha inizio la rappresentazione,
l'eterna altalena della vita si ripete.
Un vagito, è nato un bimbo,
un fiore, una gemma si è dischiusa,
un cinguettio, gli uccelli hanno rifatto il nido,
pallidi ciuffi di verde qua e là.
Il freddo inverno è passato,
ritornano i bei colori, il tepore del sole,
le lacrime si mescolano ai sorrisi,
la speranza non è vana!
L'amore non è orgoglioso,
non è egoista,
sa chiedere scusa,
sa perdonare.
L'amore è umile
è generoso,
sa donare
sa rispettare.
L'amore è passione,
è fremito,
è desiderio,
è languore.
L'amore è batticuore,
è tremito,
è musica
di labbra, di corpi, di cuori.
Vorrei poter posare il mio volto sul tuo cuore
oh madre eterna
e con le mie braccia stringerti, abbracciarti,
lasciarmi andare in te,
lasciarmi cullare da te,
riposare in te e restare così per sempre
con il mio volto sul tuo cuore
e il mio cuore che palpita d'amore per te
all'unisono con il tuo.
E la mia anima abbandonata nella tua grande anima
che trovi finalmente il suo riposo, la sua pace.
Dopo questo lungo affanno, questo interminabile inverno.
E tu madre eterna nel tuo abbracciarmi
con il tuo manto di sola luce, luce inaccessibile, incontaminata
nascondermi in te per sempre
come hai nascosto, protetto e rifugiato in te
l'inerme, il piccolo, il fragile Gesù cristo
in attesa che divenisse il grande, il potente, il gloriosissimo re dell'universo.
Lui ha scelto te come sua dimora...
scelgo anch'io te madre eterna
a sua perfetta imitazione.
E poi madre eterna
partoriscimi al mondo come hai partorito lui
da quella umile grotta del tuo santo grembo
conduci alla luce!
Il cristo Gesù in te era luce nella luce...
nel tuo abbraccio dissolvi ogni mia ombra,
trasformami in luce, trasformami in Gesù.
Con la tua luce abbagliante, fulgida e splendente
spegni e acceca le luci falsate
che i riflettori di questo mondo
hanno proiettato in me e fuori di me.
Parlami solo tu madre eterna con il tuo silenzio
e che taccia tutto fuori e dentro di me!
Serenate d'estate
gioiose, festose, chiassose
fanno da sottofondo a notti afose
notte... nottata incantata
nottambuli i grilli
che accordano
strumenti stonati
Pomeriggi assolati
cantano le cicale
con stridenti suoni
le ali affilano
su corpi accaldati
ignaro colui che ode
un canto di addio.
Mi sono perso in un album di figurine
e ancor non oso avermi
pochi spazi vuoti
non offritemi nulla, non vi offrite
sto cercando gli istanti felici
nel tribolare della mia infanzia.
Parli con voce grossa e non odi i silenzi muoversi nei campi
nel labirinto di preghiere che l'insieme abbraccia
non ami che il rumore, calpestando distratto
briciole di vita nel percorso
ch'io raccolgo nel dolore dell'anima.
Ogni giorno
alzo gli occhi al cielo
gli dono il mio pensiero
lascio che veda la mia anima
perché anche senza parole
questo cielo possa parlarti
possa proteggere le tue debolezze
possa dare più forza al tuo sorriso
ogni giorno
dono a te la mia forza
senza pensieri, pura
ogni giorno, in qualche modo e per sempre.
Me ne sono andato
con una strana malinconia addosso
una strana sensazione
di aver incontrato il destino
e di averti lasciato andare
via come polvere al vento
sopra uno sconfinato deserto
dove so che non ti ritroverò mai più.
Non ti incontro più nei miei sogni
ma nella realtà
o forse è tutto un sogno questo qua
non so più cosa sia reale
o un sogno, so solo che ovunque mi fai male.