Poesie personali


Scritta da: Alfredo Ingraldo
in Poesie (Poesie personali)

Uomo medio

Torbida e distorta visione
il pesce nello stagno
ha e non distingue
che il nutrimento.

Vive nelle fosse
in esse si muove
ne mangia i liquami
in fine incosciente muore

Tu uomo ignorante
dell'ignoranza e fiero
della tua certezza
sei per ciò inferiore
all'umile pesce
sei un coccio vano
in bilico sul vuoto.
Composta nel giugno 2014
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    Scritta da: Alfio Tetto
    in Poesie (Poesie personali)

    Notte Rock

    Musica che pizzica l'anima ed essa vibra e risuona!
    Timbro e colore diverso, perché diverso è il nostro umore. Diversi siamo tra noi.
    Melodie per ogni cuore, ed ogni battito è un colpo sulla cassa o la corda del basso.
    Sorridere aggrappati a squarcia gola ad un ritornello che ti fa ritornar ragazzino, sapendo che non lo sei piu, ma non te ne frega nulla!
    I tuoi vent'anni sono adesso ad ogni nota. Tutto è adesso è non scappa vecchi amori, nuovi amici.
    La musica e me stesso.
    Composta mercoledì 1 luglio 2015
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      Scritta da: Alfio Tetto
      in Poesie (Poesie personali)

      Niente

      Oggi non ho niente,
      niente da dire.
      Oggi il sole in questa sporca isola è di Luglio, e non è ancora niente.

      Trascorrere e trascinare il tempo come le lancette, che pare anch'esse rallentare al patir del caldo.

      E poi, oggi non ho niente!
      niente a cui pensare, nulla da cantare; ed anche le mie tasche sono vuote.

      Oggi non ho niente, ma solo oggi;

      Domani invece Luglio sarà primavera, ed il tempo andrà di fretta.

      Canterò e scriverò le mie parole,
      le ascolterò per non dimenticarle;

      Quest'isola forse splenderà
      ed io non avrò più le tasche vuote.
      Composta martedì 7 luglio 2015
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Estate

        Cantano grilli e cicale, nella calura estiva,
        la prepotente e forte luce, dona bagliori incandescenti
        copre campi, boschi, mari e monti,

        tra gli sterpi, fruscii delle grosse lucertole e serpenti,
        merli, cornacchie, rondini, sembrano pigri sui rami degli alberi
        il sole abbaglia, tutti cercano di riposare nell'ombra,

        solo le formiche instancabili, lavorano di continuo,
        nell'immenso silenzio sulla terra rovente,
        baciata da raggi infuocati, che succhiano ogni goccia di acqua,

        canta il bosco, melodie incontenibili di questo tempo,
        le rose sono nella loro esplosione di amore,
        e l'amore aleggia in questa stagione, fino a notte fonda,

        vivi è l'estate! Fatta di sogno, di nessuna promessa,
        di incontri fugaci, di, sguardi profondi, di colori forti,
        di melodiose serate sotto stelle luccicanti,

        sotto un cielo perennemente azzurro, il silenzio armonioso,
        avvolge l'intrepido giorno, caldo e affannoso,
        io guardo la natura e sono, sempre innamorata.
        Composta lunedì 6 luglio 2015
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          Scritta da: Marilisa Menegatti
          in Poesie (Poesie personali)
          Navigando in rive opposte
          confronto il pensiero
          concentrando l'ozio
          in un punto nascosto.
          Livida cera di un mondo soffuso
          cosparge brillanti senza mostrarli
          dissuadendo gli occhi
          in sostanze effimere
          distorte da un ego volutamente instabile.
          Silenzio in una stanza buia
          cosparsa di lontani bagliori
          sentendo la soglia di una luna lontana
          cantar note colme di timori.
          Composta mercoledì 1 luglio 2015
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            Scritta da: Marilisa Menegatti
            in Poesie (Poesie personali)

            Flebile ricordo

            Meraviglie della memoria
            infrangono i limiti di un sottile vincolo
            soffocando il reale gemito di un cuore afflitto
            rivelando le sottili intenzioni del passato.
            Dove resta la mia mente?
            In quel luogo quasi dimenticato
            ove una mano infondeva calore
            uno sguardo gentilezza
            barriere di polvere separavano dei cuori
            toccandosi solo nel sogno.
            Anni nel vuoto di un vigile tumulto
            infondendo speranza in un mondo triste.
            E di quelle mani
            di quegli occhi
            nemmeno un'ombra pacata
            lontana
            di quella voce
            nemmeno il flebile suono di un soffio
            nemmeno il richiamo di un canto.
            Nemmeno un nulla.
            Un ricordo.
            Vago.
            Banale.
            Sospirato.
            Un'ombra.
            Cercata tra altre ombre.
            Un brivido
            richiuso in un cassetto coi sogni.
            Dove sorge l'alba?
            Io sono ancora al tramonto del suo sorriso.
            Lentamente mi avvio nel buio
            verso un pigro mattino grigio.
            Composta sabato 27 giugno 2015
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              Scritta da: Francesco Tavanti
              in Poesie (Poesie personali)

              Luna

              Potrei guardarti per l'intera notte, mentre i canti e i balli in lontananza si affievoliscono. Fra un po' rimarremo io e te, al suono di qualche cicala, con la paura atavica di qualche strano animale. Ma l'erba alta, ormai secca, mossa da una leggera brezza di vento, non ammette intrusioni improvvise. Sento quasi freddo, indosso una maglia, il tepore dal terreno mi fa pensare al giorno passato, mi addormento.
              Composta nel giugno 2010
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