Scritta da: Paola Marcato
in Poesie (Poesie personali)
I tempi dell'amore
Non riuscivo ad entrarti nel cuore,
così me ne son stata fuori
ad aspettare
i tempi dell'amore.
Composta domenica 28 giugno 2015
Non riuscivo ad entrarti nel cuore,
così me ne son stata fuori
ad aspettare
i tempi dell'amore.
Ricordo tutto di te
anche le più piccole cose
e ti rivedo,
e ti risento
e ti riabbraccio
ogni momento della mia giornata.
L'amore è frutto di emozioni spontanee
corrisposte in egual misura
oppure no
ma lui è così
ti fa battere il cuore
ma può anche spezzarlo
non va comunque rinnegato l'amore egoista
lui fa parte di noi è la linfa della vita l'amore
sarà l'anima nata per incontrare la nostra che si donerà
senza riserva alcuna
si uniranno per viversi
e tutto senza proferir parola alcuna
l'amore vero è fatto di silenzi da ascoltare attraverso le emozioni.
Addormentate
sul fondo,
confuse in un mare
di sensazioni e sentimenti,
tesori emozionali collezionati
nel tempo di una vita,
di un amore.
Legate ad un filo
d'inchiostro,
avvolte su scie
di pensieri,
s'alzano in volo
sulle ali della fantasia.
Dai contorni dapprima incerti,
il volo indeciso
più sicuro poi diventa,
si colorerà di suoni
di voci amorevoli
e inflessioni di dolcezza
per arrivare ad aprire
la porta del cuore.
Dov'è il luogo tanto cercato...
Sull'antica sponda del tempo
ho visto orme dei tuoi passi...
Ho cercato nella solitudine del faro
la guida d'una luce.
Mi sono perduta
oltre l'orizzonte
tra i flutti del mare.
Ora so dove
conduce l'unica via...
Un porto sicuro mi attende
mentre voli
di liberi gabbiani
portano la mente lontano,
verso cimiteri di barche appena dipinte,
nella grandezza dell'alba.
Anima
impalpabile creatura,
consistenza effimera,
come soffio di vento,
carezza lieve
d'una piuma leggera.
La tua dimora è l'universo...
palpiti in un chiaror di stella
e non arresti il tuo viaggio
fino ad arrivare all'indefinito
eterno punto
dal quale nasce la materia.
Figlia della luce,
la tua bellezza splende
nelle creatrici mani
dell'Assoluto.
Presenze impalpabili,
trasparenze nelle vie,
negli angoli bui...
Non puoi vederli ma solo
avvertirne la vicinanza,
come in una lieve brezza,
una fuggevole carezza,
un brivido che sale
sulla pelle.
Ti guardano dall'alto,
guidano tutta la tua vita e
ti colgono nel loro abbraccio,
ti tengono per mano
quando è arrivato il momento
d'accompagnarti lontano,
oltre lo spazio, il tempo...
Nel loro etereo mondo di luce.
Spuma di mare si spande
sulla rena bianca d'una spiaggia
deserta.
Naufraghi solitari han navigato alla deriva spinti dal vento e
dalla furia implacabile delle onde
ed ora, aspettano, intorno
ad un fuoco.
L'immensità degli astri in un
limpido spazio
è sopra di loro;
coralli di vetro scintillano
nell'oscurità priva di luce lunare
mentre vaga, nell'oblio,
lo spettro lacero di stanchi voli
di gabbiani dalle ali ferite.
Una vela strappata, issata sull'albero.
Il vento consuma
brandelli di materia
decomposta.
Eco di grida d'angoscia
giunge
dall'abisso segreto
d'una conchiglia
contorta...
Intorno al fuoco
i naufraghi,
ascoltano.
Immagina la stella più splendida
illumina radiosa, indifferente distrugge
quel che accanto a lei si strugge
nata dalla polvere, ora è candida
Per me essa nulla vale, di fronte a te
dulce et decorum est,
pro amore mori.
Pietra immobile siamo
al pensiero della fine
strozzati dal silenzio
in ciò già moriamo.