Poesie personali


Scritta da: Alessio Canestrale
in Poesie (Poesie personali)
Sabbia rodente,
sapore di mare.
Pelle bollente,
gabbiano schizzar via dal mare.
Odi canzoni di rondini,
al ritmo di onde,
balzar fuori dall'acqua due delfini
assaporare il gusto del mar.
Al tramontar del sole,
una nuova canzone,
gabbiani in fuga,
a volteggiare in aria in cerca
di quel che sarà un nuovo giorno anche per lei, tartaruga.
Composta giovedì 4 giugno 2015
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    Scritta da: Giacomo Moglia
    in Poesie (Poesie personali)

    Nel mondo

    Incombe il pericolo
    quando si ferma il battito ed il pulsar
    della ragione
    si manifesta
    odio e povertà.
    Troneggia tra le mura
    nessun grido verrà ascoltato
    uguale il fuori
    visibile
    ma non per questo
    meno rabbioso
    tutti sordi i passanti
    regna l'indifferenza
    che spietata li accoglie
    umani inermi si sbracciano
    e ridono nell'oblio
    della paura
    sanno che vita è breve
    e non si chiedono
    dove poter guarire il cuore
    per rendere migliore
    al prossimo
    un attimo d'amore.
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      Scritta da: Santi Cicardo
      in Poesie (Poesie personali)
      aprì la piccola valigia
      tirò fuori i vestiti
      li poggiò sul letto sfatto
      ancora umido
      li dispose per colore dal più chiaro al più scuro.
      s'allontanò e si piazzò davanti allo specchio lasciandoseli alle spalle.
      per ognuno rivisse
      i giorni in cui lei li aveva indossati
      quello della sera
      in cui avevano inventato le loro parole
      quello della spiaggia
      che il mare non aveva conosciuto
      quello che l'altro le aveva sfilato
      addossandola al muro e poi sul tavolo
      che ora non era più di legno ma di muscoli
      e nervi e piacere
      e rantoli
      carezze
      e umori di maschio e femmina
      si scrutò senza alcun interesse
      non sentì nulla
      niente d'affilato che tagliasse
      o lacerasse
      o trafiggesse
      eccetto un ago di pino
      conficcato in un occhio che colava resina
      s'adagiò
      combaciando colla forma che lei aveva lasciato
      attorniato da un arcobaleno di stoffe
      inzuppò
      il cuscino di liquido colloso
      che prima di chiudere gli occhi
      l'antichità delle carezze di lei ci avrebbe incollato
      ché l'amore si sa non è fatto per durare
      e archeologi di cocci bisogna diventare
      poi
      dormì
      e dormì ancora
      dormì.
      Composta lunedì 1 giugno 2015
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        Scritta da: Santi Cicardo
        in Poesie (Poesie personali)
        Ormai cieco
        accarezzava il piano consumato del tavolo
        la bottiglia vuota era pronta
        per la sua ultima lettera
        (che era anche la prima)
        l'avrebbe abbandonata al verde e al sale della terra.
        Mise mano alla penna
        l'inchiostro nero aggrumato
        cominciò a sciogliersi
        al calore della sua presa
        che ne sentiva l'odore tondo di un mondo indelebile.
        Il foglio stava sotto poroso
        una membrana bianca
        tra il mondo e le sue parole
        pronta a respirare.
        Pensò a lungo
        al messaggio da scrivere
        ormai cieco
        non ricordava i colori
        cieco, che ormai la notte è pure lei sbiadita.
        A lungo
        tornò agli attimi d'amore
        a lungo
        agli attimi di rabbia
        a lungo
        a quelli banali di cosa mi metto
        che faccio
        che mangio.
        Prese a scrivere in bella grafia
        cancellò
        bella grafia
        cancellò
        bella grafia cancellò
        scarabocchi e scarabocchi
        inchiostro su inchiostro
        una lunga illeggibile macchia.
        Continuò a lungo
        che anche la bottiglia
        fu sul punto di divenire cieca
        e strozzare il buco che la collegava al mondo.
        Infine si bloccò,
        arrotolò il foglio
        ormai un leopardo bianco e blu
        e lo ficcò nella bottiglia
        il messaggio da lasciare
        per chi quando lo avrebbe letto.
        Così immaginò la vita
        potesse raccontarsi:
        scarabocchi e scarabocchi
        inchiostro su inchiostro
        una lunga illeggibile macchia.
        Composta domenica 31 maggio 2015
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          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie personali)

          Amarezza

          Il cielo blu,
          una nuvola
          passeggera, mi soffermo,
          la guardo e, penso
          all'amore,
          Ah l'amore!
          Poi, poi penso
          alla vita, e,
          nel cielo quella nuvola,
          che adesso ve ne sono
          di più, il cielo si
          oscura, pioverà?
          Forse, o forse sono
          nuvole passeggere,
          poi, poi ripenso
          alla vita ed alle sue amarezze,
          il cielo è ormai coperto di nuvole,
          anche lui ha le sue amarezze,
          anche lui ha il sole nascosto,
          come la vita e le sue amarezze,
          pioverà si, sicuramente
          pioverà ed il cielo tornerà
          a sorridere del suo dolce colore,
          come la vita, eh già,
          la vita e l'amore,
          perché solo l'amore lava
          via tutte le amarezze.
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            Perdersi

            Perdersi,
            nel buio della notte,
            lo sguardo
            perso verso
            le stelle,
            un sogno,
            il mio sogno è
            li che aspetta me,
            ed è mio solo mio,
            sorrido, ecco
            nulla lo porta via,
            lui è li che aspetta
            me, puntuale
            come sempre,
            è lui che mi tiene
            compagnia nelle
            notti silenziose
            della mia solitudine.
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              Scritta da: Rosa Triglia
              in Poesie (Poesie personali, Poesie d'amore)

              Ricominciare senza di te

              È difficile ricominciare,
              dimenticare il passato
              guardare altrove
              sorridere al presente,
              come se quell'orizzonte
              non fosse mai esistito,
              come se il mio cuore
              non avesse mai provato
              tutte quelle emozioni,
              tutto l'amore che vive ancora
              dentro di me per te.

              "Le onde del mare danzavano per noi
              il ballo della vita."

              "I nostri sogni che si rincorrevano
              nella notte buia
              colma di silenzi e di misteri."

              "Un attimo di passione
              era una freccia
              che trafiggeva il tuo cuore."

              Cerco di reagire,
              di sorridere,
              di essere forte,
              ricominciare senza di te,
              ma non basterà una vita intera
              per dimenticarti!
              Dimenticare quei momenti
              dentro il mio cuore non potrà
              mai entrare un altro amore,
              dolce, unico, raro
              è vero come te, amore mio!
              Composta mercoledì 2 maggio 2012
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                Scritta da: Rosa Triglia
                in Poesie (Poesie personali, Poesie d'amore)

                La magia di un sogno

                Ci guardavamo negli occhi
                mentre la passione
                prendeva il sopravvento.
                I tuoi baci ardenti
                le tue mani sul mio corpo
                che frugavano ogni parte di me.
                Bruciavo d'amore,
                ansimando senza fiato.
                Una spiaggia dorata
                la luna, le stelle sopra di noi,
                i tuoi movimenti frenetici
                ma dolci allo stesso tempo,
                colmi di passione,
                di desiderio
                e come le onde del mare
                ti venivo dietro
                nella dolcezza di quegli attimi
                senza respiro.
                Sembrava tutto vero.
                La magia di un sogno,
                un sogno meraviglioso
                un sogno dolcissimo
                un sogno come te, amore mio.
                Composta giovedì 12 aprile 2012
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