Poesie personali


Scritta da: Gigliola Perin
in Poesie (Poesie personali)
Si perde l'amore per il troppo amore,
non lasciare che la paura ti annebbi la mente.
Tu vedi i suoi occhi tutti i giorni,
senti la sua voce
e mentre ascolti il suono dei suoi pensieri,
tu saprai cogliere le vibrazioni del suo cuore.
Tu solo sai ciò che la sua anima nasconde,
conosci il suo segreto,
che viaggia accanto alla tua ombra!
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie personali)

    L'amore è la medicina del mondo

    E salto di prua e di poppa, incurante
    del vento di libeccio e delle mie gambe stanche
    con identica luce nei miei occhi,
    ancora uguale e perso, vagabondo, mai domo
    come un bimbo in corsa
    ecco la meraviglia quotidiana
    eccomi incredulo, incantato, ancora mi sorprendo
    in questo intenso e caldo, cammino nel tramonto
    in questo mondo che corre, nascosto dalla fretta
    poco viene svelato in nostra colpa
    un po' come si dice, "giusto il pensare"
    ed ogni mille anni si fa un passo avanti, sopra il ponte
    che ci traghetta forse, verso il niente
    io... sono nato nel mondo delle nuvole basse
    con il respiro pesante di fatica
    l'uomo era curvo e privo di rumore
    tanto ci costò lo sguardo dritto
    e noi si andava con le scarpe rotte
    non ci importava di arrivare primi
    ciò che contava era arrivare insieme
    ci sembrava di morire piano, senza dolore
    mano nella mano
    ed oggi... siamo soli
    catapultati eroi, in un dannato mondo
    soli tutta la vita, a contenderci l'attesa
    conosco il profumo della verità
    ne ho vista spesso, tra le rovine
    nell'angoscia di un passero che muore
    nel viso, di chi stringeva le bandiere
    nei tuoi occhi innamorati e ancora
    nelle mani di mio padre
    tra la polvere di seta di riso
    nei campi di grano o di rossi papaveri
    nell'amore universale
    amami, mi guarirai con l'amore
    l'amore è la medicina del mondo.
    Composta venerdì 20 marzo 2015
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Ai re

      Ai re
      che dileggiano la poesia
      con frasi di circostanza,
      ai sovrani
      che sporcano i mari
      pisciando vergogna.
      Agli dei
      che giocano al perdono
      mischiando le carte.
      Ai principi
      che dimenticano le favole.
      Il trono, un tuono
      da trincee scavate
      con le ossa.
      Dentro chiese
      consacrate alla rivolta
      abbiate cura dei vostri nomi,
      si fa strada
      l'eco della verità.
      Composta mercoledì 15 aprile 2015
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        Scritta da: Marilisa Menegatti
        in Poesie (Poesie personali)

        Il silenzio in un abbraccio

        Un abbraccio
        Infrange la velocità del suono
        Colmando i brividi
        Che scuotono un animo inquieto.
        Lenisce il dolore
        Di un livido costante
        Insensibile la pelle
        Coperta dal velo.
        Un velo spesso
        Stoffa d'energia
        Così folle e forte e ruvida
        Da toccarla con le dita.
        Un totale viaggio coerente
        In una pallida luna
        Coperta da limpidi accenni
        D'arcobaleno in pioggia.
        Veste di sogni
        Spogliandosi d'illusioni.
        Viola il confine
        Visitando l'inferno.
        Sorge in un'eclissi
        Rivelandone il tramonto.
        Il silenzio è cosa lieve
        Dorata
        Effimera
        Priva ma colma d'estasi.
        Timida e forte
        Costante e perspicace
        Violenta e sognatrice.
        Giace tra le foglie
        D'un albero nella notte
        Tra le panchine d'un parco
        Quando la stagione è ormai dimenticata.
        Tra le lenzuola di un letto
        Quando l'amore ha consumato il suo nettare.
        Svela il suo lato oscuro
        In un violento raggio di luce
        Seguendo l'irrequieta vela
        Di una nave mai esistita.
        Composta martedì 14 aprile 2015
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          Scritta da: Marilisa Menegatti
          in Poesie (Poesie personali)

          Attendere al bivio d'un sogno

          Lasciandoti scivolare
          Come fossi olio sull'asfalto
          Lacrime sulla pelle
          Dico addio al passato
          Ai tuoi occhi di castagno.
          Una valigia colma di vuoto
          Farfalle rinchiuse in uno spazio senza nome
          Costrette in un valore diffuso
          Librate in volo al solo schiocco di dita.
          Un vizio d'illusione
          Senza senso preciso
          Si dissolvono
          Frantumano
          Confondendosi con la polvere
          Nell'aria tiepida
          D'un giorno senza tempo.
          Nulla tornerà mio soffio di vita
          Io t'attenderò al bivio
          Tra la veglia e il parallelo.
          Composta martedì 14 aprile 2015
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