Tenace volontà nel caldo luogo;
resiste all'afa il soldato
chiuso ma sereno nell'animo
temerario inneggia all'attacco.
Oggi, ricordi nell'animo bruciano,
sussulta la mente ai luoghi lontano.
Serenità è compagna nel ricordo e,
lietamente sospira il carrista a riposo.
Libera nella mente ma non nel cuore
vagava per la città tra la vorace gente.
Colma d'angoscia tratteneva lacrime;
e, nel petto, un tumultuoso cuore.
Sognava un futuro colmo d'amore
ma adesso, serenamente, seduta alla finestra
attende colui che non è mai arrivato.
Le ultime gocce della pioggia
di una giornata s'addormentano
con l'ora tarda.
Le vesti fradice d'un nero spento
sono appiccicate ad un fantasma di strada
che non sa arrestarsi.
Il gelo alimentato da soffi di vento e
la bocca vuota sono un fatale
miglioramento della sua esistenza:
la lieta fine dell'agonia dell'aggrapparsi
incosciente alla vita.
La grazia della quiete
placa ogni irrequietezza e malessere
dell'ombra scura
confusa in una pozzanghera
di fuori
la notte.
Abbagliano un viaggio notturno
fari che passano
di buia provenienza.
La vista che s'abitua al paesaggio spento,
è assaltata da bagliori tuttora appuntati
in faccia.
Uno specchio d'acqua bianca
confonde il ferreo sapore e odore di palude
con una lieta veduta.
Continua il rapimento di beltà fuggitive
e di quieti cori sparsi ogni dove...
Nella foschia più sola si dissolve
un viaggiare che ha fine silenziosa.
Un diurno cercare scopre il vano
e tace
la bianca faccia
di fronte
l'imprevisto fato.
E poi mi accorsi del vuoto
senza poterlo rendere
senza mai più poterlo riempire.
Sii la luce nel buio,
la freschezza dell'acqua per un deserto.
Sii la salvezza per chi ha bisogno di un sorriso,
il caldo abbraccio nel freddo inverno.
Senza vivere nell'ombra dei tuoi sogni,
ama gli alti e bassi di ogni giorno.
Tu sei la vita, il respiro del mondo.
A pensar troppo
si rischia di sognare
a volte anche affondare
nella concretezza che
non si vive per morire
ma soltanto per amare.
Questa vita va di fretta,
sempre pronta a disprezzare
come un fiume di parole
che non sa più dove andare.
Potessi dire tutto
non basterebbe l'universo...
pensieri persi
in spazi tersi...
che io voglio ricordare
tra le stelle per cercare
forse ancora le più belle
che richiamino il tuo viso
con impresso anche il sorriso.
Ma a completare questo miracolo
mancan gli occhi di diamante
son la cosa più preziosa
che vorrei in ogni istante.
Per star bene occorre
un filo di nuvola
azzurro ceno
pendere dal vento e annusare
il frumento
Farne tesoro in ogni momento
E dormire sognando
un scrigno di fiori e colori
con cui fare l'amore
mentre fuori piove.
Non posso dir
cosa ho sognato,
non destar
illusione
sono obbligato,
quel che viene
in sogno
son desideri,
insidi nell'anima
per ella dichiarati,
meglio lasciarli
riposar
sarà languido
ricordar,
quando la schiena
curva
e le gambe lente
avrò,
forse
un vecchio
solo...
... pentito sarò.
Nuvole fuse nella nebbia
vale un racconto
la parte di te espropriata
nelle candide pelli
lasciate ad asciugare
tra la rugiada posata
sul mattino.
Mentre accenno
a un gesto
maldestro
per dirti
resta
condividi una parola
un sapore
un profumo
prima d'andar via
da questa pagina.