Segmento
Esco presto
buio pesto
canti di stormi
suono dell'alba
a cominciare
per pagare una vita
e proseguire
un cammino
dato
tracciato
segmento
punto A
punto B
E la vita è tutta qui.
Composta domenica 8 marzo 2015
Esco presto
buio pesto
canti di stormi
suono dell'alba
a cominciare
per pagare una vita
e proseguire
un cammino
dato
tracciato
segmento
punto A
punto B
E la vita è tutta qui.
Non ti disturbare
a cercarmi tra le alghe
in mezzo al mare.
Lo so, hai altro da pensare
da fare
i capricci del tempo
i mercanti nel tempio
l'amore e gli amori
a vapore alla griglia
son senza pariglia.
I frutti di mare
maturano sempre
anche senza te
mentre affondo
nell'abisso
e lascio un messaggio
al pesce palla
l'unico che riesce
a stare a galla
nel mare
senza te.
Gente da poco,
poco cervello,
poche idee;
degrado morale e culturale;
non sanno,
non vedono,
non capiscono;
sanno solo mangiare
bere,
e vivacchiare alla meglio;
gente da poco,
nulla da dire,
molto da perdere,
perdere.
Quando la mia mano,
cauta,
cerca il tuo vello
in un buffetto veloce,
la tua bocca
mordendo l'aria in rapidi schiocchi,
mi dice che no,
ancor non ti fidi.
Non è importante, occhi tristi,
occhi di cane,
se ti ho salvato,
se per questo mi ami,
se mi cerchi, poggiando
la tua zampa nella mia mano.
Se mi segui anche dove
i ricordi ti fan tremare.
Oppure, se da spiragli di finestre
con lo sguardo e l'udito,
tacito e immoto mi fiuti per ore,
nel mio sordo lavorare,
per riaccompagnarmi finalmente
alla mesta nostra casa
in un brusio di gaiezza.
Se infine, accasciandoti
presso il tiepido uscio,
con occhi opachi di vecchiaia
mi guardi determinato:
mi rassicuri della tua
guardia certa.
No. Non importa.
Perché ancora l'umanità ti spaventa;
ora che sei vecchio, amico,
ancora noi umani siamo bestie feroci.
Ed io, uomo, ho fallito:
la tua tristezza si fa mia.
Mi accascio e ti abbraccio
e tu non capisci,
o forse sì,
occhi tristi,
occhi di cane.
Pregiato, prezioso
al punto tale che, per un istante
dimentico anche il mare.
Cremoso, importante
per un gentile da ricordare.
Dorato, maritato al gusto
di domeniche disabitate
incantate da un mezzobusto.
Assaporo l'età dei giochi, delle rincorse
profumo di speranza,
annoiato da troppe farse,
barattata con una sbronza.
Al cioccolato mi festeggia
sfila in fila (da applausi... lo giuro) accattivante
crema e appartenenza, mi accompagna
perso in un angolo del futuro
a digerire inverni
senza pioggia.
La nostra vita mai sarà finita,
nemmeno tra secoli di distanza.
I ricordi fissi nella nostra mente
per sempre vivranno,
da vivi nel cuore
e da morti nelle tombe
o nei posti da noi consumati,
nelle fotografie e nei cuori
di chi ci rammenterà.
La nostra anima è immortale,
in un altro corpo si reincarnerà
o in cielo andrà,
ma saremo sempre noi
assieme ai nostri ricordi
che li rivivremo per sempre.
E chissà, può darsi
che ci rincontreremo
con le vecchie anime del passato,
che abbiamo conosciuto da vivi.
A quelli che pensano
che leggere sia tempo perso
perché hanno troppa fretta di arrivare,
che le parole non abbiano valore,
perché sulla bilancia non pesano nulla.
A quelli che ritengono
gli uomini di un tempo ormai superati,
perché non possiedono il giusto metro
per poter misurare lo spessore dell'oggi,
a quelli che darebbero schiaffi anche alle nuvole
per interrompere il loro inutile pianto.
A quelli che vorrebbero riempire il silenzio
perché è un insopportabile taglio nel suono.
A quelli che trovando un sasso, anche il più piccolo,
che d'improvviso gli sbarra la strada
lo scaraventano giù nel dirupo
senza fermarsi un poco a pensare.
A tutti quelli che pensano
che una donna
sia solo una pagina nel libro dell'uomo,
che i bambini coi loro sogni a colori
in fondo fanno solo rumore,
che nella tasca dell'uomo canuto
non sia rimasta più fantasia,
e che un fiore nasca per poi morire
senza un vero e proprio motivo.
A queste persone rispondo
che i mattoni di cui è fatto il mondo
sono stati costruiti attraverso il Pensiero,
riportato sui libri che ancor oggi ci parlano,
che le parole hanno grande valore
perché hanno cambiato il volto alla storia,
che gli uomini di un tempo hanno saputo lottare
e con la pazienza misurano l'oggi.
Che la terra, senza le nuvole
morirebbe subito d'arida assenza,
e che il silenzio è benedizione
perché fa nascere pensieri più freschi.
Che sotto il sasso, se sai guardare
cresce l'erba di un'idea per cambiare.
Che le donne hanno un'anima grande
che contiene tutto il sapere,
che i bambini fanno rumore
per insegnarti che la Vita è splendore,
che l'uomo canuto inventa ogni giorno
un modo nuovo di vivere il Tempo
e che il fiore vive e poi muore
per esprimere il suo canto al Signore.
Ginocchia strette tra le braccia.
Uno sguardo che solca il mare
e infrange scogli perduti.
Il ticchettìo della pioggia
musica cerchi che ondeggiano
e tornano a virare.
Come i pensieri.
Sogno e realtà confusi
Nell'eterno ritorno dell'onda
che afferro e che fugge.
Ecco che spunta,
bello, ricco di sogni
di una notte d'amore.
Fuori piove, tira vento,
ma dentro c'è il fuoco
della notte d'amore.
Conserva il calore
che irradia il corpo,
avvolge l'amata
di baci radiosi,
brilla nel cuore
una gioia infinita.
Le giornate non son più cosi corte
il sole è un pochino più forte,
le rondini vanno in cerchio formando
e i bambini a pallone giocando,
primavera con un fiore che sboccia
e l'estate con calma si affaccia.