Poesie personali


Scritta da: F F
in Poesie (Poesie personali)

Il mio kardia

Questo mio kardia
batte senza posa
da quand'era piccino
come boccio di rosa.
Muscolo di vita,
caldaia di pensieri,
A volte salta il passo
o vibra a spron di tamburo
e quand'è vecchio e solo
si fa così malinconico e assassino.
S'empie, spinge e sparge sangue
dall'alluci fin su ai capelli
e quando smetterà questa pompa magna
vorrei cader nel sonno anch'io
senza lagna.
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    Scritta da: F F
    in Poesie (Poesie personali)

    La maschera sotto

    Non ci sarebbe niente da ridere
    se non di noi stessi,
    eppur belle mietitrici
    falcian via le messi,
    contente,
    con l'Amor in mente.
    E pur la vecchia mietitrice
    falcia via avida le genti, indifferente,
    tale è Morte repente.
    Non si può far a meno di sorridere, allora,
    se così son disposti i denti
    dei nostri poveri teschi.
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      Scritta da: Pasquale Laurenza
      in Poesie (Poesie personali)

      La mia città

      Dai collinari declivi
      scende l'abbraccio di questa città
      alla conca
      dell'azzurro mare.
      L'estivo tepore
      rigenera
      la linfa della vita,
      e incendiano,
      gli aperti balconi,
      i mille e mille colori
      dei fiori.
      E mentre guida la luna
      un gregge di barche,
      sul tranquillo mare,
      dorme
      il cuore della città
      negli antichi vicoli
      permeati di storia,
      ed anch'io, alfine,
      cerco il riposo
      al quotidiano travaglio.
      Composta venerdì 13 marzo 2015
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        Scritta da: Giacomo Moglia
        in Poesie (Poesie personali)

        Non dimentico te...

        Quasi ancora sento
        il tuo profumo
        che di scatto
        incombe la nostalgia di te
        che agguanti il mio cuore caldo
        che freme per amore
        ma consapevole del non durare.
        e piange ancora
        tradito e ancora tradito
        trema di passione
        che non dimentica
        il venir meno della gioia
        che breve si era insinuata
        e avvolta da quel guanto
        che diventato morbido
        raffredda il mio cuore e muore.
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          Scritta da: Giacomo Moglia
          in Poesie (Poesie personali)

          Il buco della suola

          Girato l'angolo ed è subito vuoto
          che il caldo asfalto fa tremare l'aria
          e piango
          sono solo piccolo
          dalle calzette corte
          braghette anche
          e se guardo bene
          anzi se sento quell'asfalto dentro me
          il buco della suola
          mi consuma di vergogna.
          Mi rituffo ancora
          solo
          nell'oblio di quel ricordo
          e piango
          ancora solo sono
          ma quel buco non c'è più
          nella mia scarpa
          ma rimane solo un buco
          nella mia anima.
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