Poesie personali


Scritta da: Gabriele Amoroso
in Poesie (Poesie personali)

Inquietudine

Bevi, bevi con me, amico mio.

In questo vino oggi c'è il sapore
d'inquietudine e dolore
che sopprime la mente
e da voce al cuore
che ha vissuto in silenzio
senza far rumore...

la nebbia piano svanisce
e appaiono così... a strisce
le immagini nascoste
ricoperte ancor di croste
che in libertà sanguineranno
e i segreti svaniranno
così di me sapranno
che la paura mi rinchiude
in quel mondo del pensare in cui si schiude
il sapere di una vita che s'improvvisa contadina
all'ordine del male
e semina avvilita sul mio fertile terreno
custodito dal quel tale
che nel cuor vien meno
e fa di me un'anima spenta
come chi mai si accontenta
di una vita che al progredire è così lenta
che al tempo stesso... spaventa.

Sento... il bisogno di cogliere il momento in cui si lascia andare
la foglia dal suo ramo...
Sento che è il ventesimo inverno mi vuole abbandonare
senza ch'io esaudisca il pensiero che più amo.

L'animo sensibile che porto nel mio corpo
mi confida che il mondo è un luogo assai sporco
dove ogni vivente ha un'unica sorte:
quella di un bacio... inerente alla morte.

Ma... Signori miei, prima di morire
l'umano ha un unico compito, quello di soffrire
e rimpiangere gli errori di una vita agonizzante
e scivolare in quell'infinito universo,
angosciante.

Oggi mi sento abbandonato
come l'ultimo pianeta
dalla biografia incompleta
di cui non si sa quando è nato
e perso, cerco di brillare
di luce propria
che impropria
continua a somigliare
a ciò che è più lontano
tipo un sogno americano
che solleva l'animo
come fosse un incantesimo
e ti porta al sorriso
di chi lascia l'inferno
e trova il paradiso.

Io, delicato e innocente.
vorrei poter entrare
nella mente della gente
per divertirmi a scovare
l'illusione sorprendente
che culla tremendamente
i lor pensieri;
e nel nulla... spedisce i desideri
di una vita senza giudizio
e piena di passione
che mai ha trovato inizio
e mai troverà una conclusione.

Beviamo.
Beviamo ancora amico mio.
Stasera collassiamo.
Senza mai fermarci.
Senza mai scordarci
di quello che insieme siamo.
Composta lunedì 10 marzo 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Fidanka Kostadinova
    in Poesie (Poesie personali)

    Retro

    Che meraviglia! La Terra è rotonda!
    Mi rendo conto solo adesso,
    guardando la nell'orizzonte,
    dove finisce il mare e
    non si vede la costiera a fronte,
    nonostante che esiste, lo sappiamo!

    La superficie enorme dell'oceano mondiale,
    ci fa comprendere la verità,
    c'è un particolare,
    questo che noi pensiamo, percepiamo come piatto,
    ha forma ovale, e non solo,
    ma gira con velocità intorno a se stesso
    e intorno al Sole.

    Ancora più sorprendente è la concezione,
    che questo mare davanti a me,
    ha la forma di sfera
    e l'acqua non cade,
    rimane legata alla Terra!

    Lo guardo ancora una volta.,
    il mare davanti a me,
    sembra così tranquillo, così piatto,
    è una illusione che ha storia antica,
    è la illusione di pensare,
    che tutto va liscio,
    quando in fatti,
    gira intorno al centro molto più importante!
    Composta giovedì 1 agosto 2013
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Erika Baini
      in Poesie (Poesie personali)
      Il male di miele violento rimbomba
      sullo sterno. È una folle bomba.
      Mi inebrio di brividi di chitarre,
      echi di violino, note bizzarre.

      Oscuro mio cantore maledetto
      poeta, parole dentro al mio letto,
      mi porti dove non ci sono porte
      addolcisci questo sentiero di morte.

      Hai straziato il mio povero cuore
      lacerato di urla, trame di dolore,
      l'hai baciato e ci hai fatto l'amore.

      Amore, fai una metafisica danza.
      Sì, lei mi avvolge fino alla fine,
      godi, non fermarti, della mia forma
      e sostanza.
      Composta martedì 25 marzo 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Fidanka Kostadinova
        in Poesie (Poesie personali)

        La saetta

        Il cielo sempre più scuro,
        silenzio, animali agitati,
        vento leggero, rumore casuale,
        sguardi incrociati, brutta sensazione,
        saetta grande inaspettata,
        silenzio, un attimo,
        e... tono,
        che ferma la vita per un istante,
        paura, agitazione,
        solitudine tremenda,
        pentimento dentro,
        disorientamento,
        è la natura che comanda,
        la anima è piegata a dieci,
        solo se passa questa tempesta,
        promette che diventerà più modesta!

        Seconda saetta illumina il cielo,
        silenzio, prometto, prometto...
        O Dio... aiuto!
        Tono più forte di prima!
        E si è liberata la pioggia,
        in un attimo si è scaricata la tensione,
        score acqua da per tutto,
        porta ogni incertezza,
        lava e rinnova ogni cosa,
        dentro e fuori siamo liberati,
        dalla sporcizia e di pensieri.

        Che paura!
        È finita questa avventura,
        è sorriso di nuovo il Sole,
        siamo molto più belli adesso.
        Beata la natura!
        Composta giovedì 6 marzo 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Fidanka Kostadinova
          in Poesie (Poesie personali)

          Lunedì

          Rumore di musica,
          musica di rumori,
          il corpo pesante,
          destra, sinistra,
          avanti, indietro,
          due tavole pronte per poker,
          i giocatori assenti,
          un spazio nuovo,
          fatto tutto di legno,
          accogliente?... "may be!"

          Lunedì sera,
          vuota di divertimenti,
          mezzanotte - jazz, Facebook,
          partite calcio registrate,
          mobili morbidi, futuristici,
          caldo di record per autunno,
          diversi colori, diverse razze,
          diversa età e jazz francese,
          quartiere nero di Parigi,
          tra due stazioni ferroviarie,
          una isola protetta,
          una bolla di sapone
          tra due partenze!

          Amici di vecchia data nascosti,
          si sono svegliati improvvisamente,
          si sono uniti,
          la dimensione è cambiata,
          bastava essere presente
          nella città senza tempo....
          Composta venerdì 11 ottobre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Alessandro Lemucchi
            in Poesie (Poesie personali)

            Il nettare di Odino

            Quando il seme infuso
            dal putto alato
            all'odio è consacrato
            è il cor di fiele effuso.
            Come erba maligna
            rabbia e rancore
            nella mente alligna
            di turpi pensieri evocatore.
            L'alma del dolce sentimento defraudata
            senza respiro alcuno
            da lame di fuoco è trucidata
            e fede non avrà più pe veruno.
            Nel sacro nettare di Odino
            affoga la disperazione
            sperando i calici il dolor avvezzino
            e dal liquido ambrato cerca alienazione.
            A Cronos che tutto ingoia
            del tormento faccia suo pasto
            affinché l'essere non muoia
            e all'astio nuovo amor opposto.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Sereno notturno
              in Poesie (Poesie personali)

              Il sentiero provvisorio

              Ognuno deve necessariamente capire
              ciò che assorbe dall'altro.
              Ciò che s'insinua nell'altrui istinto
              tutto quello che vive nella complicità.

              Captare se i colori sono quelli dell'arcobaleno
              dopo un temporale estivo.
              Oppure disegnati
              dai colori del nuovo giorno.

              Nulla penso e se lo faccio
              sembra sempre io abbia qualcosa.
              Sono solo pensieri del giorno
              quelli che rendono veloce l'attimo.

              Sciacquati con una birra media
              ad un tavolo del pub.
              Sono quei fottuti pensieri
              che scavalcano ogni cosa trovano.

              In quel percorso misto
              fatto di escursioni dell'anima.
              Rimangono pensieri
              che lasciano spazio all'azione.
              Composta giovedì 27 marzo 2014
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Zio Steve
                in Poesie (Poesie personali)

                Rendering

                Diamo spessore alle nostre passioni.
                la tecnologia ci conduce
                dalla mono-dimensione di Marcuse,
                alla dimensione zero.
                Necessario un rendering,
                siamo fatti di materia.

                Da tempo non mi dedicavo alla scrittura,
                il quaderno si lascia afferrare,
                chiedendomi di essere scritto.
                Mescolare inchiostro e carta,
                amplesso intellettuale.

                Ripensamenti ed asterischi,
                sono le piccole attenzioni
                che diamo a chi promettiamo amore.
                Una carezza, un abbraccio per calmare un brutto sogno,
                sentire il suo contatto anche nel sonno.
                Cercarla nel sogno e ritrovarla
                Dita tra le dita.
                Ancora più spessore,
                ancora più materia.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Zio Steve
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Gioco e piango

                  A lui piace definirsi colto,
                  i libri gli danno sicurezza
                  in questo tempo incerto.
                  A vederlo non si direbbe,
                  nella sua aura di timidezza
                  da pulcino bagnato.

                  Sa che Dio esiste,
                  guarda il cielo e sussurra:
                  "sai che non sono opportunista con Te,
                  non rompo le nuvole
                  in caso di necessità,
                  per guardare il cielo".

                  E poi domanda:
                  "perché delle colpe di chi non si vede,
                  ne risentono coloro che si espongono alla luce del Tuo Sole,
                  ripeto il Tuo Sole
                  il Tuo Dono per noi.
                  Ho commesso tanti errori nel mio percorso,
                  ma della fame, della guerra
                  che colpa ne abbiamo noi?
                  Eppure oggi ho rimorso
                  Di essere uscito dal lavoro
                  Dieci minuti prima,
                  cosa pensa in questo momento
                  chi costringe questo bimbo
                  al quale sto passando accanto
                  a restare qui,
                  a chiedere qualche spicciolo.

                  Noi leggiamo libri,
                  percorriamo lunghe strade, piccoli sentieri,
                  scorgiamo la bellezza nella sofferenza,
                  giochiamo con il mondo e piangiamo con il mondo
                  quando incontriamo intermezzi esistenziali
                  lungo il percorso.
                  E quel bimbo gioca con il mondo?
                  E chi sfrutta quel bimbo, piange con il mondo?
                  L'Armonia del Dolore.
                  Vota la poesia: Commenta