Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Un pensiero da cacciare

A cosa mi serve
dirmi che poteva andare peggio
quando so benissimo
che doveva andare meglio.
Forse ad acquietare la mia rabbia?
Solo quando smetterò di respirare
non la sentirò più,
spero.
Forse
a farmi smettere di continuare a combattermi dentro
anche se non ho mai vinto?
Vorrei conoscerlo,
vederlo in faccia
questo peggio,
e poi spiegargli bene
quale era il meglio
che ho perduto.
Composta martedì 24 dicembre 2013
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Buon Natale

    Quando la
    gioia, è troppo distante
    dagl'occhi, e ogni pensiero
    scolora

    Non resta più nulla, ch'esprima in vivaci
    parole

    L'immenso piacere del Dono, che rammenti un
    poco il Natale, luogo di luce, di pace
    di musica ed amore

    Rimane solo l'Augurio, quello di rosso vestito
    appena colto dal
    cuore

    Per dirti senza parole, Amico, godi codesto
    Natale, con tutto te stesso, col
    tuo contorno d'amore

    Come se fosse il
    solo
    Come se fosse il
    migliore.
    Composta lunedì 23 dicembre 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Un bacio

      Ti mando un bacio dai mille colori,
      pieno stracolmo d'amore,
      soffice come un fiocco di cotone,
      caldo come lava di vulcano
      che scorre dal mio cuore
      per mostrarti tutta la mia passione
      e se questo non bastasse,
      chiederò alla luna cosa fare,
      pregherò il sole che mi venga ad aiutare,
      al mare dove andare
      e ai monti di aiutarmi a sognare.
      Tutto questo solo per continuarti ad amare.
      Composta lunedì 23 dicembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Resta con me

        Ti prego resta con me stanotte.
        Aiutami a contare le stelle.
        Fammi volare ancora un po'.
        Non lasciarmi da sola in questo buio.
        Ho paura.
        Ho paura. E tu sei il solo in grado di salvarmi.
        I miei occhi ora stanno piangendo.
        Tutto sembra crollare quando tu non ci sei.
        Quello che devi fare è prendere la mia mano e camminare con me nella foresta.
        Composta lunedì 23 dicembre 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          A Katia, un poeta per amico

          Devo confessarti che sono rimasto
          sorpreso e sconcertato della tua decisione
          di trovarti un fidanzato

          Ma conoscendo la tua riservatezza
          ho capito che si tratta di un uomo
          che sa rispettare la tua certezza...

          sono quindi infine lieto della tua decisione
          Ma da uomo non posso non pensare che
          io avrei potuto stare al posto del buon Alvaro!

          Mi consola però il fatto che malgrado il tuo onore
          non mi hai mai concesso il tuo amore, ma
          sono stato io il primo ad avere un posto nel tuo cuore!

          Sono stato io ad aver colto il miglior frutto
          e rivendico il giusto merito di aver scatenato
          in te il vento della passione, nonostante tutto...

          Sono riuscito, per la prima volta dopo 4 anni
          e con grande soddisfazione, a farti provare l'amore
          vero, naturale, cerebrale senza penetrazione!

          L'amore con la A maiuscola dopo anni di astinenza
          un vero orgasmo, libero e meraviglioso
          d'improvviso ti sei chiesta, ma come ho fatto a stare senza?

          Miracolo! l'amore che ti ho trasmesso con la mia poesia
          ha sciolto ogni tua riserva e ho potuto notare la trasformazione
          del tuo corpo via via che saliva l'eccitazione della passione

          Infine ho capito una cosa! Tu potrai concedere fisicamente tuo amore ma io sono e resterò per sempre il tuo amico fedele
          e poeta del cuore!
          Composta lunedì 23 dicembre 2013
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            Scritta da: Fragolosa67
            in Poesie (Poesie personali)

            Lavoro e dignità dell'uomo (dono segreto, la libertà)

            Rullano i tamburi ma non è festa.
            Avanti popolo alla riscossa!
            vogliamo pane, lavoro e ripresa.

            Chi ha rubato la nostra vita?
            Forza italiano urla più forte
            in tutto il mondo vi è uguale sorte!

            All'arrembaggio osiamo dire
            forconi in mano e grida infinite.

            Volano pagine di Costituzione
            quarto capitolo non ha padrone.

            Celle si aprono, non è un indulto ma
            affare di Stato non contemplato.

            Grande Signora dove sei ora?
            Cosa succede in questa aurora?

            Cos'è scompiglio, chi ha tradito
            chi non ha dato o ha dormito?

            Europa si chiama la nostra condanna
            Italia è ferita.
            Si sente tradita.

            Scelte si fanno senza ragione.
            Il popolo ha fame e cerca un signore.

            Che dici mio frate?
            Chi è il designato?
            Cerchiamo qualcuno che ami lo Stato.

            Io guardo da un angolo e non capisco ragioni
            poi vedo una donna andare dai tuoi.

            Italia:
            Sono l'Italia, non vi abbandono
            triste è il destino ma non repentino.
            Vi abbraccio fratelli.
            Son quasi sconfitta ma non finita.
            Continua la vita.

            Vi osservo e mi chiedo se posso sapere
            chi siete e che fate. Mostrate le mani!

            Io sono un commerciante di cose pregiate.
            Ho perso i clienti e non sono tornati.

            Io sono straniero e chiedo diritti,
            casa, salute, lavoro per tutti.

            Io sono padre e voglio portare
            un pezzo di pane ai figli e al cane.

            D’un tratto Italia si sposta di netto
            mi vede e incontro a me viene.

            Esito un poco ma capisco che è il tempo.
            Allora indietreggio ma poi dico il vero:

            Strappata mi fu la vesta
            con cupidigia maldestra.

            Con passo che tentenna vago avanti e indietro
            e alla folla non mi lego.
            Amor di Cristo mi veste e una rosa
            lascio cader sul suolo davanti a te Signora.

            Italia:
            Chi sei donna quasi ignuda
            mi chiede porgendomi il suo manto.
            Non vergognarti di mostrarti e raccontami il tuo pianto.


            Io:
            Vedova sono e orfani del mio grembo porto.
            La città dei miei beni mi ha reso spoglia e
            oggi non ho bandiera per dirti onore e gloria.

            Italia:
            Il vento è fermo.
            Stendardo mio sventolar non vuole.
            Costituzione ti dono e un inchino ti porgo!
            Copriti con la mia veste come si è sempre fatto.
            Mandato via è il gran capo ma diritto è rimasto.

            I Figli tuoi sono i più belli.
            Italia li abbraccia prima di altri fratelli!
            Lavoro e dignità gli deve e non preoccuparti
            perché se madre con te io sono
            l'amor di padre li veglia d’uopo.

            Non piangere donna al mio cospetto.
            Italia ama le madri dei suoi figli.
            Coraggio ti dico e avanti alla folla mettiti.

            Infreddolita oso raccoglier l'abbandonata rosa
            la metto in capo mentre Italia con forza
            si è strappata il manto.

            Italia:
            Se mala gente ti ha tolto tanto,
            io ti rivesto e ti do coraggio!
            poi mi copre il corpo asciugandomi il pianto.

            Forse sto sognando mi dico allora
            in questa confusione ho visto tutti perder diritti.
            Domani sarò sveglia e triste come ora.

            Un uomo io ho sepolto, l'amore mio di sempre.
            Lavoro mi han rubato e denaro mio dato
            a chi non conosce affanno.

            Intanto che parlavo
            il falco volava  pellegrino e ritornava.
            Voleva non esser vinto d'Italia innamorato.

            Signori che votate, un gesto vi chiedo ancora:
            Prendete la bandiera e urlate più di ora!

            Voce di campo:
            Togliamo ai dirigenti per dare a chi non ha.
            Aumento ai dipendenti, rialziamo saracinesche!

            A furor di popolo urlavano tutti
            vogliamo libertà, giustizia e democrazia.

            Un uomo che ci guidi e ami la nostra terra.
            Non riforme ma soldi e trionfi!

            Clienti e tangenti ci hanno piegato
            ma siamo un popolo forte e ci risolleviamo!

            Libertà chiediamo in coro.
            Dono segreto per ogni uomo.
            Composta lunedì 23 dicembre 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              Il conto

              A quelli
              che hanno avuto un morto in casa
              non bastano le scuse e le medaglie.
              Loro
              vogliono il sangue.
              A quelli
              che hanno perso ingiustamente
              i frutti di una vita
              non bastano gli appelli alla fiducia.
              Loro
              vogliono vendetta.
              A quelli
              che hanno già dato
              non interessano i progetti per domani.
              Hanno perso il domani di eri
              ed il presente.
              I tanti,
              troppi
              che hanno pagato
              e pagano per gli altri,
              hanno diritto al sangue.
              Composta lunedì 23 dicembre 2013
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                in Poesie (Poesie personali)
                Lo sai che tanto ti bastano due battiti di ciglia
                per far perdere la testa

                Lo sai che tanto nella tua vita
                non esisterò più
                lo sai che quelle parole non sono vere

                Lo sai che puoi raggiungere tutto
                il mondo, la luna, il sole
                non sono lontanamente belli come te

                Per questo puoi tutto

                Ciò che non sai
                è che
                hai fatto di me una vittima
                delle tue ciglie

                Sgorgherò lacrime pensando
                ad un amore improbabile
                unico e per questo irraggiungibile
                come le stelle

                Anche loro uniche e inarrivabili
                come te

                Una rara stella che ho solo visto
                passare di fronte a me
                ma che non sarai mai nella mia vita

                Il mio resterà un cielo nero

                Non sai cosa possa essere
                un maledetto amore impossibile
                io si
                per questo vedi in me un volto triste

                Vorrei amarti
                come solo si può amare
                un amore impossibile.
                Composta venerdì 30 novembre 2012
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                  Scritta da: Sabrina
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Magnifico sentire

                  Così, mentre ti lasci rapire dai mille pensieri,
                  da ciò che rimane dentro di oggi e di ieri,
                  la realtà si allontana e tu scappi lontano,
                  mentre ogni parte di te si stende sul divano.

                  La mente è altrove, il cuore è agitato,
                  di colpo una manina ti sfiora e ti ha risvegliato;
                  ti accorgi in un attimo di esser fuggita
                  lontano da questa tua indecifrabile vita!

                  Intanto ti avvolge un dolce sentire
                  che dona il sorriso e che ti fa gioire,
                  in questo tuo immaginario ritorno
                  nel presente di mamma e donna di ogni giorno.

                  La mano si posa sul corpo del tuo bimbo adorato
                  che ora sulle tue gambe si è accomodato:
                  e come per incanto e Amore infinito
                  capisci che la Vita non ti ha mai tradito!

                  Il tuo cuore esulta e batte veloce
                  mentre davanti a te c'è solo la Luce,
                  interrotta nel centro da un torrente che avanza
                  bellissima immagine della Vita che danza!

                  Capisci così che il tuo "amare" si è espresso
                  nel tempo di ora e nel tuo Essere di adesso:
                  la gioia è grande e la gratitudine è enorme
                  per lo "scricciolino" che su di te si adagia e dorme!
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                    Scritta da: Susan
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Da piccola

                    Da piccola
                    sognavo di
                    scrivere racconti
                    d'amore,
                    sai come le favole,
                    poi
                    la vita mi ha cambiata,
                    E già
                    la vita non è mai
                    quello che sogniamo,
                    la vita è solo
                    un unica strada,
                    ove non si torna
                    indietro,
                    ma vai solo avanti,
                    ed io,
                    io volevo scrivere
                    di favole,
                    favole
                    a lieto fine,
                    e mi ritrovo
                    a scrivere
                    della vita,
                    che troppo spesso
                    un lieto
                    fine non ha,
                    se non l'illusione
                    di un domani,
                    si un domani
                    di un sogno!
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