Le migliori poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Un grande dolore

Un grande dolore
ti lacera il cuore
e l'anima grida,
nessuno ti sente,
vorresti morire... sparire
non pensare più a niente.
Ma dentro più forte
ti toglie le forze,
ti rende impotente,
ti assale ti sfida,
ti succhia la vita
e quel che ti resta.
Non c'è più speranza,
non c'è più futuro,
c'è solo quel muro
per sbatter la testa.
Ma niente ti resta,
soltanto dolore... dolore, dolore...
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    Scritta da: Anna De Santis

    La foglia

    Una foglia si stacca da un ramo,
    il picciuolo protende ma invano.
    Il vento la spazza lontano
    è smarrita, non sà dove sia,
    e s'accorge pian piano
    che linfa non scorre già più nelle vene.
    Su un prato cade sbiadita...
    Il sole accartoccia la piccola foglia appassita,
    pestata, sbriciolata, resiste;
    solo polvere resta,
    ed il vento la porta lontano.
    Quel che era, ora più non esiste.
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      Scritta da: Anna De Santis

      Gli occhi di un bambino

      Occhi dolci di bambino,
      dubbi, desideri esauditi,
      sorrisi, gioie infinite,
      stupore, malinconie,
      specchi dove trovare il vero,
      in quegli occhi ingenui finisce il mistero.
      Profondi occhi in cerca d'amore,
      è continua richiesta,
      un cielo in cui perdersi tra il pensiero ed i colori,
      affamati di sapere, pace e tranquillità.
      Qualche lacrima và asciugata da una parolina fatata,
      da una mano sicura, ed a sera un bacio sugli occhi
      una carezza, per una dolce nottata.
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        Scritta da: Anna De Santis

        M'hai dato troppo core

        Caro er mio Signore
        m'hai dato troppo core,
        me sciorgo a na carezza,
        davanti ar tramonto, a un fiore
        nun sopporto er pianto de na creatura
        tutto me fà tenerezza.

        Me dovevi da fà
        er core più duro
        privo de sensibilità
        così che davanti a tutti
        me potevo parà
        e sicura nelli occhi a li guardà.
        Certo che un poco e un poco
        puro m'accontentavo
        ma cor core così bono
        tutti se n'approfittano.
        Bè, nun fà niente
        vojo esse così come sono.
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          Scritta da: Anna De Santis

          Il mio cuore

          Sentirti ancora, sentirti ora
          sopra questo cuore
          che non smette di battere
          con le tue carezze
          baci incandescenti
          mani che si perdono
          sopra la mia pelle
          con le mie certezze
          fianchi sopra un'onda
          che torna e ritorna
          a lambire rive e poi m'inonda.
          Al tempo sopravvive
          questa folle passione
          e manchi ogni minuto alla mia bocca
          al mio bisogno che si tocca.
          Tu sei il sogno che un giorno ho incontrato
          stringendoti a me ho immaginato
          che solo tu potevi farmi donna
          e con te ho provato.
          Io sono quella che sempre
          esaudirà le tue più strane voglie
          sarò per te ed in te
          se lo vorrai
          come per me, in me
          tu per sempre sarai.
          Composta nel 2009
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            Scritta da: Anna De Santis

            Perdersi

            Sera, torno a casa
            la strada è lunga
            cammino lentamente, guardo in terra
            e la mia ombra non mi vuol seguire.
            È la voglia di perdersi
            e non tornare
            a volte solo per cambiare
            per trovare una ragione per continuare.
            Manca poco, sono quasi arrivata
            ma mi fermo a pensare
            torno sui miei passi
            cerco una scusa per fermarmi a pensare.
            Le stelle non mi aiutano stasera
            cosa mai potrò inventarmi
            per non salire...
            Sono stanca, annoiata da morire
            si, forse di questa vita
            e che non so mentire...
            si vedrà dal mio viso, si fa presto a capire
            poi dalla finestra mi sento chiamare:
            amore... non sali cosa stai a fare?
            Hai fatto tardi mi hai fatto preoccupare...
            Sali, non convinta
            ma è lì che devi stare.
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              Scritta da: Anna De Santis

              Quando... 2010

              Stringerai quello che non hai capito
              e solo fiori troverai
              quelli che ti ho lasciato
              fogli scritti e finalmente saprai
              quanto ti ho amato.
              Accenderai l'ultima candela
              e passerai il tempo guardando come si consuma
              quello che non hai mai visto, attraverso il fumo
              ti sembrerà più chiaro.
              Mi chiamerai ma sarò lontana, mi giungerà la voce
              la porto dentro il cuore, dimenticarti mai.
              Il volere distratto non ti ha fatto pensare
              Ed io ero lì ad aspettare
              non era mai per me il momento
              e mi dovevo accontentare.
              Non mi hai più trovato
              eppure lì mi avevi lasciato
              convinto di ritrovarmi.
              Sai non te l'ho detto mai, ma pensavo anch'io
              anche se per te mi sono persa.
              Ora cerchi quello che non hai mai visto
              né considerato
              e manca un pezzo al tuo orgoglio malato
              forse facevo parte dell'arredamento
              solo possesso non mi hai forse, mai amato.
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                Scritta da: Anna De Santis

                Basta

                Quante volte solo pensata una parola che libera, mai pronunciata
                eppure semplice e non vuole uscire perché sulle tue labbra brucia da morire
                così riprendo vita ed ancora continuo a farmi usare
                come fossi un giocattolo
                piangi e ti fai credere e strilli quando non puoi averlo
                poi lo dimentichi nel fondo di una cesta
                e ne scegli un altro per appagare l'ego
                e più non ti accontenti perché solo io ti conosco e mi vieni a cercare
                sai per certo che qui mi puoi trovare
                e bastano le tue mani che frugano per sentirne l'odore
                quel mio carillon ancora tu farai girare e suonare
                finché e per quanto questo ti può piacere
                sarà forse questa parola a farmi poi sparire
                oppure mai detta mi farà morire
                aspettando che questo mio continuo accontentarti ti farà stancare
                e mi lascerai usata e distrutta... Ora basta
                ma non posso lasciare...
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