Le migliori poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Shoah

Un groviglio di corpi,
un ammasso di morti,
senza nome, né volto.
Un orrendo connubio
di razzismo e pazzia
ci ha sconvolto la vita,
la tua... la mia...
Dietro sbarre di ferro
non si vedon che occhi
e le mani protese.
Noi dobbiamo scusarci,
ma terribili eventi
ci hanno resi impotenti
e di fronte allo scempio
di disegni infernali,
disumana progenie
meritava sparire.
Ma purtroppo "le bestie"
sono dure a morire.
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    Scritta da: Anna De Santis

    Ho paura

    Ho chiuso la mia aria,
    non voglio respirare,
    mi hanno toccato, odio quelle mani,
    cosa farò,
    mi laverò e sparirà quel tanfo di terrore
    che non mi lascia, non mi fa dormire.
    Non mi abbracciate più,
    non riesco a capire
    quale sia il giusto ora,
    voglio gridare, ma non ho più voce,
    inutile è stato,
    in quel momento, nessuno mi ha sentito.
    Ora non importa, si è pentito,
    questo ha detto e gli avete creduto...
    lasciatemi da sola, mi difenderò
    quando mai il dolore di una donna avete capito,
    ma potrà succedere ad una vostra figlia,
    una moglie, una sorella fatemi sfogare,
    se la vostra condanna è la stessa, starò a sentire.
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      Scritta da: Anna De Santis

      Santiago del cile

      Cantavo al mio bambino,
      per non fargli sentire l'eco dei fucili
      in piazza grande.
      Lo tenevo stretto al cuore per non morire.
      Tremando si addormentò.
      Angelo mio quanto soffrire,
      in questa terra meravigliosa e affranta
      dove la gente è ormai stanca di tanto subire.
      Soli io e te, mi bastava guardarti,
      tutto il mondo fuori,
      e ad ogni bacio, ad ogni carezza
      avere la certezza
      che quell'incubo presto sarebbe finito,
      e che Il sogno ormai di averti si era realizzato,
      il desiderio di sentirmi donna e mamma,
      il mio cuore aveva pacato.
      Ricordo ancora la voglia di tornare,
      di arrivare finalmente a casa,
      e non ti finito mai di raccontare,
      di quell'uccello dalle ali possenti
      che ci riportava, sopra cielo e mare
      dove cominciava il sole.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Il sipario

        E la nebbia scese come un sipario,
        tutto sfumò e nascose,
        anche quei giorni segnati, del calendario,
        nelle mani, che un tempo stringevi,
        più non rimani.
        Le promesse, le illusioni,
        le bugie e quelle strane sensazioni,
        non sapevo mai dov'eri,
        ti cercavo e non volevi,
        eppure a modo tuo mi amavi.
        Nel cuore sei rimasto, per tutto il tempo,
        ti sentivo come un brivido nel vento,
        mi sentivo sfiorare come solo tu sapevi fare,
        ed un giorno d'aprile, ti ho visto tornare.
        Ho riaperto casa, ho riaperto il cuore,
        sperando... ancora sto soffrendo
        e non si può per l'ennesima volta.
        Quel sipario scese su questa commedia,
        che mai più replicò.
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          Scritta da: Anna De Santis

          mattinata con processione a mare

          Apri la finestra, stamattina è festa
          senti le campane
          è la giornata del pescatore
          metti la coperta al sole
          goditi quel fiore
          sul balcone.

          Guarda... c'è un gabbiano
          sul tuo cielo
          pronto a planare
          su una barca che torna
          e di fiocchi e lustrini già s'adorna.
          .
          Una tradizione che resta
          tutta da scoprire
          l'aria salmastra si respira
          il mare ha sparsi merletti e diamanti
          di luce brilla e di onde spumeggianti
          sembra si sia vestito
          per quest'occasione
          con i colori dell'arcobaleno.

          Tutte le barche illuminate
          a sera ci sarà la processione.

          Ogni anno tutti i pescatori
          ringraziano la Vergine Maria
          la portano in giro per il mare
          che ad ognuno dà vita
          perché la pesca sia sempre più proficua.

          Si muove da lontano
          quella scia di luci
          intanto s'ode un canto
          il cuore s'apre questa sera
          una lacrima, una preghiera...
          ognuno che si avveri un desiderio, spera.

          Poi improvvisa una chiarore sopra il mare
          come di giorno
          Illumina la notte, si vedono le sponde
          è tutto il bello che sembrava una magia
          e che ci dava pace
          in un momento
          affoga tra le onde.
          Composta nel 2009
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            Scritta da: Anna De Santis

            L'amore vero core a core

            Tanti lampioni, tanti fochi accesi,
            tante donne intorno a quei falò.
            S'avvicina un regazzino vergognoso,
            pe scommessa fatta co gli amici,
            ad una di loro s'avvicina e je chiede:
            che lavoro fai?
            La meretrice, che Dio te benedice!
            E che vor dì?
            Distribuisco amore a piene mani
            e poi co tutto er resto
            ma pe te è presto, che sei venuto a fà?
            Pe scommessa; je risponne er ragazzino,
            nun me fa perde me danno un sordino.
            Poi dì agli amici che puro a te l'ho dato
            "un po' d'amore"
            Jò fatto na carezza sur visino,
            scroccato un bacio sulla fronte
            e me so torta na piuma pe riprova.
            Jò detto poi a quer mezz'ometto:
            fino a na certa età nun ce devi da venì quà
            questa è l'ora pe stà a letto.
            Tu hai bisogno ancora di un solo amore
            quello della tu mamma... core a core.
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              Scritta da: Anna De Santis

              Abbi pazienza

              Vicino a quell'artare
              me so inginocchiato:
              Signore mio, perché m'hai dato
              sto tempo tanto limitato?
              Eppure dalla vita, fino ad adesso
              nun ho avuto ancora
              quello che mi avevi promesso.
              Nun posso crede che te sei scordato,
              forse che so er fijo sfortunatò
              eppure nun c'è giorno che nun t'ho pregato.
              Mentre ch'ero inginocchiato,
              s'ode un pianto sommesso,
              de na mamma cor fijolo appresso,
              che pena drentro ar core,
              se trascinava dietro quer dolore,
              chiedendo grazia pe quell'unico amore.
              Co devozione, me so girato,
              pe quardà er regazzino,
              e jò detto ar Signore:
              me tengo er mio dolore
              e scusame per la mia insistenza,
              nun me strazià er core,
              sarvame te prego sta creatura,
              abbi pazienza.
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                Scritta da: Anna De Santis

                Prigioniera

                Prigioniera in doppia chiave
                in un carcere da sogno
                e lascio scorrere il tempo
                in fiumi di parole
                i miei versi che mi ricordano te.
                Cosa farai adesso e dove mai
                vicini comunque
                due cuori in pena
                legati da una doppia catena
                che non stringe
                ma quanto ci fa male.
                Questo tuo partire
                senza mai certezza
                questa lontananza
                che ci dà amarezza
                quello che mi dai
                in certi momenti
                e ti chiedo ancora...
                non è mai abbastanza.
                Composta nel 2010
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  La mia anima

                  Sicuramente, quando mi lascerà,
                  si perderà in un campo di papaveri,
                  tra il grano maturo,
                  il vento lontano la porterà,
                  andrà in cerca di un cuore puro,
                  quello di un bambino
                  con il naso in su che piange per un palloncino.
                  L'ultimo suo desiderio esprimerà,
                  si adagerà sulle onde del mare,
                  prima di salire a te, si farà cullare,
                  Salirà dove dicono è luce,
                  ma prima vorrà dare un ultimo bacio
                  a quelli che mi hanno amato,
                  a quelli che non ho mai dimenticato,
                  e non finirà mai di ringraziare
                  per tutto il donato.
                  Tu, misericordioso, perdona qualche peccato,
                  l'ho fatto perché ho amato,
                  non dovevi farmi desiderare,
                  non dovevi darmi un cuore,
                  perdonami, altro non ho da confessare,
                  la mia anima pura ti riconsegnerò.
                  Mi hai sempre detto:
                  "Ama il tuo prossimo come te stesso"
                  Ed io l'ho fatto.
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