Poesie inserite da Asianne Merisi

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Scritta da: Asianne Merisi
Tutto quello che dobbiamo essere è,
un incastro perfetto con il proprio essere,
un ruggito contro maschere taglienti,
una saggezza tra i capelli grigi e ancora l'odor di caramelle.
Tutto quello che dobbiamo essere è,
il farò nella tempesta per chi ci ama,
una marea che denuda le anime,
un bagaglio di cuore che trova casa,
il timoniere della propria vita
su approdi d'emozione.
Tutto quello che dobbiamo essere è,
un suono che non si trasformi in bieco rumore,
Il tempo che resta a non sanare ferite,
Abiti stretti da non scucire,
momenti d'angoscia scaldati dal sole.
Tutto quello che dobbiamo essere è,
Coraggio di essere.
Composta mercoledì 11 settembre 2019
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    Scritta da: Asianne Merisi
    Il coraggio delle Donne è tenebroso e perverso,
    attraversa lame di luce e sconfinati spazi bui,
    ma non si arrende mai.

    Il dolore delle Donne è una fortezza invalicabile,
    appare sempre forte, fiera, decisa.
    Ma sa piangere nel suo tempo silenzioso
    dove tu non puoi entrare.

    La coerenza delle Donne è un inchiostro di nero pece
    su fogli di bianco lino,
    una certezza stampata e indelebile.

    La passione delle Donne è un movimento erotico
    che non sconfina mai nella volgarità,
    onda violenta che che ti annega nel suo mare
    lasciandoti respirare.

    L'essenza di una Donna è incontaminata.
    Un tocco sano, una mano senza spada
    il tempo nello spazio e la memoria nel tempo.

    La mente di una Donna è il sano luogo,
    dove tu possa vivere o la tua stessa prigione
    da dove vuoi evadere.

    Forse le Donne sono ancora tanto altro e anche di più
    ma non chiedergli di scoprirsi completamente,
    lo prenderebbe come infame insulto
    e ne pagheresti le conseguenze.
    Composta martedì 10 settembre 2019
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      Scritta da: Asianne Merisi
      Una vecchia panchina
      chiama un cuore silente,
      Una brezza leggera
      sfiora i capelli.
      E si muove questa ruggine
      spazzando via il passato.

      Lo sguardo perduto,
      il futuro sognato,
      nel porto di vita io,
      attracco dolori e amori.

      Amori che mai ho vissuto,
      nel velo sottile che avvolge
      la passata gioventù.
      Ricordo e metà
      nell'attesa del caldo vento
      che spazzi via inquieto volo al passato.
      Composta giovedì 22 agosto 2019
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        Scritta da: Asianne Merisi
        Selvatica follia,
        Si siede paziente
        sulla nuda pelle e libera la fantasia.
        Non mostrarti cinico dinanzi a me. L'incontenibile brama d'averti,
        m'annienta.

        Chiedi il mio corpo,
        possiedi la mia mente,
        insinuati nel cuore,
        perché atro io... non chiesi.

        Scapole e clavicole,
        mordere e affondare,
        Ospita sul tuo corpo i miei fianchi
        di te... Io, il tatuaggio indelebile
        senza fretta, senza paure.

        Spoglia quel bisogno pudico di morale,
        dai parola alla mia passione,
        Sconfina senza poi tornare.
        Ricordandoti chi ero,
        quando lo chiederai alle stagioni di quest'anima.

        Mi riconoscerai,
        nei profumi di mille e più stagioni,
        dove io, sporca della tua libidine,
        Sazio la fame di questa passione.

        Quello che tu chiamerai sesso,
        avrà tra le mie labbra il gusto dell'amore,
        pregando i nostri umori
        finché nulla sarà esaurito.
        Perché tempo è
        e ci sarà per dare spazio a nuove passioni.
        Composta mercoledì 14 agosto 2019
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          Scritta da: Asianne Merisi
          C'erano i giorni...
          c'era lei...
          ed io dappertutto
          che insensibilmente
          insistentemente
          ossessionatamente...
          continuavo a venerarla.

          C'era un tempo
          c'era lui
          e io che di lui ero tempo
          prepotente accogliente
          imponente
          dove lui diveniva la mia preghiera.

          E c'era la sicurezza dell'assoluzione finale...
          ogni volta.
          In tutto il tempo che non riuscivamo
          ad amarci.

          Perché eravamo il peccato
          quello dove morire per amare.

          Perché siamo stati per troppo tempo silenzio...
          ed il supplizio è
          stato inevitabile.

          Ora amiamoci,
          che tu sia il mio peccato.

          Anche se ci sarà qualche Dio geloso...
          io andrò avanti.
          Solcherò le tue colline...
          bacerò la tua pianura di carne e vizi.

          Avrò piacere sul tuo corpo.
          Sentirò il sapore della tua avidità.
          E mi lascerò alle tue voglie
          per sentirmi essenza pura.

          Ed io sentirò la freschezza del tuo respiro.
          Assalirò dolcemente le tue spalle nude...
          e con profumi che vengono dal mare
          riempirò di gioia
          il tuo nido di Poseidone.

          Urlerò il piacere dalle tue alle mie labbra,
          sarò la pace dei tuoi sensi
          il godere che ti rende mio e che Dio non ci assolvi d
          a questo peccato.

          Che tu sia stata di uno...
          di cento
          o di mille uomini.
          Ora sei mia!
          E contro banditi
          e corsari di cuori...
          mi batterò piangente
          d'amore.

          Perché insieme siamo assoluzione.

          Ti amo...!
          perché noi siamo gamma...
          siamo fiamma...
          siamo dilemma e trasformazioni
          a venire poeti e profeti
          viandanti...
          la condanna non ci appartiene.

          Ti amo
          perché noi siamo
          forza, delirio, piacere e la nostra passione.

          Come nessuno ha previsto un'inizio...
          nessuno azzarderà
          azione o parola.
          Perché noi siamo delirio.
          Ed i nostri nomi...
          scorreranno sulle pietre
          e sulle acque che un giorno arriveranno a foce.
          Composta lunedì 5 agosto 2019
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