I ricordi, un inutile infinito, Ma soli e uniti contro il mare, intatto In mezzo a rantoli infiniti...
Il mare, Voce d'una grandezza libera, Ma innocenza nemica nei ricordi, Rapido a cancellare le orme dolci D'un pensiero fedele...
Il mare, le sue blandizie accidiose Quanto feroci e quanto, quanto attese, E nella loro agonia, Presente sempre, rinnovata sempre, Nel vigile pensiero l'agonia...
I ricordi, Il riversarsi vano di sabbia che si muove Senza pesare sulla sabbia, Echi brevi protratti, Senza voci echi degli addii A minuti che parvero felici...
Per nessun altro, amore, avrei spezzato questo beato sogno. Buon tema per la ragione, troppo forte per la fantasia. Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi. Tu così vera che pensarti basta per fare veri i sogni e storia le favole. Entra tra queste braccia. Se ti sembrò più giusto per me non sognare tutto il sogno, ora viviamo il resto.
Come un lampo o un bagliore di candela i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono. Così (poiché tu ami il vero) io ti credetti sulle prime un angelo. Ma quando vidi che mi vedevi in cuore, che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo, quando interpretasti il sogno, sapendo che la troppa gioia mi avrebbe destato e venisti, devo confessare che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola. Ma ora che ti allontani dubito che tu non sia più tu. Debole quell'amore di cui più forte è la paura, e non è tutto spirito limpido e valoroso se è misto di timore, di pudore, di onore. Forse, come le torce sono prima accese e poi spente, così tu fai con me. Venisti per accendermi, vai per venire. E io sognerò nuovamente quella speranza, ma per non morire.
Calma, calma questo cuore agitato, tu, notte tranquilla di luna piena. Troppe gravi preoccupazioni, più e più volte gravano sul mio cuore. Versa tenere lacrime Sopra brucianti pene. Con i tuoi raggi argentati, portatori di sogno e di magia, morbidi come petali di loto, o notte, vieni, accarezza tutto il mio essere e fammi dimenticare tutte le mie pene.
Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti la perdono intorno a te, dandone a te la colpa; se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano, e mettendo in conto anche il loro dubitare; se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa, se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie, o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio, senza apparir però troppo buono o troppo saggio;
se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone; se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo, se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso trattando quei due impostori allo stesso modo se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;
se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce, a perdere e a ricominciar tutto daccapo, senza mai fiatare e dir nulla delle perdite; se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente più resta in te tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro! ";
se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù, o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario; se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti, se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo; se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene, e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
Come ti amo? Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi. Ti amo fino agli estremi di profondità, di altura e di estensione che l'anima mia può raggiungere, quando al di là del corporeo tocco i confini dell'Essere e della Grazia Ideale. Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela. Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia; Ti amo con la stessa purezza con cui essi rifuggono dalla lode; Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze e quella che fanciulla mettevo nella fede; Ti amo con quell'amore che credevo aver smarrito coi miei santi perduti, ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell'intera mia vita! E, se Dio vuole, ancor meglio t'amerò dopo la morte.
Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista della natura. Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre: credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto credi nell'uomo. Ama le nuvole, le macchine, i libri, ma prima di tutto ama l'uomo. Senti la tristezza del ramo che si secca, dell'astro che si spegne, dell'animale ferito che rantola, ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell'uomo. Ti diano gioia tutti i beni della terra: l'ombra e la luce ti diano gioia, le quattro stagioni ti diano gioia, ma soprattutto a piene mani ti dia gioia l'uomo!
Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e... cerca di amare le domande, che sono simili a stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera. Non cercare ora le risposte che non possono esserti date poiché non saresti capace di convivere con esse. E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora. Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga, di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta.
Se devi amarmi, per null'altro sia se non che per amore. Mai non dire: "L'amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare così conforme al mio, che mi rese sereno un giorno". Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sé o per te, un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami e per sempre, per l'eternità.
In questa notte d'autunno sono pieno delle tue parole parole eterne come il tempo come la materia parole pesanti come la mano scintillanti come le stelle. Dalla tua testa dalla tua carne dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole le tue parole cariche di te le tue parole, madre le tue parole, amore le tue parole, amica Erano tristi, amare erano allegre, piene di speranza erano coraggiose, eroiche le tue parole erano uomini.
Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia. Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello...