Chi ama profondamente Non invecchia mai Neanche quando ha cent'anni. Potrà morire di vecchiaia Ma morirà giovane. L'amore è l'ala che solleva L'anima verso l'infinito. L'amore è il principio di tutte le cose.
Ondeggia, Oceano nella tua cupa e azzurra immensità. A migliaia le navi ti percorrono invano; L'uomo traccia sulla terra i confini, apportatori di sventure, Ma il suo potere ha termine sulle coste, Sulla distesa marina I naufragi sono tutti opera tua, è l'uomo da te vinto, Simile ad una goccia di pioggia, S'inabissa con un gorgoglio lamentoso, Senza tomba, senza bara, senza rintocco funebre, ignoto. Sui tuoi lidi sorsero imperi, contesi da tutti a te solo indifferenti Che cosa resta di Assiria, Grecia, Roma, Cartagine? Bagnavi le loro terre quando erano libere e potenti. Poi vennero parecchi tiranni stranieri, La loro rovina ridusse i regni in deserti; Non così avvenne, per te, immortale e mutevole solo nel gioco selvaggio delle onde; Il tempo non lascia traccia sulla tua fronte azzurra. Come ti ha visto l'alba della Creazione, così continui a essere mosso dal vento. E io ti ho amato, Oceano, e la gioia dei miei svaghi giovanili, era di farmi trasportare dalle onde come la tua schiuma; fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti, una vera delizia per me. E se il mare freddo faceva paura agli altri, a me dava gioia, Perché ero come un figlio suo, E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine, E giuravo sul suo nome, come ora...
Temevo che la furia del mio vento rovinasse tutti i germogli belli e veri, e il mio sole è brillato e brillato, ed il mio vento non ha mai soffiato.
Ma un germoglio bello o vero non fu trovato su nessun albero, perché tutti i germogli crebbero e crebbero senza frutti, falsi, anche se belli da vedere.
Antico, sono ubriacato dalla voce ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono come verdi campane e si ributtano indietro e si disciolgono. La casa delle mie estati lontane, t'era accanto, lo sai, là nel paese dove il sole cuoce e annuvolano l'aria le zanzare. Come allora oggi in tua presenza impietro, mare, ma non più degno mi credo del solenne ammonimento del tuo respiro. Tu m'hai detto primo che il piccino fermento del mio cuore non era che un momento del tuo; che mi era in fondo la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso e insieme fisso: e svuotarmi così d'ogni lordura come tu fai che sbatti sulle sponde tra sugheri alghe asterie le inutili macerie del tuo abisso.
Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale come se alzandomi la notte bruciante di febbre bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto ti amo come guardo il pesante sacco della posta non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia pieno di sospetto agitato ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
Ci siamo sempre amati come se fosse per noi incontrarci impossibile. Forse per questo tutto è stato tra noi vero. Quando il sole sorge, la luna tramonta; non possono stare insieme per un intero niente vale di più che il quasi - mistero del loro lento, necessario inseguirsi.
Immenso e rosso Sopra il Grand Palais Il sole d'inverno viene E se ne va Come lui il mio cuore sparirà E tutto il mio sangue se ne andrà Se ne andrà in cerca di te Amore mio Bellezza mia E ti ritroverà In qualunque posto tu stia.
Mi piace quando taci Mi piace quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Poiché tutte le cose son piene della mia anima emergi dalle cose, piene dell'anima mia. Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima, e rassomigli alla parola malinconia. Mi piace quando taci e sei come distante. E stai come lamentandoti, farfatta turbante. E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge: lascia che io taccia col tuo silenzio. Lascia che ti parli pure col tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e costellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piace quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa, come se fossi morta. Allora una parola, un sorriso bastano. E son felice, felice che non sia così.