Le migliori poesie inserite da Elisabetta

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Elisabetta

A Massimo Troisi

Non so cosa teneva "dint'a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o' saccio, 'naggia, oilloc, azz!"
Era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.
"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Hollywood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m'ha mai parlato della pizza,
e non m'ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell'amato San Gennaro.
Composta mercoledì 9 settembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Elisabetta

    Nozze

    Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni
    sono compiute. È tua
    la fanciulla che ami.

    O sposa, tu sei
    tutta grazia: i tuoi occhi
    son dolci, il bel viso
    è tutto amore...

    O sposo,
    felice sposo,
    noi fanciulle canteremo
    questa notte,
    il tuo amore e la tua sposa
    profumata di viola,
    canteremo questa notte...
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Elisabetta

      Ai monomaniaci

      Basta appena un fugace pretesto
      per sprofondarli nel loro delirio particolare nella loro ossesione devastante,
      le sue parole scatenanti
      sono giustizia e giudici
      a sentirle la sua trasformazione è immediata
      il sorriso gli si muta in un ghigno
      dalla faccia gli cade la maschera variopinta
      e sotto appare una tavola di Cesare Lombroso.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Elisabetta

        Dal vetro sporco della mia auto

        Bambine che si vendono sui marciapiedi.
        Bambini con la mano tesa al semaforo.
        Cani abbandonati.
        Uomini con le tette che si esibiscono sotto i lampioni.
        Uomini senza palle che vendono droga all'angolo.
        Bambini nei cassonetti e immondizie per la strada.
        Scippi, rapine e risse.
        Ragazzini che fumano e sputano sui muri.
        Vestiti tutti uguali e pensieri tutti uguali.
        Ubriaconi alla guida che vanno a tutta birra.
        Pensavo che lavando il parabrezza della mia auto
        tutto questo sarebbe sparito.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Elisabetta

          Pasqua

          Le trombe argentee squillarono nella Cupola:
          La gente cadde in ginocchio a terra, emozionata:
          E recato sul collo degli uomini io vidi,
          Come un gran Dio, il Santo Signore di Roma.
          Sacerdotale, egli portava una veste più bianca della spuma,
          E, regale, si paludava in rosso maestoso,
          Tre corone d'oro gli si levavano alte sul capo:
          In splendore e in luce il Papa passò.
          Furtivamente il mio cuore ripercorse ampi deserti d'anni
          Fino a Uno che vagò presso un mare solitario,
          Ed invano cercò un luogo di riposo:
          "Le volpi han tane, e ogni uccello ha il nido.
          Io, solo, io debbo vagare stanco,
          Piagarmi i piedi, e bere vino e sale di lacrime".
          Vota la poesia: Commenta