Le migliori poesie inserite da margherita1

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Scritta da: margherita1

Salsa

È una Salsa piccante al peperoncino
questo ballo sensuale e latino,
lo ballo sulla sabbia in riva al mare
sorrido per farti innamorare.
Il ritmo incalza, batte il tempo,
mentre cresce il sentimento,
sei troppo vicino mentre muovi il bacino,
ma poi mi allontani
giri veloce tenendomi le mani,
io passo sotto le tue braccia
poi di nuovo faccia a faccia,
abbiamo il respiro affaticato
batte forte il cuore innamorato.
Questa Salsa che stà per finire
toglie il fiato, non mi fà dire
che amore sei in questo momento
io sono Salsa, tu il condimento.
Composta martedì 28 febbraio 2012
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    Scritta da: margherita1

    Mattino a casa mia

    L'alba si intrufola tra i rami scarni,
    la nebbia si attarda nell'aria fredda
    nascondendo alla vista i fossi.
    Le scarpe bagnate di rugiada
    accompagnano i miei passi
    sul terreno erboso e umido.
    Ancora in fondo macchie di neve
    si impigriscono al pallido sole
    che lotta per bucare le nuvole.
    Abbracciata alla sciarpa colorata
    che macchia il grigio intorno.
    La visione d'insieme è sorella
    del mio sentire.
    Allora muta aspetto guardando il cielo
    indeciso se scoppiare in un triste pianto.
    Torno a casa, accendo il fuoco,
    calore e colore si diffondono,
    la tazza calda del caffè scalda
    i miei guanti rossi e pian piano
    come abbraccio di madre
    anche la mia anima malata
    ne trae ristoro.
    Anche il sole si è deciso.
    Un raggio tiepido e appena sfumato
    si appoggia al davanzale della finestra
    accennando un timido sorriso.
    Composta giovedì 3 maggio 2012
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      Scritta da: margherita1

      La stazione

      La stazione tace di voci
      a quest'ora della notte.
      La luce fioca tra i binari
      mi nasconde alla vista
      dei viaggiatori assonnati.
      Quanta vita ci può stare
      dentro una valigia?
      Ieri era pesante di speranza
      stanotte è leggera  come una piuma.
      Ho  ho lasciato tutto lì
      non voglio altre zavorre.
      Nulla che possa ricordare
      una giornata da dimenticare.
      Laggiù nella città che dorme
      dormi anche tu accanto
      ad un posto vuoto.
      Lo stridere dei freni,
      il treno spalanca le sue porte
      mi spaventano come occhi bui.
      Ancora uno sguardo indietro.
      Ora scorrono veloci le luci,
      dal finestrino pezzi di case,
      ritagli di strade , campi deserti.
      Tutto tace eppure ti sento
      dormire tra lo sferragliare
      del treno.
      Composta venerdì 11 maggio 2012
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        Scritta da: margherita1

        Il passante

        Vaga un passante nella nebbia.
        Calza un cappello color solitudine
        il mento appoggiato al cuore
        pesante come i suoi pensieri.
        I passi lenti senza direzione
        incedono sotto il peso
        di un cappotto liso.
        Neppure lui sa il suo nome
        non sa dove alberga
        la dignità di quand'era uomo.
        Un attimo è l'incrocio
        di sguardi al passare.
        Negli occhi il vuoto acquoso
        di un mondo fallito,
        pochi spiccioli a far compagnia
        nelle tasche bucate.
        Basta poco a risalir la china
        ma ha piombo nel bagaglio
        di quel cuore consumato,
        chino il capo e lo sorpasso
        mentre la nebbia lo avvolge
        e scompare nella via.
        Composta sabato 19 gennaio 2013
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          Scritta da: margherita1

          Ninna nanna innamorata

          Un bacio su ogni palpebra
          come lo starnuto di una libellula.
          Un bacio sul mento
          come lo scarabocchio di una matita.
          Un bacio sull'ispida guancia
          come una formica che balla il tip-tap.
          Un bacio in fronte
          come una goccia di pioggia.
          Un bacio sul naso
          come solletico di una piuma.
          Un bacio sul pomo d'Adamo
          come dolce succo di mela.
          Un bacio sulle labbra in attesa
          da un tempo sospeso,
          da occhi umidi sognanti e sognati,
          tra coccole a un uomo fatto bimbo
          tra braccia di donna fatta bimba,
          per quest'amore bambino
          che cresce a pane e baci,
          api, mirtilli, biscotti
          ninna nanna e risate
          sotto il cuscino,
          dove neppure le zanzare
          osano disturbare l'incanto
          di una calda notte d'estate.
          Composta mercoledì 11 luglio 2012
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            Scritta da: margherita1

            Un treno qualunque

            Quanta vita dentro una stazione,
            andirivieni di bagagli e cuori.
            Salgo, scelgo il sedile
            accanto al finestrino,
            mi piace guardare il mondo
            che scorre a sua insaputa.
            Un bimbo piange assonnato,
            un uomo legge il giornale,
            una ragazza sbatte le ciglia
            pensando a quel bacio
            salato di lacrime
            lasciato sui lucidi binari.
            Ora il treno muove lento.
            Stralci di figure
            si spezzettano tra la folla.
            Prende ritmo e corre.
            Gli occhi non fanno in tempo
            a fermare gli scorci di mare,
            le terre coltivate a viti,
            alti palazzi di periferia,
            piccole stazioni dove
            un uomo abbraccia
            quella figura vestita di rosso.
            Mentre il treno nella notte
            tenace macina le rotaie,
            teste si appoggiano al mento,
            altre reclinano su spalle dolenti.
            Ma il mio mento è fermo,
            lo sguardo è fisso,
            cullami treno, cantami quella
            canzone dei tempi andati,
            fammi sentire bambina
            in un giorno di festa,
            dimmi che mi porterai
            dove voglio andare,
            che sarà un viaggio
            di partenza e non di ritorno.
            Fa che questa notte
            sia lunga quanto basti
            perché questo viaggio
            possa non finire mai.
            Composta mercoledì 25 luglio 2012
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              Scritta da: margherita1

              È un duro percorso

              Ai piedi dell'invalicabile montagna,
              piego le ginocchia stanche
              come raccolta in preghiera,
              la fronte sull'umido terreno.
              Mi raggomitolo mimetizzandomi.
              Voglio solo riposare
              prima di tornare in piedi,
              trovare la posizione originale.

              L'ombra mi sovrasta
              e incombe come grandine gelata
              sulla mia pelle nuda.
              Il cuore stretto in pugno
              si nasconde per paura
              di essere colpito ancora.
              Ma il suo pulsare aritmico
              amplifica il suono
              e scoppia in un pianto di fango.

              Mi accartoccio tra le braccia.
              chiudo gli occhi per vedere
              un altro buio colorato.
              Vorrei scavare un fosso
              come fanno i cani
              e dormirci dentro.

              Ma i piedi dolenti sotto il peso
              non si arrendono e
              muovono lenti.
              Sarà un passo.
              Poi un altro
              e un altro ancora.
              Composta lunedì 25 febbraio 2013
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                Scritta da: margherita1

                Si nome donna

                Sono una donna
                ma mai vissi da donna.
                Ho sulla pelle tutti i tatuaggi
                di lacrime e dolore,
                li nascondo per vergogna
                di colpe che non ho.
                Generoso fu il mio cuore,
                molte, tante, troppe volte
                di questo chiedo perdono,
                di essermi persa nei meandri
                di questa malattia che non era mia,
                eppure a testa china con le mani
                abbracciate al capo,
                vagavo gli occhi verso mondi immaginari
                per fuggire alla vista della vita vera.
                Sembrava bastare per continuare a vivere,
                ma la vita è più forte e nella lotta vinse.
                A mani nude con unghie spezzate
                scalo il muro per guardare cosa c'è aldilà
                per sapere se è vero che esiste la felicità.
                Voglio sentirmi un fiore che sgomita
                per uscire dal fango
                spandere profumo nell'aria
                mentre abbraccio la nuova vita.
                Composta sabato 4 maggio 2013
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                  Scritta da: margherita1

                  Ciao Roby!

                  Ti guardavo mentre
                  in quell'angolo nella penombra
                  della sera respiravi piano.
                  I tuoi occhi non guardavano
                  i miei forse avevi più paura
                  del mio dolore che
                  sentire il tuo,
                  Ma anche così i nostri
                  pensieri s'incrociavano
                  ricordando quel prato
                  in discesa dove
                  chiamavo il tuo nome.
                  La muscolatura snella
                  scattava ad ogni movimento
                  mentre facevi a gara
                  con il vento.
                  Ora di te mi restano
                  i tuoi occhi velati dal tempo,
                  tra le mie mani pietose
                  vi cerco un anelito di vita,
                  testarda non voglio arrendermi
                  alla tua partenza.
                  Non hai bagagli
                  nulla da portare con te
                  se non il mio ricordo,
                  spero sia pesante perché
                  ti porti via tanto di me.
                  Amico più Amico di ogni Amico,
                  se proprio devi allora vai,
                  non ostinarti nella tua fedeltà,
                  ci sono cose più importanti per me
                  ed è la pace che troverai
                  sotto il melo in fiore,
                  accanto alla tua casa
                  che ha visto il tuo tempo.
                  Questo posso fare per te,
                  nient'altro che questo poco.
                  Ciao Roby!
                  Composta mercoledì 1 agosto 2012
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                    Scritta da: margherita1

                    Ti penso

                    Ti penso spesso
                    papà e ancora mi domando.
                    Chi eri davvero?
                    Cosa c'era dietro al
                    gioco strano
                    delle tue rughe?

                    Quella faccia a cui
                    ho rubato dettagli,
                    quell'assomigliarti
                    nei gesti e nei pensieri.

                    L'ostinato combatterti
                    da nemica a nemico,
                    e allo stesso tempo
                    sperare invano
                    una parola sola.

                    Illusione di sentire
                    la tua mano stanca
                    sui miei capelli.
                    Ma quel gesto
                    così semplice e
                    appagante,
                    era troppo gravoso
                    per il tuo esser Uomo.

                    Mentre io attendevo
                    solo un Padre.
                    Stanca di trovare
                    in te solo rigida morale.

                    Ora vorrei poter
                    tornare indietro
                    posare con forza
                    la tua mano sul
                    mio capo e dirti
                    che se il ritegno
                    impediva il gesto
                    l'amore che ci univa
                    poteva vincere
                    l'inutile battaglia.

                    Avrei voluto insegnarti
                    ad amare chi ti è figlia,
                    senza paura
                    di quel sentimento,
                    in cui vedevi debolezza.

                    Ti avrei dato modo
                    d'insegnarmi a crescere
                    e diventare donna
                    cosa che ancora oggi
                    non ho imparato a fare.

                    Franca Mercadante.
                    Composta mercoledì 29 agosto 2012
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