Poesie inserite da Christabella del Mar

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Scritta da: Christabella del Mar
Confusione.
Il caos delle città.
Il rumore delle macchine.
Le grida dei bambini.
Il miagolio di un gatto.
Il vento che soffia.
Silenzio.
Rimane solo il fremito degli uomini
Sconvolti da lei.
Chissà cosa farà lei,
Se si fermerà lei,
Se ti lascerà lei,
o se si addormenterà con te
Lei.
Vano è il tentativo di fuggirle
Non esistono vie di fuga.
Si diffonde come radici
Nel terreno
e niente può fermarla.
Solo l'abbraccio mondiale
Può colmare a distanza
Il vuoto che si ha dentro.

Dove sono i bambini che corrono per le strade?
Perché le campanelle a scuola non suonano più?
Perché non c'è più una palla che rimbalza?
Nessuno che suona una tromba per strada, perché?
Dove sono finiti i baci dei ragazzini innamorati?
E quelli dei nonni ai nipoti?
Questo silenzio
Annebbia
Tutto ciò che abbiamo
dentro.
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    Scritta da: Christabella del Mar
    Le nostre convinzioni
    ci ingabbiano
    in queste
    sottili
    indistruttibili
    e fredde pareti.
    Paura infondata
    almeno così ci piace pensare.
    La recitiamo male
    questa vita.
    Di solito
    siamo più convincenti.
    Poi arriva lei
    la noia,
    come la ammazzi?
    Impossibile
    in questo vuoto silenzio.
    Speranza,
    quella non manca
    la speranza di tornare.
    Tornare
    una parola distante,
    parte di un desiderio
    così vicino,
    incolmabile,
    che ci brucia.
    Lasciando il nulla.
    Forse è bene
    che la natura faccia il suo corso.
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      Scritta da: Christabella del Mar
      Ansia.
      Paura.
      Confusione.
      Insicurezza.
      Si celano nei pensieri,
      rendono pericolosa ogni parola,
      difficile ogni azione.
      Si nutrono di preoccupazione, ingrandendola:
      da innocua diventa angosciante e tenebrosa.
      Come nubi offuscano la ragione,
      dirigono le scelte,
      nascondono le persone.
      Creano dei muri impenetrabili
      che tengono intrappolati i desideri.
      Nulla è più reale,
      niente più è vero.
      Un germoglio nasce lentamente
      mettendo le radici dove ancora c'è vita.
      Sono forti, ricche di speranza,
      colme di dolcezza,
      piene di felicità.
      Si muovono velocemente crescendo senza mai
      fermarsi
      scavano nelle profondità arricchendosi di
      conoscenze,
      speranze e certezze
      Il germoglio diventa un albero saldo,
      inestirpabile,
      come l'amore che annienta le insicurezze,
      le paure,
      le ansie,
      cambiando la confusione in luce
      che colma le paure portando vita.
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        Scritta da: Christabella del Mar
        Ho scritto pensieri
        ho scritto progetti
        sulla sabbia, in riva al mare
        Da lontano
        giorno per giorno
        li stavo a guardare
        Silenziosa la tempesta
        come me s'incamminava
        l'onda dolce ed imponente
        accarezzava la spiaggia
        Poi la quiete, tutto fermo
        e di me più nulla rimaneva
        sulla sabbia
        Ora sto qui ad aspettare
        sola, senza più pensare
        Intanto guardo le montagne.
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          Scritta da: Christabella del Mar
          Siamo da soli tutti quanti,
          in questi giorni di paure costanti.
          Un piccolo abbraccio ci può costare la vita,
          un piccolo bacio può portare paura infinita.

          Giorni angoscianti in tutte le città,
          e per strada prima di "ciao" dici "vai più in là".
          Paura, angoscia e distanza delle scuole,
          si possono abbattere se uno vuole.

          Con le giuste indicazioni ci si può incontrare,
          facendo attenzione a non aggregare.
          In questi giorni di infezione globale,
          unendo le forze si abbatte il male.
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            Scritta da: Christabella del Mar
            Quando ti levi splenda il sole
            cantino gli uccellini.

            Quando sfaccendi in ogni stanza
            ci sia un lume di speranza.

            Se accarezzi i tuoi bambini
            siano un mazzetto di fresche viole;
            se rammendi, se dipani
            benedette le tue mani.

            Se riposi a tarda sera
            nel giardino della preghiera
            ti sia lampada una stella,
            la più chiara, la più bella.

            E la notte, quando chiudi
            gli occhi e al sonno ti abbandoni,
            venga l'angelo a piedi nudi,
            e di sogni t'incoroni.
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              Scritta da: Christabella del Mar
              Col mio corpo puoi farci un mantello
              il mio braccio come cintura
              te lo slacci se il tempo è bello
              te lo stringi se hai un po' paura.

              Dieci dita se vuoi te le dono
              per contare di notte gli istanti
              che trascorrono tra il lampo ed il tuono
              più è sereno e più sono distanti.

              Con il rosso del mio rossetto,
              ci farai una collana di baci,
              troppo presto andrà in un cassetto
              per far posto a labbra più audaci.

              Coi capelli puoi farci una treccia
              da gettare giù dalla torre
              quando eros scocca la freccia
              chiami "amore" il primo che accorre.

              Con i nei facci mille puntini
              e sospendi le tue decisioni
              metti i sogni sotto ai cuscini
              in attesa di giorni più buoni.

              Quando scegli che cosa volere
              ti do i denti e le unghie affilate
              lotta forte finché è in tuo potere
              fatti strada ad ampie bracciate.

              Quando piangi ti do le mie ciglia
              un solletico lieve di piuma
              la risata è un genio in bottiglia
              basta il tocco e la lacrima sfuma.

              Prendi tutto di me, corpo e mente
              e poi metti i tuoi piedi sui miei
              balleremo una danza struggente
              dove sono è ovunque tu sei.
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                Scritta da: Christabella del Mar

                Ma se tutto si fermasse?

                Ma se tutto si fermasse?
                Siamo come un fiume che scorre
                come una galassia che vaga per lo spazio,
                ambendo a un fine a noi ignoto
                ma ritenuto idilliaco.
                Il pensiero proiettato su una meta
                non si accorge dell'ordinario:
                agisce come ha sempre fatto
                come il fiume devia il suo corso
                noi inconsapevolmente
                scorriamo trascinati dal tempo.
                Ma se tutto si fermasse?
                Se qualcosa di insormontabile
                ci rallentasse?
                Allora ci svegliamo e
                di conseguenza reagiamo.
                chi si sente perso
                non avendo più certezze.
                Chi si accorge di ciò che
                naturalmente compiva.
                Chi non comprende la situazione
                e continua come nulla fosse.
                Così, attraverso l'incertezza,
                il panico si balena
                dividendo e danneggiando.
                Dunque il maggior ostacolo
                alla coesione, alla serenità,
                non è più lo scoglio insuperabile
                ma il panico che ci impedisce
                di preoccuparci di chi ci sta intorno.
                Viene meno l'idea degli altri
                superata dal egoismo.
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                  Scritta da: Christabella del Mar
                  "Perché stare in casa
                  se fuori c'è il sole?
                  Perché non si gioca
                  che con le parole?

                  Perché dagli amici
                  devo stare lontano?
                  Perché non possiamo
                  tenerci per mano?".

                  "È un virus, bambini
                  dal nome pomposo
                  che ha la corona
                  ma è un re spaventoso.

                  Il Coronavirus
                  è un re prepotente
                  che gira le strade
                  e ammazza la gente.

                  Ma noi siamo furbi
                  e ha un bel da cercare:
                  se restiamo a casa
                  non ci può trovare".
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