Le migliori poesie inserite da mor-joy

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Scritta da: mor-joy

E ti vengo a cercare

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.
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    Scritta da: mor-joy

    Solo una mano d'Angelo

    Solo un mano d'Angelo
    intatta di sé, del suo amore per sé,
    potrebbe
    offrirmi la concavità del suo palmo
    perché vi riversi il mio pianto.
    La mano dell'uomo vivente
    è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
    è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
    Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
    per il tranquillo pianto del proprio fratello!
    E dunque, soltanto una mano di Angelo bianco
    dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
    potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
    senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
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      Scritta da: mor-joy

      Se tu mio fratello

      Se tu mi rivenissi incontro vivo,
      con la mano tesa,
      ancora potrei,
      di nuovo in uno slancio d'oblio, stringere,
      fratello, una mano.

      Ma di te, di te più non mi circondano
      che sogni, barlumi,
      i fuochi senza fuoco del passato.

      La memoria non svolge che le immagini
      e a me stesso, io stesso
      non sono già più
      che l'annientante nulla del pensiero.
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        Scritta da: mor-joy

        Educare

        Educare è equipaggiare il motore di una barca...
        Serve prendere le misure, pesare, equilibrare...
        e mettere tutto in funzione.
        Ma per questo si deve avere nell'animo un po' del marinaio... un po' del pirata... un po' del poeta... e un chilo e mezzo di pazienza concentrata.
        Ma è consolante sognare, mentre si lavora, che quella barca, quel bambino, prenderà il largo, se ne andrà lontano.
        Sognare che quel bastimento porterà il nostro carico di parole verso porti distanti, verso isole lontane.
        Sognare che quando si sarà messa a dormire la nostra barca, nuove barche porteranno inalberata la nostra bandiera.
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          Scritta da: mor-joy

          Anormale

          Quando facevo le elementari
          il maestro ci raccontò la storia
          di un marinaio
          che disse al capitano:
          "La bandiera? Spero di non
          vederla più, la bandiera!"
          "Molto bene," gli fu risposto,
          "il tuo desiderio
          sarà esaudito!"
          E lo chiusero nella
          stiva
          e ce lo tennero,
          mandandogli cibo
          di sotto
          e morì laggiù
          senza vederla mai più
          la bandiera.

          Una storia davvero spaventosa
          per dei bambini,
          molto
          efficace.
          Ma non efficace
          abbastanza per
          me.
          Stavo lì seduto a pensare,
          bene, è brutto
          non vedere la
          bandiera,
          ma il bello è
          non dover vedere
          la gente.
          Però
          non alzai la mano
          per dir niente del genere.
          Sarebbe stato ammettere
          che non volevo vedere
          neppure loro.
          Ed era vero.

          Guardavo dritto alla
          lavagna
          che sembrava migliore
          di chiunque.
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            Scritta da: mor-joy

            Sii gentile

            Ci viene sempre chiesto
            di comprendere l'altrui
            punto di vista
            non importa quanto sia
            antiquato
            stupido o
            disgustoso.

            Uno dovrebbe
            guardare
            agli errori degli altri
            e alle loro vite sprecate
            con
            gentilezza,
            specialmente se si tratta di
            anziani.

            Ma l'età è la somma
            delle nostre azioni.
            Sono invecchiati
            malamente
            perché hanno
            vissuto
            senza mettere mai a fuoco,
            hanno rifiutato di
            vedere.

            Non è colpa loro?
            Di chi è la colpa?
            Mia?

            A me si chiede di mascherare
            il mio punto di vista
            agli altri
            per paura della loro
            paura.

            L'età non è un crimine
            ma l'infamia
            di un'esistenza
            deliberatamente
            sprecata
            in mezzo a tante
            esistenze
            deliberatamente
            sprecate lo è.
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